CIRO GRILLO
Tommaso Fregatti e Matteo Indice per "la Stampa"
«Silvia dopo la notte in cui venne violentata nella casa di Ciro Grillo mi mandò alcuni selfie scattati davanti a uno specchio. Foto in cui si vedevano chiaramente alcuni lividi sul costato a sinistra, sulla scapola destra e sulla coscia all' altezza del bacino...
lei è all' apparenza molto socievole con i ragazzi, ma in realtà fragile e suggestionabile e spesso si fanno un' opinione di lei sbarazzina, ma sbagliata».
CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO
Amanda, studentessa universitaria di 21 anni, è una delle migliori amiche di Silvia, la giovane che, secondo i pm di Tempio Pausania, la notte del 17 luglio 2019 è stata violentata da quattro genovesi - Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia - nell' appartamento di Porto Cervo di proprietà del comico e leader del M5S Beppe Grillo. Il 5 settembre del 2019 - due mesi dopo i fatti - viene interrogata dai carabinieri della compagnia di Milano Duomo. E quel verbale è per gli inquirenti un altro degli elementi cardine dell' inchiesta.
LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO
Per la prima volta emerge che Silvia era così sconvolta per quanto accaduto nel residence in Costa Smeralda, da condividere scatti in cui si vedevano i possibili segni dei soprusi subiti. Ma nel resoconto di Amanda vengono anche delineati con profondità aspetti del carattere della stessa Silvia.
E dopo averla definita, appunto, «fragile ma suggestionabile», racconta altri episodi difficili della sua vita precedenti alla notte in Sardegna. «È una ragazza solare e di buona famiglia - evidenzia Amanda -molto gentile ed educata con tutti, non l' ho mai vista litigare con nessuno. Ma è cresciuta in un ambiente estremamente protettivo che l' ha resa un po' troppo influenzabile». E aggiunge: «In quel periodo era in un momento particolarmente difficile, stava perdendo molto peso».
ciro grillo intercettato da non e' l'arena 2
È tuttavia sulle immagini che si concentra l' attenzione degli investigatori. Perché rappresentano una nuova, potenziale prova fotografica dello stupro, una sequenza molto diversa da quella che secondo Beppe Grillo restituiscono i video registrati dagli indagati, nei quali a parere del comico si vede «una giovane consenziente». Nei frame descritti da Amanda, Silvia risulterebbe invece ferita, dolorante. «Non erano foto della casa - prosegue l' amica - ma di lei.
FRANCESCO CORSIGLIA
Ho visto i lividi in più parti del corpo e nei commenti mi ha anche aggiunto che aveva molto dolore». Silvia e Amanda, cinque giorni dopo la violenza, si sentono al telefono e parlano a lungo. Anche se l' amica la cerca già il giorno dopo la notte choc. «Mi aveva mandato un messaggio su Snapchat dicendo che mi doveva parlare di una cosa importante che le era successa».
Silvia racconta all' amica quanto avvenuto quella sera. Ed evidenzia che Roberta (altra amica, presente nella casa, che si era messa a dormire su un divano svegliandosi tuttavia di notte per le urla di Ciro Grillo) le era stata poco d' aiuto: «Mi diceva che le aveva raccontato le violenze subite e che voleva andare via. Ma Roberta le ha risposto che la cosa non le importava e si è rimessa a dormire (la medesima Roberta, sentita dall' Arma, ha invece detto di aver aiutato Silvia, ndr)».
ciro grillo 9
Un comportamento diverso, secondo Amanda, da quello tenuto da Andrea, un amico comune che aveva presentato a Silvia i quattro genovesi e aveva trascorso la prima parte della serata al Billionaire insieme a loro, ma non era presente a casa Grillo. Precisa ancora Amanda agli inquirenti.
«Il 4 settembre io e Silvia ci siamo viste a pranzo. Ero appena tornata dall' estero e mi ha raccontato di aver sporto denuncia per le violenze. Abbiamo commentato l' atteggiamento di Roberta quella notte. Silvia è molto arrabbiata con lei perché non è intervenuta in suo aiuto, non ha fatto nulla per evitare che avesse conseguenze maggiori. Mentre era molto felice per il comportamento che aveva avuto Andrea: si era arrabbiato e voleva andare a picchiare i genovesi per quello che avevano fatto».
VITTORIO LAURIA FRANCESCO CORSIGLIA EDOARDO CAPITTA CIRO GRILLO