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    PATACCHE D'EPOCA: LE FAKE NEWS PROLIFERAVANO GIÀ AI TEMPI DELL'ANTICA GRECIA, PER POI RAGGIUNGERE IL PICCO A ROMA - LA DONAZIONE DI COSTANTINO, L'EDITTO CON IMPORTANTI CONCESSIONI ALLA CHIESA? UN FALSO. IL LIBRO DI UN ARCHEOLOGO SPAGNOLO RACCOGLIE DICERIE E RUMORS NON VERIFICATI CHE SONO FINITI SUI LIBRI DI STORIA


     
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    Massimo Arcangeli per “il Messaggero

     

    MUSEO DEL FALSO A BIELLA SALA DONAZIONE COSTANTINO MUSEO DEL FALSO A BIELLA SALA DONAZIONE COSTANTINO

    Tra le patacche più note c'è il documento sulla donazione di Costantino, l'editto con importanti concessioni alla Chiesa di Roma che l'acribia dell'umanista Lorenzo Valla rivelò come clamorosamente falso. Una delle più antiche, secondo Tucidide (Guerra del Peloponneso, I, 128), racconta invece di una lettera in cui lo spartano Pausania scrive a Serse, re dei Persiani (da lui stesso sconfitti a Platea nel 479 a. C.), per offrirgli il dominio sulla Grecia.

     

    PENA CAPITALE

    Un altro testo fasullo l'ha definitivamente ribadito Luciano Canfora, fine conoscitore del mondo antico: La storia falsa (Rizzoli, 2008) , e tuttavia il condottiero greco, per quel falso, fu condannato alla pena capitale. Era riuscito a riparare in un tempio ma gli efori (alti magistrati spartani) ne avevano sigillate le porte, e lui era morto di fame e di sete. Se sono in tanti, come lo psicologo della comunicazione Giuseppe Riva (Fake news. Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità, il Mulino, 2018), ad aver affrontato le fake news al tempo di Internet, in un saggio fresco di stampa di un archeologo spagnolo, Néstor F. Marqué, ritorna l'antica Roma.

    Fake news de la antigua Roma Fake news de la antigua Roma

     

    Il libro (Fake news de la antigua Roma. Engaños, propaganda y mentiras de hace 2000 años, Espasa), dal 14 novembre anche in traduzione italiana, è una storia delle notizie false o presunte che dalle leggende delle origini, attraverso l'età repubblicana, si estende fino al periodo imperiale: dai rumores annotati da Tacito, le dicerie circolanti fra la plebe di Roma, alla singolare vicenda, probabile parto della fantasia del caricaturista americano Robert Ripley (1890-1949), del poeta Virgilio e del funerale in pompa magna celebrato per l'amata zanzara, con tanto di orazione funebre pronunciata da Mecenate prima della tumulazione dell'insetto in un sontuoso monumento funebre.

     

    L'ETIMOLOGIA

    Oggi le fake news dilagano, ma sull'etimologia del termine bufala continua ad aleggiare il mistero. La parola è spiegabile a partire da quel prendere per il naso che ripete, sul piano figurato, l'azione compiuta nel trainare un bue (il quale, con l'anello al naso, si lascia guidare docile), ma ultimamente si è tentato di ricondurre bufala, guarda caso, al romanesco.

     

    LA DONAZIONE DI COSTANTINO LA DONAZIONE DI COSTANTINO

    C'è chi ha pensato alla carne di bufala, spacciata nella capitale per carne di vitella da alcuni furbetti della ristorazione, e chi invece a porcheria, fregatura: nel 1960 un film, ancor prima di essere proiettato, sarebbe stato bollato come una bufala da pochi intimi. Confermerebbe la seconda ipotesi un passo di un romanzo del 1956 (Ercole Patti, Un amore a Roma, Bompiani): «Non ha visto il Pozzo dei miracoli? Meglio così. Una vera bufala. Una? chiese Marcello. Una bufala. Si dice così a Roma quando si vuole alludere a un film brutto e noioso». Un film, insomma, che un po' è una palla e un po' una sòla.

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