Margaret Corvid per “The Spectator”
pratiche bdsm
Quando ho cominciato a fare la dominatrice professionista, sentivo molti stereotipi: i clienti, in genere, sono uomini molto potenti che vogliono scaricarsi del fardello delle responsabilità e affidare corpo e desideri a qualcun altro per un’ora. Ho invece scoperto che i clienti sono di ogni tipo. Uomini sì, giovani e adulti, ma operai, studenti, marinai, pensionati. E politici.
i politici a letto vogliono essere dominati
I media si sono scandalizzati quando hanno scoperto che John Whittingdale, Segretario alla Cultura, frequentava una dominatrice. Lo ritengono poco professionale. Secondo me è esattamente l’opposto. E’ perfettamente comprensibile che un uomo molto potente voglia perdere il controllo e abbandonarsi.
la dominatrice ha clienti di tutti i tipi
Da me vengono persone che vogliono sfuggire alla routine. Altre perché sono imprigionate in una forzata recita di normalità. Il mio studio è il luogo dove tornano ad essere se stessi.
Questa presa di distanza dal potere può essere molto utile, a volte serve a reclamarlo più forte. I politici che vengono da me differiscono l’uno dall’altro. Hanno il desiderio di sottomettersi, servire, essere puniti, frustati, umiliati e controllati. Non possono farlo sui siti preposti e quindi finiscono per esplorare le loro fantasie con operatrici del sesso.
le dominatrici aiutano i clienti a perdere il controllo
I politici sono indaffarati, lavorano fino a tardi, e vogliono soddisfare i loro impulsi sessuali senza troppo impegno. A volte, come i marinai, l’unico contatto umano che hanno nella giornata si limita ad una stretta di mano.
Noi operatrici del sesso rispettiamo i loro orari e la loro privacy. Ci chiamano perché garantiamo la riservatezza. Se si venisse a sapere che vanno con le dominatrici, ci farebbero una pessima figura. Se mettessimo da parte il moralismo e li lasciassimo essere persone normali, credo che, da politici, ci renderebbero un servizio migliore.
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