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    GLI ULTIMI GIORNI DI PANNELLA - IL LEADER RADICALE E’ STATO RICOVERATO IN OSPEDALE: PER I MEDICI NON C’È PIÙ SPERANZA - TANTO IL FUNERALE DA VIVO È STATO GIA’ CELEBRATO, CON LA PASSERELLA DI POLITICI A OMAGGIARLO A CASA


     
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    1 - PANNELLA RICOVERATO

    GLI 86 ANNI DI MARCO PANNELLA GLI 86 ANNI DI MARCO PANNELLA

    Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

     

    I dolori sono arrivati subito dopo l' ultimo compleanno, il tempo di spegnere ottantasei candeline con intorno gli amici e gli affetti più cari. Era un lunedì, era il 2 maggio scorso, e neanche quel giorno Marco Pannella ha smesso di combattere contro quel suo male, anzi i suoi mali, i più brutti dei mali, che adesso hanno letteralmente invaso il suo fisico provato, rompendo ogni argine. Soprattutto quel giorno ha combattuto: il leader radicale voleva sorridere per il suo compleanno.

     

    CICCIOLINA PANNELLA CICCIOLINA PANNELLA

    Aveva vicino i suoi affetti di sempre, Mirella Paracchini, e i suoi affetti più recenti, il giovane Matteo Angioli, Laura Hart. E poi gli amici, come Maria Antonietta Coscioni, la sua compagna di partito, Rita Bernardini. Alla fine ci ha pensato Claudio Santini a decidere. Come sempre. Anche questa volta il suo medico curante ha preso in mano le redini della situazione e qualche giorno fa ha optato per il ricovero, in una struttura che il leader radicale ha già frequentato, ogni volta che uno sciopero di protesta lo ha portato a perdere forze ed energie.

     

    GLI 86 ANNI DI MARCO PANNELLA GLI 86 ANNI DI MARCO PANNELLA

    Al suo ultimo compleanno quando Marco Pannella ha compiuto ottantasei anni ai suoi affetti vicini e lontani ha voluto dire grazie, ma anche chiedere scusa, perché gli ultimi mesi sono stati di sofferenza acuta e di tanto nervosismo. Nella struttura dove adesso lo hanno ricoverato gli hanno chiesto se voleva essere sedato, se voleva in questa maniera smettere di soffrire. Lui, provato, ha risposto semplicemente: «Grazie». Subito prima aveva avuto modo di parlare anche con Alessio Falconio, il direttore della sua Radio Radicale: ormai sono diverse settimane che anche dalla sua emittente Pannella ha smesso i suoi dibattiti accesi e appassionanti con Massimo Bordin.

     

    VASCO ROSSI PANNELLA VASCO ROSSI PANNELLA

    Ora dorme, questo signore abruzzese che ha fatto la storia dei diritti civili italiani. Ieri sera Matteo Renzi ha chiuso la diretta social di #matteorisponde pensando a lui: «Lasciatemi chiudere con un abbraccio speciale a un uomo con cui non sempre sono d'accordo, ma che ha tutta la mia stima, che è Marco Pannella, ricoverato in ospedale». Martedì ha ricevuto anche i saluti di papa Francesco, arrivati al suo capezzale con le parole di monsignor Vincenzo Paglia. Prontamente.

     

    Perché proprio qualche giorno fa il Santo Padre aveva voluto avere notizie sulla salute di questo politico che ha dedicato la sua vita ai diritti di civiltà, non soltanto in Italia. E basta andare nella sede storica dei Radicali, alle spalle del Pantheon, e vedere tutte le associazioni dove si lavora senza risparmiare energie.

    PANNELLA PANNELLA

     

    C'è «Nessuno tocchi Caino», l'associazione che combatte la pena di morte nel mondo. C'è l'associazione Luca Coscioni, dove si combatte per ottenere una legge sull' eutanasia, dopo la morte di Luca Coscioni, militante radicale che ha dedicato la sua malattia, la sclerosi laterale amiotrofica, alla causa. Luca Coscioni come Piergiorgio Welby, un'altra sofferenza in nome di una società più civile.

    BERLUSCONI GIANNI LETTA PAOLO ROMANI VISITANO MARCO PANNELLA -4 BERLUSCONI GIANNI LETTA PAOLO ROMANI VISITANO MARCO PANNELLA -4

     

    Ora dorme Marco Pannella: i medici dicono che non c'è più speranza. Ma ha fatto in tempo, l' 11 maggio scorso, a vedere approvata la legge sulle unioni civili, lui che ha cominciato a combattere per la legge sul divorzio e sull' aborto. Vincendo molte battaglie.

     

    2 - I 100 GIORNI IN PRIGIONE

    Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

     

    Chi gli è stato vicino giura che in questi tre mesi chiuso in casa Marco Pannella non ha mai smesso di fumare né sigari né sigarette, e che pure le medicine mica se le prendeva tutte, erano più quelle che nascondeva nei vasi di casa, un po' di nascosto, come fanno i bambini.

     

    BERLUSCONI GIANNI LETTA PAOLO ROMANI VISITANO MARCO PANNELLA -5 BERLUSCONI GIANNI LETTA PAOLO ROMANI VISITANO MARCO PANNELLA -5

    Chi è stato vicino al leader radicale in questi cento giorni racconta la fatica di contenere in quattro mura un uomo che nessuno ha mai saputo tenere fermo nemmeno dentro le mura di una città, e ha una sola spiegazione per la sua capacità di andare avanti nella sua vita, a dispetto di tutti i valori medici che a nessun medico tornavano sballati come erano: l' amore.

     

    È stato circondato d' amore Marco Pannella in questi tre mesi di costrizione, cioè da quando la sua malattia si è aggravata di colpo e per la prima volta in una sua domenica ha dovuto dire al fido Massimo Bordin: «No, oggi non lo faccio il dibattito con te a Radio Radicale».

    BERLUSCONI GIANNI LETTA PAOLO ROMANI VISITANO MARCO PANNELLA -2 BERLUSCONI GIANNI LETTA PAOLO ROMANI VISITANO MARCO PANNELLA -2

     

    Quella domenica è suonato il campanello, per tutti. E da quella domenica la sua casa alle spalle di Fontana di Trevi si è affollata, più di quanto non lo fosse già nei giorni normali.

    Accanto a Matteo Angioli e a Laura Hart sono arrivati, in fila e senza farsi pregare, Rita Bernardini, Mirella Paracchini, Alessio Falconio, Maurizio Turco, Maria Antonietta Coscioni. Ognuno con un pezzo di amore e di vita.

     

    Clemente Mimun è arrivato con un millefoglie e una torta con le mandorle e le visciole, e da quella domenica non ha mai smesso di fargli avere in casa i cibi più sfiziosi e stravaganti, per stimolargli un minimo di appetito se non proprio una pazza voglia di mangiare che il leader radicale non ha mai di certo avuto.

    PANNELLA RENZI GIACHETTI PANNELLA RENZI GIACHETTI

     

    Leggendari i suoi scioperi della fame e della sete, che lui ha sempre voluto chiamare satyagraha , battaglie non violente: Marco Pannella le ha portate avanti, indistintamente, per i diritti civili in Italia, contro la pena di morte nel mondo, per il Tibet, e non è un caso che fino a quando è rimasto in casa ha continuato a mantenere rapporti diretti con il Dalai Lama, sebbene per interposta persona.

     

    Ha mantenuto rapporti con tutti, Marco Pannella, perché tutti hanno mantenuto rapporti con lui, a cominciare dal Santo Padre e dal presidente della Repubblica. E in tanti hanno varcato la soglia della sua casa nel pieno della Roma storica, il premier Matteo Renzi in prima linea accompagnato da Roberto Giachetti, ma anche il presidente Silvio Berlusconi, il sottosegretario Benedetto Della Vedova, per arrivare a Massimo D' Alema e Fabrizio Cicchitto, e se diciamo che è andato anche Clemente Mastella, non possiamo dimenticare Alfonso Pecoraro Scanio, che ne ha approfittato per scattare un selfie sulle unioni civili.

    walter veltroni e marco pannella walter veltroni e marco pannella

    Chi gli è stato vicino negli ultimi giorni giura che l' amore lo ha tenuto su fino al giorno del suo compleanno e che soltanto subito dopo è arrivato il crollo, l' abbandono al suo brutto male.

     

    Nei giorni precedenti si è dilettato ad accentuare il suo dialetto abruzzese e questo lo faceva soprattutto mentre parlava della sua infanzia, di suo papà e di sua mamma, che lui chiamava la frangiosa perché era francese.

    Con quel suo dialetto abruzzese ha continuato a ricordare gli esordi delle sue battaglie sui diritti civili, mentre con il giovanissimo Matteo Angioli stava organizzando il prossimo convegno e finendo di scrivere per dare alle stampe il loro prossimo libro.

     

    marco pannella urla marco pannella urla

    Si è nutrito di programmi di storia in televisione, Marco Pannella, e dei tanti articoli dei giornali che i suoi amici più cari non si sono mai stancati di leggergli: smettere di leggere, di scrivere o di tenersi informato ogni giorno, ad ogni ora del giorno, per lui voleva dire smettere di vivere per uno come lui.

     

    Si è tenuto vivo ed informato anche quando lo hanno ricoverato nella clinica romana dove si trova adesso, e chi lo ha accompagnato fino a dentro racconta che quando gli infermieri si sono avvicinati per convincerlo a stendersi sul suo letto da malato ha messo la mano sulla fronte, a spazzolare la fronte con un gesto secco, come a dire: «Ma cosa vogliono questi da me? Sono pazzi».

     

    marco pannella marco pannella

    Una volta sul letto gli hanno chiesto se voleva essere sedato. I dolori erano arrivati a livelli ben poco sopportabili e l' obiettivo del suo medico curante, Claudio Santini, era di fargliene sentire il meno possibile di quei dolori orribili. «Grazie sì», ha detto Marco Pannella a chi voleva sedarlo. E poi tanti altri grazie, e scusa, e parole d' amore, per Matteo e Laura, Mirella e Alessio, Rita, Maurizio. La sua vita. La sua vera famiglia.

     

    marco pannella fermato dai commessi marco pannella fermato dai commessi

     

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