Lettera di Maria Giovanna Maglie a Dagospia
Caro Dago,
daniele bosio
pedofilo immondo dietro lo scudo del diplomatico? Non era vero niente, ed era evidente fin dall'inizio che non era vero niente, ma il linciaggio è avvenuto, e ad opera dello Stato, di due governi e di alti funzionari che della tutela degli italiani e dell'immagine della nazione del mondo semplicemente se ne fregano. Ti scrivo perché non vorrei passasse censurata dalla stampa omologata al regime del Partito della Nazione la conclusione positiva della vicenda dell'Ambasciatore Daniele Bosio.
Daniele è tornato questo fine settimana in Italia, dopo che il giudice filippino ha accolto l'istanza di archiviazione che il suo avvocato aveva presentato l'estate scorsa. Dopo un tempo lunghissimo nel quale l'accusa non è riuscita a portare alcuna prova a carico del nostro concittadino.
daniele bosio
Il giudice ha dichiarato l'inesistenza dei fatti chiudendo il processo ancora prima che si avviasse il dibattimento e la difesa di Bosio prendesse la parola. Tanto assurde sono parse le circostanze che hanno portato all'arresto di Daniele.
Maria Giovanna Maglie
Ricorderai che Bosio ha vissuto quasi due mesi di detenzione in condizioni disumane e così precarie che hanno provocato la sua malattia e il ricovero per quaranta giorni in un ospedale quale conseguenza diretta dell'incarceramento con decine di detenuti in una cella di pochi metri.
Sono stati venti mesi di totale incertezza. Il nostro connazionale è stato sottoposto a continue intimidazioni e irregolarità processuali. L'accusa era chiaramente pilotata da persone conniventi con elementi locali interessati a costruire il caso.
Sintomatico è che Daniele sia stato elogiato dal Tribunale filippino in occasione del suo proscioglimento per l'azione umanitaria e altruistica nei confronti dei bambini, fraintesa invece da coloro che hanno voluto speculare su una vicenda che non aveva nulla di riprovevole.
Perché attiro la Tua attenzione su quanto precede, al di là degli aspetti umani ed emotivi?
daniele bosio
Perché anche questa incredibile vicenda è avvenuta per un vergognoso deficit dii attenzione e una totale assenza di priorità politica, nell'azione di questo Governo e di quello che l'ha preceduto, verso nostri Connazionali in difficoltà all'estero di cui il caso Bosio, come quello dei Marò, sono esempi clamorosi.
daniele bosio
Non appena avvenuto l'arresto di Bosio, infatti, il Ministro Federica Mogherini e l'alta dirigenza della Farnesina hanno fatto di tutto per lasciar credere che Bosio potesse essere responsabile dell'orribile crimine che veniva ventilato; non è stato fatto nulla, per affermare il principio della presunzione di innocenza, esattamente come il Ministro Bonino aveva fatto anche nel caso Marò, (siamo sicuri che siano innocenti?); la posizione ottusamente burocratica di alcuni alti funzionari del Ministero ha fatto suggerire che fosse "prudente" scaricarlo subito, azzerando il suo incarico e sospendendolo dal servizio: dando così la sensazione a chi lo accusava che aveva una strada in discesa a Roma dove nessuno nel mondo della politica e dell'Amministrazione aveva la decenza di spendere una parola ed un incoraggiamento serio per lui.
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Gli appelli dei familiari, di organizzazioni umanitarie e di sostegno all'infanzia che conoscevano Bosio da decenni, gli interventi dell' ex Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sono non soltanto caduti nel nulla, ma accolti con segni di evidente fastidio perché ci si permetteva di sollevare il caso di qualcuno che "veniva indagato per un crimine orribile".
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E' evidente che Bosio sarà integrato nei ranghi dell'Amministrazione, se lo vorrà ancora. Chi gli restituirà dolore, umiliazione, l'onore perduto, il silenzio già verificatosi degli stessi media che a suo tempo trasudarono indignazione in prima pagina?
daniele bosio