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    PER 17 ANNI DI DENISE PIPITONE NON HA PARLATO NESSUNO: ORA PURE I SENSITIVI - MICHAEL SCHNEIDER, 50ENNE CHIAROVEGGENTE TEDESCO, OFFRE LE SUE "PERCEZIONI" A TITOLO GRATUITO AGLI INQUIRENTI: “SAMAN ABBAS È MORTA: SI TROVA A NORD DI NOVELLARA, IN UN BOSCHETTO. ROBERTA RAGUSA? NON È STATA SEPPELLITA, MA SEMPLICEMENTE SCARICATA SU UNA COLLINA. DENISE NON VERRÀ RITROVATA” – E SU ANGELA CELENTANO, LA BIMBA DI 3 ANNI SCOMPARSA NEL 1996 DURANTE UNA GITA SUL MONTE FAITO…


     
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    Silvia M. C. Senette per "www.corriere.it"

     

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    «Buongiorno, sono un sensitivo tedesco e ho collaborato con successo nel ritrovamento di diverse persone disperse in Germania e in Italia. Non chiedo mai soldi per il mio aiuto. Vi scrivo perché mi è stato chiesto di pronunciarmi sul caso di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa a Novellara. Secondo le mie percezioni, il corpo della povera Saman si trova in questa zona».

     

    Con queste poche righe, accompagnate da un link di geolocalizzazione che individua un punto preciso della zona agricola al di là del canale della bonifica parmigiana Moglia, di fronte alla pista di autocross di Novellara, mercoledì 9 giugno Michael Schneider contattava via e-mail i carabinieri di Reggio Emilia, impegnati nelle ricerche della 18enne scomparsa lo scorso 29 aprile. Il chiaroveggente di Siegburg, una cittadina tedesca poco distante da Bonn, è un ex giornalista laureato in scienze politiche di 50 anni che, da quindici, affianca nell’ombra e a titolo gratuito gli inquirenti di tutta Europa per la risoluzione dei casi di cronaca più complessi.

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    Dai Maddie ai coniugi Neumair

    Decisivo, nei mesi scorsi, il suo contributo nel ritrovamento dei corpi di Laura Perselli e Peter Neumair, i coniugi di Bolzano scomparsi la notte tra il 4 e il 5 gennaio — uccisi dal figlio Benno — e ritrovati cadavere nelle acque dell’Adige a distanza di due mesi l’una dall’altro a breve distanza dai punti indicati dal sensitivo tedesco. Ma i casi che vedono un intervento spontaneo di Schneider sono molti.

     

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    «Ho aiutato a risolvere i casi di Yam Levy, la 23enne israeliana scomparsa in Germania, e Iushra Gazi, l’adolescente bengalese ritrovata a Serla, Larissa Biber, assassinata dal fidanzato, e Gloria Albrecht, la 26enne del Vorarlberg svanita nel nulla dopo essere uscita per fare shopping», racconta il medium che si era messo a disposizione delle autorità internazionali per comunicare le sue percezioni anche sul caso di Madeleine McCann, la bimba inglese scomparsa nel 2007 a Praia da Luz, in Portogallo.

     

    «Dalla Germania avevo identificato un tratto di costa con un’insenatura in Algarve. Purtroppo le forze dell’ordine locali non hanno mai cercato Maddie in quella gola, ma successivamente alcuni escursionisti hanno trovato proprio lì un materasso, in una riserva naturale non accessibile in auto».

    SAMAN ABBAS SAMAN ABBAS

     

    Saman e il boschetto

    Qualche giorno fa, rivela il chiaroveggente, dall’Italia gli è giunta richiesta di offrire il suo aiuto gratuito per risolvere il caso di Saman e Michael Schneider ha agito come di consueto. «Mi basta guardare una foto per sentire se quella persona è viva o morta — racconta —. Raramente vedo immagini. Se voglio trovare uno scomparso prendo una mappa e lascio che i miei occhi e le mie dita vaghino sulla cartina sempre più nel dettaglio finché si fermano su un punto preciso.

     

    Non mi occorre sapere molto del caso: solo il nome della persona, il luogo di residenza e l’ultimo di avvistamento». Nel caso di Saman, le sue percezioni sono piuttosto nette, gli inquirenti stanno cercando il corpo mentre uno dei cugini, indagato e arrestato, Ikram Ijaz, dice di non c’entrare nulla. «La mia intuizione è che Saman sia morta e si trova a nord di Novellara, intorno a un boschetto, a quello che sembra un piccolo stadio di calcio», rivela mostrando sulla cartina il punto esatto che catalizza le sue energie.

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    Non sempre le sue sensazioni sono infallibili, ammette Schneider, ma «se la mente è sgombra da pensieri, le indicazioni che mi arrivano sono chiare e capisco subito se posso risolvere senza incertezze un caso. La sensitività è un dono divino: non si può imparare, ma si può perdere se si utilizza in modo improprio. Io stesso ho sperimentato l’assenza di percezioni in un periodo in cui sono stato troppo accecato dall’ego».

     

    «Un dono, prego per conservarlo»

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    Il medium, che si considera «solo un “trasmettitore”, come un ricevitore radio che veicola informazioni dal mondo spirituale a quello terreno», ha iniziato ad avere visioni già da bambino: «Fino ai 19 anni non riuscivo a interpretarle. Poi, dopo una grave malattia, è diventato tutto molto più chiaro e negli ultimi anni il dono è aumentato. Per conservarlo devo pregare, meditare molto e comportarmi in modo corretto». Nonostante critiche e scetticismo, Michael Schneider continua a mettere a disposizione il suo tempo e le sue percezioni sovrannaturali in modo gratuito, sperando che le forze dell’ordine si dimostrino aperte alla possibilità di verificare quanto da lui segnalato.

     

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    «Qualche giorno fa mi è stato chiesto aiuto per il caso di Roberta Ragusa(scomparsa da Gello San Giuliano Terme il 13 gennaio 2012, ndr) e ieri, nonostante una forte emicrania, ho “sentito” una posizione esatta». Sulla mappa indica una zona boschiva compresa in uno stretto tornante tra Borgo degli Aranci, in località Le Capanne, e l’agriturismo La Grotta di Monticelli, nella località pisana di San Giuliano Terme. «Secondo le mie percezioni Roberta è stata spinta giù per il pendio dalla strada. Non è stata seppellita ma semplicemente scaricata su una collina molto boscosa».

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    «Mi giudicano eroe o ciarlatano»

    Dall’Italia gli è stato chiesto aiuto anche per risolvere i casi di Angela Celentano, la bimba di tre anni scomparsa nel 1996 durante una gita con la famiglia sul Monte Faito, e di Denise Pipitone. «Su Angela ho avuto subito la percezione di non poter essere utile, mentre ho la chiara percezione che, purtroppo, Denise non sarà trovata e il caso non sarà risolto. Ricevo chiari segnali rispetto al fatto che sarà meglio per i familiari cercare pace e chiudere il caso, anche se so che le mie parole sarebbero inaccettabili per una madre.

     

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    Sento che si potrà cercare Denise per altri 17 anni e oltre senza trovarla mai». Raggiunto da continue segnalazioni, Michael Schneider ammette di non sentirsi subissato di richieste di aiuto. «C’è chi pensa che io sia un eroe e chi mi dà del pazzo o del ciarlatano — spiega —. Ma io voglio essere utile, per quanto possibile, a chi ha perso i suoi cari dimostrando che c’è più energia e amore tra cielo e terra di quanto possiamo vedere e cogliere ogni giorno».

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