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    PANICO AL MUSEO PICASSO DI PARIGI: RUBATA UN’OPERA DELL’ARTISTA SPAGNOLO ORIOL VILANOVA, UNA GIACCA DA LAVORO CHE UN PENSIONATO FRANCESE, NON MOLTO AVVEZZO ALLE INSTALLAZIONI ARTISTICHE, HA SCAMBIATO PER UN ABITO DIMENTICATO DA QUALCUNO - UNA STORIA CHE FA TORNARE IN MENTE IL DESTINO DI UN'OPERA DI MARCEL DUCHAMP ALLA BIENNALE DI VENEZIA DEL 1978 – IL COMMENTO DI RIELLO: “IL GESTO DI QUESTO ATTEMPATO SIGNORE HA RESO MEDIATICAMENTE RILEVANTE UN'OPERA D'ARTE IN SÈ E DI PER SÈ ABBASTANZA IRRILEVANTE”


     
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    Antonio Riello per Dagospia

     

    MUSEO PICASSO MUSEO PICASSO

    Il Times riporta una curiosa notizia che riporta in luce, una volta in più, la solita narrativa sull'Arte Contemporanea: un Mondo elitario che se la canta e se la suona da solo, senza avere (come vorrebbe) molti contatti con la realtà e la psicologia delle persone comuni.

     

    Marzo 2022. Parigi, Museo Picasso. Panico. Un furto! ci si accorge che manca un'opera dalla mostra: "Old Masters" del quarantunenne artista spagnolo Oriol Vilanova.  Di cosa si tratta? una giacca da lavoro fatta di un bel tessuto blu intenso e con le tasche piene di cartoline (raccolte dall'artista) e appesa con nonchalance su un appendiabiti, praticamente accanto all'uscita dalla mostra.

     

    Musee Picasso Musee Picasso

    Un visitatore, un innocuo pensionato francese di 73 anni, non molto avvezzo alle installazioni artistiche la scambia per una giacca dimenticata da qualcuno. Gli piace. La prova. Un po' troppo grande...Ci pensa su. Non c'è problema: la porta dal suo sarto e se la fa sistemare.

     

    Le telecamere di sorveglianza mostrano cosa succede. Si riesce a risalire all'autore del furto che pur ammettendo "l'appropriazione indebita" sostiene in buona fede di non aver mai realizzato fosse un'opera d'arte. Viene rilasciato con la calorosa raccomandazione di non farlo più in futuro.

    Museo Picasso B Museo Picasso B

     

    Che dire? questo signore, rimasto anonimo, si è assolutamente comportato con eccessiva disinvoltura e interessata superficialità (gli va comunque riconosciuta anche una certa non comune destrezza operativa).

     

    E' ovviamente censurabile la sorveglianza del Museo Picasso. Poco attenta ed efficiente, a dir poco.

     

    E poi i ricorrenti discorsi (meglio risparmiarseli) sull' "ignoranza della gente" e su un Arte Contemporanea sempre (e ancora) autoreferenziale.

     

    Oriol Vilanova Old Masters Oriol Vilanova Old Masters

    Una storia che fa tornare in mente il destino di un'opera di Marcel Duchamp, "11 Rue Larrey, Paris"(1927), alla Biennale di Venezia del 1978. L'opera, tipico ready made, consisteva di fatto in una porta un po' scrostata e malconcia che era appoggiata temporaneamente in un corridoio dei locali espositivi in attesa di essere posizionata dove avevano previsto i curatori della mostra. Un operoso e diligente imbianchino veneziano che lavorava per la Biennale con il compito di sistemare i locali, con un gesto di "buona volontà" (cioè senza precise istruzioni in proposito) decide di piallare e ridipingere la porta. Equivoco iconoclasta: ovviamente l'opera di Duchamp nell'involontario restauro viene snaturata e concettualmente distrutta nella sua essenza.  Scandalo per le persone "impegnate" e risate di gusto per quelle scettiche sui destini dell'Arte Contemporanea. 

     

    Oriol Vilanova Oriol Vilanova

    Qui  però la morale sembra esser un'altra, sottilmente diversa. Il gesto di avidità, non proprio civico, di questo attempato signore ha reso mediaticamente rilevante un'opera d'arte in sè e di per sè abbastanza irrilevante (il genio di Duchamp non è qui purtroppo presente). Dopo questo incidente chissà cosa succederà a questo lavoro? una volta rifatto finirà in qualche asta milionaria o in qualche museo (questa volta nella collezione permanente). Ne uscirà comunque assai tonificato, tutti almeno se lo ricorderanno.

     

    In tempi altamente mediatici la crassa ignoranza del "popolino" ha ri-creato un'opera d'arte riqualificando un prodotto culturale (in partenza) relativamente poco conosciuto. Aveva, come al solito, ragione Joseph Beuys: potenzialmente siamo tutti artisti. Forse anche quando non ce ne accorgiamo.

     

    antonio riello con un ak47 antonio riello con un ak47 Riello Riello

     

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