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    PENTITI E TI SARÀ DATO – LO STATO ITALIANO NEL 2018 HA SPESO 44 MILIONI PER LA PROTEZIONE DEGLI OLTRE MILLE COLLABORATORI DI GIUSTIZIA E DEI LORO FAMILIARI - A GUIDARE L’ESERCITO DEI PENTITI È LA CAMORRA, SEGUITA DA COSA NOSTRA – MA ORA ANCHE GLI AFFILIATI ALLA ‘NDRANGHETA, DI SOLITO MENO INCLINI A COLLABORARE, INIZIANO A PARLARE…


     
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    Andrea Sparaciari per https://it.businessinsider.com

     

    il traditore marco bellocchio 7 il traditore marco bellocchio 7

    Poco più di 44 milioni. È quanto ha speso nel secondo semestre del 2018 lo stato italiano la protezione dei 1.189 collaboratori di giustizia attualmente riconosciuti e inseriti nel programma di protezione e dei loro 4.586 familiari, anch’essi sotto protezione. A dare i numeri, la “Relazione sulle misure di protezione per i collaboratori di giustizia, la loro efficacia e le modalità generali di applicazione” presentata lunedì in Parlamento. Rispetto al primo semestre 2018, i numeri sono in diminuzione: erano infatti 6.246 le persone sotto protezione, delle quali 1319 i collaboratori.

     

    buscetta e la moglie cristina buscetta e la moglie cristina

    Secondo il ministro dell’Interno, a guidare l’esercito dei pentiti è la camorra, con 504 pentititi, seguita da Cosa Nostra con 258, dalla ‘ndrangheta con 176, 10 dei quali sono donne e 11 di origine straniera. Solo 167, invece, i collaboratori della Sacra Corona Unita pugliese.

     

    colpo ndrangheta colpo ndrangheta

    Un piccolo esercito sparso per il Paese che vive con nomi falsi e sotto l’occhio vigile di centinaia di agenti del Servizio Centrale di Protezione. Un popolo al quale lo Stato riconosce uno stipendio – un collaboratore riceve in media tra i 1.000 e i 1.500 euro al mese, più altri 500 per ogni familiare a carico -, paga l’affitto, i trasferimenti e le spese mediche. Secondo la relazione, nella seconda metà del 2018, in stipendi se ne sono andato 10.306.000 euro; circa 23 milioni sono stati usati per la locazione degli appartamenti; 5,3 milioni per spese varie; 2 milioni sono stati utilizzati per l’assistenza legale; 1,8 per gli alberghi; 781.000 per le spese mediche; 763.000 per i trasferimenti.

     

    GIOVANNI BRUSCA GIOVANNI BRUSCA

    Rispetto al semestre precedente, a colpire è l’aumento del pentitismo tra gli affiliati della ‘Ndrangheta. Se infatti non sorprende il primato della Camorra napoletana – un universo polverizzato, continuamente in guerra, dove alleanze e appartenenze vengono continuamente messe in crisi – la ‘Ndrangheta è tutta un’altra cosa: “Storicamente, è un’organizzazione a base fortemente familiare, pertanto poco incline al fenomeno della collaborazione di giustizia”, si legge nel documento.

     

    il traditore marco bellocchio 5 il traditore marco bellocchio 5

    Uno dei punti di forza dell’organizzazione più potente del Paese, infatti, è sempre stato il fitto reticolo familiare che unisce i clan, frutto spesso di matrimoni combinati. Un muro di omertà che inizia a crollare. «Le dichiarazioni di stampo collaborativo hanno contribuito a far emergere la capacità di tale organizzazione criminale di coinvolgere negli affari esponenti della politica, delle istituzioni e delle professioni”, annotano gli investigatori. I quali sottolineano l’utilità dei collaboratori per comprendere le nuove dinamiche criminali di un’organizzazione assai adattabile, attenta a tutte le novità e capace di dominare i nuovi processi economici.

     

    il traditore marco bellocchio 2 il traditore marco bellocchio 2

    Così la Dda ha potuto apprendere, per esempio, come affiliati delle cosche abbiamo proposto ai narcos colombiani di utilizzare i Bitcoin al posto del contante per l’acquisto di cocaina. Una proposta caduta nel vuoto per il rifiuto dei colombiani, incapaci di utilizzare la moneta virtuale. Sempre grazie ai pentiti, gli investigatori hanno anche scoperto del lancio di una startup “che attraverso il crowdfounding in Bitcoin ha raccolto 126 milioni di euro in 3 ore“.

     

    bitcoin bitcoin

    “Dal suo peculiare punto di osservazione” continuano gli inquirenti, “la Commissione centrale per le misure di protezione ha potuto verificare l’incidenza della ‘Ndrangheta nel traffico, anche internazionale, di stupefacenti (settore in cui mantiene una posizione di supremazia) e negli ambiti delle energie rinnovabili, della depurazione delle acque e dell’assistenza ai migranti (nei quali, di recente, ha allargato il proprio raggio di azione). Tale organizzazione si caratterizza, inoltre, per la conquista del monopolio di interi settori dell’economia legale e per l’espansione nelle regioni del Nord Italia e nei Paesi esteri (in Europa, Nord America e Australia)”.

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