S.A. per “la Gazzetta Sportiva”
gregorio paltrinieri
Che stranissima nuova coppia italiana del mezzofondo: il più vincente e carismatico, il più precoce e ambizioso. Greg Paltrinieri e Lorenzo Galossi. A uno come Gregorio, da 10 anni sulla scena, mancava un oro vissuto tra la sua gente, la sua famiglia... allargata a Rossella Fiamingo. Negli 800 Greg aveva vinto due ori europei, tra Berlino 2014 e Londra 2016, prima di quell'oro olimpico nei 1500 che si concretizzava a Rio il 13 agosto di sei anni fa.
Chiamatele combinazioni, ricorrenze: ma non c'era occasione migliore per fare il 3-2 (di titoli) contro Misha Romanchuk, l'ucraino che ha imparato da Greg come si gestiscono queste distanze. Ieri per 600 metri, Misha ha giocato al gatto col topo aspettando, come in passato, che Paltrinieri si svuotasse di energie negli ultimi cento metri.
lorenzo galossi gregorio paltrinieri
Ad esaurirsi è stato invece proprio l'amico che ha invitato durante la guerra ma ha scelto di stare di stanza a Magdeburgo, insieme a Lukas Martens (qui argento) e Florian Wellbrock (col quale si ritroverà nei 1500). È finita che il bronzo l'ha preso Galossi, e il legno l'ucraino. Greg ha vinto col record dei campionati (7'40"86), il sedicenne romano col record mondiale juniores (7'43"37).
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Al tocco lo stadio del Nuoto è esploso in un boato tricolore: tutti ad osannare il divino Greg, superstar di questa nazionale multidisciplinare e straricca (6 ori solo in corsia). «È stata una festa incredibile - attacca Greg - è troppo bello vedere gli amici in tribuna, il pubblico mi ha dato una carica incredibile. E Galo è un toro, lo vedevo con la coda degli occhi, speravo potesse arrivare sul podio, è tutto l'anno che va forte e questo bronzo gli darà una spinta motivazionale pazzesca. Sono contento che ci sia anche lui: qui manca solo l'americano Finke, poi sono tutti europei quelli che comandano nel mezzofondo. Ci divertiremo tanto».
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Tatuaggio
Come si è divertito Galossi che non ha ricevuto ancora l'autorizzazione dai genitori per tatuarsi il Gladiatore, è pazzo della sua Roma e farebbe di tutto pur di conoscere capitan Totti. Intanto capitan Greg (anche se ha lasciato i gradi a Scozzoli) è stato il pensiero fisso di Galossi: «Sognavo di salire sul podio con lui, volevo l'argento, di solito col negative split vado più forte nella seconda parte, ma sono contentissimo». Per Paltrinieri è solo la prima delle cinque fatiche: il solito menu leggero che lo terrà impegnato sino a domenica 21 agosto. «Ormai ci sono abituato, ma è davvero troppo bello gareggiare in casa». Quasi non sente la fatica.
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Temeva solo di non partire con il piede giusto come ai Mondiali (quarto, da ex iridato e argento olimpico): «A volte negli 800 commetto errori, anche mentalmente partire così bene fa tanto. Il record di Popovici mi ha entusiasmato. L'ho visto mentre ero in vaschetta che mi stavo sciogliendo. Anche lui è uno di quei nuotatori che non vedi spesso. Quindi ti lascia qualcosa. Ho visto la gara e mi sono emozionato. Credo che lui, Galossi, siano talenti veramente incredibili. Stanno facendo cose bestiali e risultati impensabili a 17 anni».
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