PAPA FRANCESCO
"Napoli in qualche modo mi ricorda Buenos Aires. Perché mi parla del Sud". E' uno dei passaggi della lunga intervista esclusiva che Papa Francesco ha rilasciato al Il Mattino, per i 130 anni del quotidiano partenopeo. Un dialogo, quello con il direttore Francesco De Core ed Angelo Scelzo, ex vicedirettore della Sala Stampa Vaticana (una sua dichiarazione nel servizio, ndr.), che parte da Napoli e dal ricordo delle visite del Pontefice in città.
papa francesco guardia svizzera
Come ho detto a Napoli tre anni fa - ricorda Francesco - il Mediterraneo è matrice storica, geografica e culturale del dialogo. Ho visto con i miei occhi gli occhi dei migranti. Ho visto la paura e la speranza".
Il Papa cita la piaga della malavita organizzata, l'infanzia rubata ai bambini privati della loro innocenza, il sacrificio di don Peppe Diana e Giancarlo Siani, fa riferimento alla Terra dei fuochi. Ma ora è "il tempo di reimpostare la rotta sottolinea il Pontefice - Napoli è in qualche modo un paradigma della questione meridionale".
PANNI STESI FUORI DAI BALCONI A NAPOLI
"Se penso a Napoli, alla sua storia, alle difficoltà che l'hanno attraversata, penso alla straordinaria capacità creativa dei napoletani. E penso a come la si possa usare per tirare Fuori il bene dal male, la gioia di vivere dalle difficoltà".
"L'allegria. Il pensare positivo. La resilienza. La generosità. Sono queste le doti di Napoli che ammiro di più dice Francesco. Insieme alla capacità di vedere davvero i poveri, di guardarli negli occhi e di non restare indifferenti. Penso che dai napoletani ci sono tante cose da imparare".