Benedetto Saccà per "Il Messaggero"
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Amanda nuota nel futuro, però ha scelto uno stile antichissimo. Abita già il (dopo)domani, eppure ha deciso di decifrarne le mappe con una bussola inventata migliaia di anni fa. Amanda Rach Lee, a 22 anni, infatti, per vivere, scrive a mano su internet. A completare l'acrobazia è comunque il nome del gesto: è una calligrafa. Magìa.
Vive a Toronto, in Canada, ha l'origine cinese nel taglio degli occhi, si è guadagnata una stratosferica notorietà sui social e, soprattutto, ha inventato un lavoro che non si fatica a immaginare come la radice verbale delle parole che verranno. Detto nel più semplice dei modi: mostrare (o insegnare) mestieri millenari al grande mare del pubblico di internet. Un contromovimento pazzesco, a rifletterci.
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Per avere un'idea, sono sufficienti giusto quattro cifre: ché i numeri non parlano ma spiegano molto. Dunque Amanda ha raccolto fino a ieri sera l'enormità di 2,8 milioni di appassionati nelle diverse piattaforme dei social: 1,92 milioni le si sono affezionati soltanto su YouTube, circa 682 mila su Instagram e più di 23 mila su Twitch, ovvero la piattaforma di diretta streaming di Amazon.
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LA BELLEZZA DEI COLORI La sua inclinazione sinceramente rivoluzionaria è stato l'aver deciso di aggiungere e non sottrarre porzioni di bellezza al mondo; grazie ai social o nonostante i social. Nell'incanto estetico dell'arte di scrivere, Amanda prende per mano il mondo e lo accompagna a scuola di meraviglia. Ed è sufficiente digitare la parola «calligraphy» su YouTube per comprendere il perimetro e la profondità del compito: perché la ricerca restituisce subito, e per primo, un video della ragazza di Toronto. A volerci entrare, si srotola davanti allo sguardo un universo magnifico, già ammirato per 10.489.011 volte.
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Con l'eleganza di una mano sapiente e nobile, quasi animata di vita propria, Amanda insegna, con la pazienza della maestra e la cura dell'orologiaio, la memoria della bella scrittura e lo splendore dei colori. Le proporzioni tra le maiuscole e minuscole, le pance della B e i tratti brevi della i, le curve della G e i saliscendi della M. E ancora. «Le linee che salgono devono essere fini, le discendenti più marcate. E occorre fare attenzione alla scelta del pennarello». E così il bianco del foglio si riempie di riccioli, grazie, rotondità, frenate e svolazzi.
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È tutto tanto perfetto da sembrare casuale. E, illusoriamente, facilissimo. Ipnotico. Figlia del tempo che è nostro è anche la storia della piccola e grande Amanda. Ha pubblicato il primo video a 14 anni. Per puro divertimento, ha poi cominciato a creare e modificare da autodidatta alcuni filmati per insegnare ad arredare le camerette. E i contatori delle visualizzazioni sono subito decollati verso la stratosfera. «Ma i miei genitori vedevano YouTube appena come un hobby», ha raccontato a Toronto Life.
Lei, viceversa, ha intuito in fretta la potenzialità dei video su internet e, scommettendo la propria passione sul tavolo della gioventù, ha sospeso gli studi per dedicarsi soltanto alla creazione dei filmati. Ma, dato che il successo non aspetta, nel 2016 ha individuato uno spiraglio di luce e si è tuffata nel pianeta, allora poco frequentato, del bullet journal; ovvero una tecnica di organizzazione degli appuntamenti, in un'agenda, per essere più efficienti. È un metodo di impaginazione creativa ed estetica, diremmo, tollerando un certo grado di imprecisione.
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I DETTAGLI La sua storia si è capovolta. Nella calligrafia Amanda ha trovato il proprio talento, e l'ossigeno del futuro. Le grandi aziende l'hanno notata e apprezzata: tanto che ora collabora con marchi come Google, Warner Bros, Adobe, Crayola e Canon. I video sono piccoli scrigni di eleganza, foderati di dettagli raffinati e di idee artistiche, cui non è mai estranea l'aura di una grande serenità.
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«Possono servire cinque ore per un video di 15 minuti. E il montaggio richiede due giorni», spiega. Ha aperto perfino un negozio online: vende agende. E ha sorvolato gli oceani di scetticismo che si stendevano davanti ai sogni. «I miei genitori hanno capito che il mio è un lavoro serio. Ora mi supportano». La felicità, in fondo, è come il sole che ride disegnato dai bambini.
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