parole
(ANSA) - Cringe, boomer, trigger e shippare sono termini del vocabolario della Generazione Z e per i ragazzi ormai un nuova lingua. Sei su 10 li utilizzano quotidianamente, 2 su 3 anche con gli adulti e per 2 su 3 è TikTok il social dei trend, anche per le parole. A raccontare come parlano i giovani è una ricerca di Skuola.net, che segnala quali sono le "nuove parole" più usate dai ragazzi e mostrando come vivono i più giovani il rapporto con la lingua.
vocabolario parole
In occasione della Giornata ProGrammatica, evento di promozione della lingua, ideato da Radio 3, in collaborazione con i Ministeri dell'Istruzione e l'Accademia della Crusca, la ricerca ha interpellato 2.500 giovani tra gli 11 e i 25 anni: tra questi circa il 60% dice di usare questi neologismi quotidianamente, oltre un terzo (36%) lo fa molto spesso, circa un quarto (23%) addirittura sempre, non solo tra coetanei, ma anche con professori e genitori: al 47% scappano ogni tanto ma quasi 1 su 5 le inserisce di continuo nel discorso.
neologismi 1
Solo una minoranza li usa in modo mirato: il 13% per sentirsi parte del gruppo, il 7% per non farsi capire dai grandi, il 5% per farsi notare. La gran parte dei ragazzi vorrebbe sdoganare definitivamente le nuove parole, ben 7 su 10 le metterebbero nei dizionari ufficiali, oltre 1 su 10 le ritiene degne più o meno tutte, i restanti (56%) ne selezionerebbe solo alcune. Sarebbe bene quindi conoscerne almeno qualcuno, per superare il gap linguistico e non essere bollato col termine 'cringe', appioppato agli adulti che si comportano in maniera imbarazzante.
neologismi
Allora Skuola.net, propone un mini-dizionario. Il termine forse più noto è "boomer", ossia riferito alla generazione del baby boom, altrimenti detto "da vecchio"; tra i più diffusi anche "snitchare", che i ragazzi usano quando accusano qualcuno di aver "spifferato" all'autorità (un professore, un genitore, ecc.) cose che dovevano restare segrete.
ACCADEMIA DELLA CRUSCA - VOCABOLARIO
Un po' più complesso "shippare": un'abbreviazione e derivazione della parola inglese relationship, interpretata nel senso di "vedere bene assieme due persone"; "trigger", invece, segnala un qualcosa in grado di infastidire. Poi ci sono gli appellati, come "slay", che è più o meno "bravo, ben fatto", e "bro" ossia fratello, amico stretto.