Estratto dell’articolo di Romina Marceca per https://roma.repubblica.it/
fabrizio iacorossi
All’ospedale San Camillo la famiglia del personal trainer Fabrizio Iacorossi spera dietro la porta della Rianimazione. «Non conosciamo la dinamica dell’incidente, aspettiamo soltanto che i medici ci diano buone notizie», dice il fratello di Iacorossi accanto al padre. Il preparatore personale della premier Giorgia Meloni, di Francesco Totti, di Ilary Blasi e di altri volti noti sta lottando da quattro giorni in prognosi riservata dopo l’incidente sulla via Litoranea, a Pomezia.
fabrizio iacorossi francesco totti
Dell’incidente che lo ha visto vittima nel sabato di Pasqua si sa ancora molto poco e i testimoni affiorano ora dopo ora a distanza di qualche giorno. Una di questi è Maria che abita proprio a pochi passi dall’impatto e racconta a Repubblica: «Mi fa rabbia intanto che la prima ambulanza sia arrivata dopo 22 minuti dalla mia chiamata. Stavo passeggiando e ho sentito un gran botto. Quando sono arrivata c’era un medico che lo stava rianimando e è riuscito a farlo riprendere a respirare». Il 118 riferisce che «dai dati informatizzati risultano 18 minuti dalla chiamata, nei tempi stabiliti dalle linee guida».
Fabrizio Iacorossi era già a terra, l’auto con la quale c’è stato l’impatto, secondo il racconto della testimone, era su via Arno. «Non so se aveva svoltato prima o no. Il parabrezza era infranto, a terra quell’uomo con il volto straziato. Ho subito chiamato i soccorsi. Il medico è stato l’unico ad avvicinarsi. Lui ha ripreso a respirare e poi è arrivata l’ambulanza. Un soccorritore ha chiamato l’elicottero. Ho sperato tanto per quell’uomo che ce la facesse».
fabrizio iacorossi giorgia meloni
Quella strada, secondo Maria che abita lì da diversi anni, è il crocevia di diversi brutti incidenti soprattutto con vittime i ciclisti. «Non è la prima volta, ne ho visti tanti. Questo incrocio è pericoloso e soprattutto delimita Roma dal territorio di Pomezia. Non si capisce mai di chi è la competenza. La verità è che qui ci vorrebbe una rotatoria».
Le indagini per chiarire la dinamica da parte della polizia locale vanno avanti. L’automobilista non è indagato, si attende la prognosi definitiva per Iacorossi, sposato e papà di due bambini, e una eventuale querela di parte. L’unica certezza è che la macchina procedeva in direzione di Torvajanica e la bici sulla quale si trovava in sella il personal trainer era nella corsia opposta.
Ma la testimone ha visto l’auto su via Arno e adesso altri testimoni saranno sentiti dalla polizia locale che in questo caso non può fare affidamento sui sistemi di videosorveglianza perché su quel tratto di strada non ce ne sono. […]
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