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    PARENTOPOLI OLIMPICA – L’EX AD MILANO CORTINA VINCENZO NOVARI MESSO SOTTO TORCHIO DAI PM RIVELA. "LA RUSSA SEGNALÒ IL FIGLIO LORENZO COCHIS, MALAGÒ MI HA PORTATO 500 CURRICULA CHE ERANO ARRIVATI AL CONI MA SULLE ASSUNZIONI HO SEMPRE DECISO IO” - E RESPINGE LE ACCUSE DI CORRUZIONE: "NESSUNA TANGENTE NÉ APPALTI PILOTATI" - QUEL CHE INVECE SAREBBE STATO IMPOSTO A NOVARI, DIRETTAMENTE DAL CIO, È IL MAXI CONTRATTO DA 176 MILIONI DI DOLLARI CON DELOITTE, CHE PER I PM AVREBBE “PROVOCATO UN INGENTE STATO DEBITORIO IN CAPO ALLA FONDAZIONE”


     
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    Monica Serra per "la Stampa" - Estratti

     

    vincenzo novari vincenzo novari

    «I curricula arrivavano a pacchi da chiunque. Dal Coni, da Malagò, da imprenditori, da politici, ma ho scelto io solo chi ritenevo adeguato».

     

    È quasi mezzanotte quando Vincenzo Novari, ex ad della Fondazione Milano Cortina, accusato di corruzione e turbativa d'asta, esce dall'ufficio dei pm Alessandro Gobbis e Francesco Cajani. Dopo aver risposto per nove ore alle domande, ha il volto stanco ma per nulla preoccupato. Concede qualche risposta ai giornalisti che lo attendono:

     

    «Non c'è stata alcuna corruzione – dice – i soldi sono miei, per vent'anni ho fatto l'ad di un'azienda che fattura due miliardi all'anno. Conosco l'imprenditore Luca Tomassini (che per l'accusa avrebbe favorito, ndr.) da quando lavorava con Franco Bernabè. Abbiamo avuto progetti insieme solo precedenti all'estate del 2019». È vero, ammette, che «per costruire le mail, il sito, le cose di base», ha assegnato senza gara il lavoro alla sua società, Vetrya: «Ma gli abbiamo imposto – sostiene – un contratto al ribasso che nessun altro avrebbe accettato. Non esiste che poi lui, come dice l'accusa, mi abbia segnalato Zuco (il dirigente indagato con loro). Massimiliano lavorava con me da quindici anni».

    Lorenzo Cochis La Russa Lorenzo Cochis La Russa

     

    Quel che invece sarebbe stato imposto a Novari, direttamente dal Cio, è il maxi contratto «Pisa» da 176 milioni di dollari con Deloitte, che per i pm avrebbe «provocato un ingente stato debitorio in capo alla Fondazione» nel bilancio di Olimpiadi che Novari avrebbe voluto «economicamente sostenibili», almeno così ha ripetuto ai pm: «Un progetto Cio – aggiunge – arrivato addosso alla Fondazione in corso d'opera senza una gara. Il Cio ha scelto il partner e lo ha imposto». Tanto che Deloitte in quel momento avrebbe rinunciato alla revisione, divenuta incompatibile e meno proficua, per occuparsi del pacchetto di consulenze.

    VINCENZO NOVARI VINCENZO NOVARI

     

    Sul capitolo assunzioni e raccomandazioni si è concentrata la seconda parte dell'interrogatorio dei pm coordinati dall'aggiunta Tiziana Siciliano: «Sono state segnalazioni, nessuno mi ha obbligato a niente, sono stato io a decidere in totale libertà – sottolinea Novari –.

     

    (...)

    Novari sostiene: «Le segnalazioni arrivavano a pacchi. Dalla politica, da imprenditori, dal Coni, da direttori dei giornali, editori, militari, ministri. Da chiunque. Ma io ho preso solo chi ritenevo giusto per profilo e per livello».

     

    Vincenzo Novari - ex ad fondazione milano cortina Vincenzo Novari - ex ad fondazione milano cortina

    Tra i nomi già emersi, c'è quello di Lorenzo Cochis La Russa, secondogenito del presidente del Senato che lui chiama per nome, Ignazio: «Si era appena laureato in legge – spiega – e aveva esperienza in eventi. È andato a lavorare in un team di eventi. La Russa è quello per cui il padre mi ha detto "Fai come vuoi" quindi non c'erano pressioni. Poi è ovvio che il curriculum non l'ho trovato per terra». Come ha spiegato ai pm, in un paio di occasioni, però, alle segnalazioni avrebbe avuto difficoltà a dire di no. Tra queste ci sarebbe quella della ex segretaria di La Russa, Lavinia Prono, «indicata dal governatore lombardo Attilio Fontana tramite il portavoce Paolo Sensale».

     

    Lorenzo Cochis Ignazio La Russa Lorenzo Cochis Ignazio La Russa

    Tra gli assunti spicca anche il nome di Livia Draghi, la nipote dell'ex premier: «Il curriculum arriva da un contatto – ricostruisce Novari – e viene valutata perché stavamo cercando una figura che si occupasse di contenuti video». Ma il contatto è Malagò? «Malagò mi ha portato 500 curricula che erano arrivati al Coni».

    giovanni malago foto mezzelani gmt20 giovanni malago foto mezzelani gmt20 vincenzo novari vincenzo novari vincenzo novari vincenzo novari Vincenzo Novari - ex ad fondazione milano cortina Vincenzo Novari - ex ad fondazione milano cortina

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