francesco caltagirone bellavista
(ANSA) - La Corte d'Appello di Torino ha confermato l'assoluzione dell'imprenditore romano Francesco Caltagirone Bellavista, processato nel capoluogo piemontese per le presunte irregolarità che accompagnarono, secondo le accuse, la costruzione del porto di Imperia.
La sentenza di primo grado era del 7 novembre 2014. Dopo aver lasciato l'aula Caltagirone ha lanciato un grido di esultanza alzando il pugno verso il cielo. Il costo della struttura, secondo l'ìmpostazione accusatoria, venne fatto lievitare ad arte fino a superare i 140 milioni.
FRANCESCO BELLAVISTA CALTAGIRONE
Per Caltagirone il pg Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto sei anni di reclusione. Sono state confermate dai giudici anche le assoluzioni di altri quattro imputati. Ad Andrea Gotti Lega, dirigente della società Acquamare, la pena è stata ridotta a sei mesi e 15 giorni, mentre per Paolo Calzia, ex segretario comunale del Comune di Imperia, condannato in primo grado a 300 euro di multa, è stata dichiarata la prescrizione.
SCAJOLA CON BELLAVISTA CALTAGIRONE TAGLIA IL NASTRO ALL'AVVIO DEL CANTIERE DEL PORTO