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    “FANTOZZI ERA UNA NOIA E IO NON HO MAI LETTO I SUOI LIBRI” - QUANTO E' ACIDA MAURA ALBITES, MOGLIE DI PAOLO VILLAGGIO PER OLTRE 60 ANNI: “LUI NON HA MAI FATTO LA VITA DI FANTOZZI - QUANDO L’HO CONOSCIUTO MI STAVA ANTIPATICO, SI DAVA UN PO’ DI ARIE - ERAVAMO IN UN RISTORANTE E MAURIZIO COSTANZO GLI CHIESE SE VOLEVA ANDARE A ROMA E GLI OFFRÌ 25 MILA LIRE AL GIORNO E LUI MI DISSE…”


     
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    Mario Sesti per “la Repubblica”

     

    L'aneddoto che ho sentito più volte raccontare a Paolo Villaggio è questo. Milena Vukotic, la grande attrice che ha dato il volto alla signora Pina, è invitata a pranzo a casa sua. Suona alla porta, apre la cameriera che avverte la padrona di casa: «Signora, è arrivata la moglie di suo marito».

    MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO

     

    La vera moglie di Paolo Villaggio, in realtà, è stata per più di 60 anni Maura Albites. Schiva ed elegante, dal profilo dolce e severo da aristocratica, ha dribblato con destrezza felina i cronisti per decenni. Per realizzare il mio film, La voce di Fantozzi, ho corteggiato una sua testimonianza inviando con ottusa tenacia diversi ambasciatori (il figlio Piero, i produttori Daniele Liburdi e Massimo Mescia), passando dopo diversi mesi da «Non se ne parla» a «Se parlo io, allora sì che ne vediamo delle belle» a «E vabbè, facciamo sta intervista così la smettete». Nella conversazione che segue, avvenuta in casa sua a Roma, alla fine di marzo, parla della sua vita con Paolo Villaggio, morto lunedì a 84 anni, di cui oggi si tiene il funerale laico alla Casa del Cinema di Roma.

    PAOLO VILLAGGIO E MAURA ALBITES PAOLO VILLAGGIO E MAURA ALBITES

     

    Quando ha letto i libri di Fantozzi?

    «Non li ho mai letti. Lui scriveva di Fantozzi dappertutto, anche dietro volantini o carta da pacchi. Lui scriveva e io leggevo perché nessuno sapeva leggerli: li trascrivevo io, perché neanche lui capisce quello che scrive».

     

    Come lo conobbe?

    «Al mare. A Genova, quando sei giovane e marini la scuola vai al mare. Sentivo dire che era molto simpatico ma quando l'ho conosciuto, all'inizio, mi stava un po' antipatico. Secondo me si dava un po' di arie. Poi mi sono accorta che era diverso dagli altri. In tutto: anche il suo modo di nuotare. Arraffava in acqua come un animaletto».

    MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO

     

    E se dovesse raccontarlo a qualcuno che non lo conosce, come lo descriverebbe?

    «È un ufo. Del resto non si può spiegare un genio, è inspiegabile per definizione».

     

    Cosa è cambiato da quando Fantozzi è entrato nella vostra vita?

    «Non mi sembra lui sia cambiato, per me è una persona normale. È difficile per me essere condizionata, vivevo la sua vita vicino a lui, mi sembrava tutto normale. Forse non sono normale io».

     

    Si ricorda di Maurizio Costanzo che lo vide in teatro e gli propose di andare a Roma? Suo marito ha detto che lei fu decisiva.

    PAOLO VILLAGGIO E MAURA ALBITES PAOLO VILLAGGIO E MAURA ALBITES

    «Eravamo in un ristorante e Costanzo chiese a Paolo se voleva andare a Roma e gli offrì credo 25 mila lire al giorno e lui mi disse "cosa faccio?". E io gli dissi: "io tenterei"».

     

    Cosa ha in comune con Fantozzi?

    «Fantozzi è un perdente, ma Paolo non ha fatto mai la vita di Fantozzi. Ma neanche quando era piccolo».

     

    Come era Paolo Villaggio da giovane?

    «All'inizio si vestiva con giacca e cravatta e faceva finta di fumare. Una volta i ragazzi si vestivano così».

     

    Cosa le ha detto quando l'ha avvicinata?

    MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO

    «L'ho corteggiato io. Parlandoci, facendogli capire che esistevo. Poi però gliel'ho fatta pesare questa cosa. Eccome. Ma lui è totalmente incapace di farlo. Non credo che abbia mai corteggiato nessuno. Non è uno spirito di quelli aggressivi, io ridevo con lui. Inventava molti vocaboli per me che ormai fanno parte della mia vita».

     

    Tutti dicono possieda una grande cultura.

    «Adesso uso il vocabolario, una volta chiedevo a lui, le sue letture erano bellissime. Da giovane aveva la mania di quel poeta spagnolo, Garcia Lorca, poi c'è stata la fissa della rivoluzione francese, amava la storia. Nel tempo libero, alla sera, aveva la mania di andare in quei cinema dove danno film noiosissimi. La voglia di scrivere l'ha sempre avuta. Quando faceva gli spettacoli, li inventava al momento. Poi gli hanno chiesto di scriverli».

    MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO MAURA ALBITES E PAOLO VILLAGGIO

     

    Ma a lei Fantozzi piaceva?

    «Per me era un po' una noia, la nuvoletta, il barone, gli impiegati. La vita a casa era un'altra cosa».

     

    A casa è stato un uomo normale?

    «Nella vita non era come Fantozzi. Era tutta un'invenzione, un'invenzione che viveva fuori, non in casa: altrimenti sarei scappata subito. Mio marito ha detto che tutti si rivedono in lui. Io no».

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