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    PASSANO I GIORNI E LA MUSICA NON CAMBIA: SOLO CEFFONI PER CONTE - NON PASSA LA SUA LINEA DI RINNOVARE I DIRETTIVI ALLA CAMERA E AL SENATO E DAVIDE CRIPPA RESTA CAPOGRUPPO FINO A SCADENZA NATURALE DEL MANDATO, CIOE' GENNAIO - PEPPINIELLO APPULO AVEVA PROVATO A FORZARE LA MANO PER PIAZZARE IL SUO TALENT SCOUT, BONAFEDE, PER METTERE LE BRIGLIE AL GRUPPO PARLAMENTARE MA CRIPPA SI E' IMPUNTATO E LI HA COSTRETTI A RINCULARE…


     
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    davide crippa davide crippa

    Federico Capurso per "la Stampa"

     

    Giuseppe Conte ha deciso con quale piede muovere il primo passo nella riorganizzazione del suo Movimento, dopo aver cambiato piani e idee continuamente, trascinato dai dubbi personali e dalle lacerazioni che in questi giorni stanno dilaniando il gruppo M5S alla Camera. Ieri pomeriggio, dopo l'ultima riunione fiume nel suo studio, con Luigi Di Maio e Vito Crimi, i tasselli del mosaico hanno però iniziato a incastrarsi. Oggi l'ex premier nominerà 5 vicepresidenti, che comporranno la segreteria ristretta del partito.

    ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

     

    Verranno comunicati in apertura dell'assemblea dei parlamentari, convocati per discutere dei risultati delle ultime Amministrative. In cima alla lista dell'ex premier ci sono la vicepresidente del Senato Paola Taverna, la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde, il braccio destro Mario Turco, il vicecapogruppo alla Camera Riccardo Ricciardi, l'ex ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e l'ex reggente Vito Crimi.

     

    DAVIDE CRIPPA DAVIDE CRIPPA

    Sei candidati per cinque posti con il compito di fare da collante tra la presidenza e i gruppi parlamentari. Un inizio. Anche se non è esattamente quello che Conte voleva. Avrebbe preferito partire con il rinnovo dei direttivi di Camera e Senato, per testare - soprattutto a Montecitorio - le capacità di gestione del gruppo di alcuni deputati da inserire più avanti, nel caso, all'interno della segreteria di partito. L'attuale capogruppo alla Camera, Davide Crippa, si è però rifiutato di dare le dimissioni in anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo mandato, prevista a gennaio.

    giuseppe conte alfonso bonafede giuseppe conte alfonso bonafede

     

    Un'impuntatura che ha mandato su tutte le furie gli uomini di Conte. Ricciardi, durante l'ultima riunione del direttivo - raccontano - avrebbe attaccato frontalmente Crippa, spalleggiato dal tesoriere Francesco Silvestri: «Davide, devi capire che non parli più a nome di tutti». Sono seguite urla e accuse, rimbombate oltre le porte chiuse della riunione. Ma il muro di Crippa non è crollato. E i veleni, fuoriusciti dopo la riunione, hanno costretto Conte alla marcia indietro: per il rinnovo del direttivo si può aspettare. Anzi, si deve.

    riccardo ricciardi riccardo ricciardi

     

    I parlamentari alla Camera sono spaccati. C'è chi spalleggia l'attuale capogruppo e chi invece vorrebbe subito il cambio, con l'ex Guardasigilli Alfonso Bonafede in pole per prenderne il posto. L'atmosfera è talmente tesa che in serata Conte deve gettare acqua sul fuoco: «Chiedo a tutti di evitare strumentalizzazioni che possano esacerbare gli animi, forse a beneficio di qualche singolo ma non di certo del Movimento».

     

    Non c'entra nulla, fa capire l'ex premier, la scarsa sintonia tra lui e Crippa: «Questa richiesta non nasce dalla sfiducia rispetto ai direttivi uscenti, che anzi hanno sin qui svolto un ottimo lavoro». Piuttosto, puntualizza, «ho chiesto ai direttivi di valutare l'opportunità di anticipare le procedure di rinnovo, in modo da poter affrontare l'appuntamento dell'elezione del Presidente della Repubblica con direttivi pienamente legittimati». L'ipotesi di costringere Crippa alle dimissioni, ventilata nelle ultime ore, sembra quindi accantonata. Sempre che Conte, oggi, non cambi di nuovo idea.-

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