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    MAI DIRE RAI! PARLA IL RENZIANO RIBELLE ANZALDI, FUSTIGATORE DELLA RAI FANTOZZIANA DI CAMPO-SANTO DALL'ORTO: “SI PUÒ FARE UNA TRASMISSIONE SULLA LOTTERIA SENZA FAR VEDERE L’ESTRAZIONE? C’È UNA PLETORA DI SUPER DIRETTORI CHE GUADAGNANO TANTO CHE DOVREBBERO PROPORRE LE LORO IDEE..."


     
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    Massimiliano Lenzi per “Il Tempo”

     

    MICHELE ANZALDI MICHELE ANZALDI

    «La Rai deve ripartire dalla strategia. Qual è la strategia della Rai servizio pubblico, che deve aiutare l’Italia in un momento difficile per l’integrazione di nuove comunità, per l’educazione e la formazione dei nostri figli?». Michele Anzaldi, deputato Pd e membro della Commissione di Vigilanza sulla Rai, sulla tv pubblica è diventato un po’ il grillo parlante. Lo abbiamo intervistato.

     

    Allora, quale dovrebbe essere la strategia?

    «Io un’idea ce la posso avere ma non la devo dare, non ho titolo. Da quello che è successo in questi giorni mi sembra che la strategia non c’è. Si è visto a Matera, per l’ultimo dell’anno, con la vicenda del countdown anticipato e della bestemmia. E si è visto la sera dell’Epifania».

     

    Rai, l'anno che-verra- 2016 - bestemmia Rai, l'anno che-verra- 2016 - bestemmia

    Pure la Befana adesso?

    «Per l’Epifania, sì, con l’eliminazione di colpo, in maniera inaspettata, della diretta sulla estrazione dei biglietti della Lotteria Italia. Sinceramente non ho capito cosa sia successo e perché. Perché è un gioco? Non si capisce. Anzi a pensare male, sembra che si siano presi il traino della Lotteria Italia, con quasi nove milioni di biglietti venduti, su una trasmissione dove poi non hanno fatto la diretta dell’estrazione.

     

    Alcuni hanno detto perché si trattava di giochi con soldi, altri perché entrava in un’altra trasmissione. Però metti caso che ci fosse stata la strategia di non fare più la diretta per un gioco che parla di vincite importanti, allora si sarebbe dovuta fare una conferenza stampa spiegando, "ecco il nuovo corso della Rai che non promuove il gioco"».

    Rai, l'anno che-verra- 2016 - bestemmia Rai, l'anno che-verra- 2016 - bestemmia

     

    E di chi sarebbe la colpa dell’assenza di strategia che lei denuncia?

    «Il Cda e i consiglieri sono appena arrivati e io non mi sento certo di dargli la colpa, anche perché sono quelli che guadagnano meno di tutti mentre invece c’è una pletora di super direttori, di super vicedirettori, di super tutto, che guadagnano una cifra che è oltre il tetto, che è un super tetto, e che dovrebbero proporre le loro idee, strategie. Funzionari da trecentomila euro e passa che dovrebbero fare le proposte».

    antonio campo dall orto antonio campo dall orto

     

    Sulla televisione nel Pd chi rappresenta la linea di Renzi? Lei?

    «Io rappresento la linea Anzaldi ma penso, nel rappresentare la linea Anzaldi, stando all’interno di un partito che ha un segretario democraticamente eletto, di interpretare la linea del mio partito e, nelle cose che ci siamo detti sino adesso, penso di interpretarla in pieno perché Renzi è stato il primo a promuovere il tetto degli stipendi: lui stesso guadagna meno del tetto e meno dei ministri. E su cosa Renzi intenda per Rai servizio pubblico lo ha sempre detto, ha citato il maestro Manzi. E poi sa, è il primo che non ha sostituito i direttori».

     

    Per adesso.

    «Guardi che chi è andato al governo il direttore del Tg1 lo ha cambiato dopo un giorno».

     

    RENZI TG RAI RENZI TG RAI

    Non sarà che le priorità sono state fare la riforma e il cambio della governance Rai prima dei nuovi direttori?

    «Scusi, è arrivato Renzi e poteva fare tutto. Poi, la riforma della Rai, diciamo che lo sapevano tutti che il Cda sarebbe scaduto in quella data e nessuno ha fatto niente, tranne il sottoscritto che ha depositato la sua proposta di legge. E ho chiesto aiuto a tutti, ho fatto articoli, comunicati: "Se non ci riuniamo adesso poi non ci sarà più tempo per fare la legge".

     

    Inascoltato. Il Pd non ha fatto niente. Infatti è successo che siamo arrivati lunghi, il consiglio è scaduto e Renzi ha detto: "Metteremo mano alla Rai". E lì si scatenò il pandemonio, ma anche in quella occasione arrivammo lunghi e alla fine abbiamo fatto il nuovo Cda con la vecchia legge Gasparri. Ma le nomine non le ha volute fare».

    ELLEKAPPA - rai renzi ELLEKAPPA - rai renzi

     

    Una scelta politica?

    «È stata una scelta di Renzi. Il primo presidente del Consiglio che non ha cambiato il direttore del Tg1 e capisce che quello gli spetta perché finisce poi che il Tg3 è della sinistra e il Tg2 dell’opposizione. Lui è arrivato e non ha cambiato niente, neppure i corrispondenti che lo seguono si è cambiato».

     

    Un consiglio per la nuova Rai?

    «Dovrebbe darsi una strategia. Quale deve essere l’obbiettivo del servizio pubblico? Cosa vuole diffondere? Cos’è che gli altri non possono fare perché devono inseguire il mercato? Io ho la libertà e la possibilità grazie al canone di non dover inseguire il mercato e l’audience - e si ritorna alle critiche che ha fatto il Vaticano. Insomma, posso fare cose di qualità, ciò che mi chiede il contratto di servizio».

    renzi rai televisione renzi rai televisione

     

    Che è scaduto?

    «Si, è scaduto. Noi lo abbiamo già riscritto e adesso lo ha in mano il governo».

     

    Tempi di approvazione?

    «I tempi sa, quando sei al governo ci sono emergenze ed emergenze. Poi non è che siano cambiate grandi cose. Ci sono alcuni cambiamenti ma il problema alla fine è se lo rispetti o no».

     

     

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