• Dagospia

    DARE MES, VEDERE CAMMELLO - MELONI E GIORGETTI VORREBBERO ALZARE IL DEFICIT PREVISTO IN PRIMAVERA DAL 3,7 AL 4,2 RECUPERARE 10 MILIARDI CON CUI CONFERMARE IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE - MA BRUXELLES, PER DARE L’OK, VUOLE UNA CONTROPARTITA: L’OK AL MES - SORGI: “MELONI È A UN BIVIO: O TROVA IL MODO DI DAR PROVA DELLA SUA FEDELTÀ EUROPEISTA, O RISCHIA DI NON FARE NEPPURE L'ACCORDO SULLA NADEF. PER IL QUALE, VA DETTO, CERTO NON È UN BUON VIATICO LA POLEMICA CON IL GOVERNO TEDESCO SOLLEVATA DAL MINISTRO DELLA DIFESA CROSETTO, E IERI DALLA PREMIER CON UNA LETTERA A SCHOLZ, A PROPOSITO DEI FINANZIAMENTI ALLE ONG”


     
    Guarda la fotogallery

    giorgia meloni ursula von der leyen giorgia meloni ursula von der leyen

    Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”

     

    Nella settimana decisiva, "per definizione" in cui il governo deve consegnare la Nadef, nota di aggiornamento del documento finanziario, e concordare con l'Europa il livello di deficit che si tradurrà nelle dimensioni della manovra di fine anno, Meloni e il ministro dell'Economia Giorgetti sono alla ricerca di dieci miliardi. Questo vorrebbe dire spostare il deficit dal 3,7 previsto in primavera al 4,2 ipotizzato adesso.

    URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI

     

    Dieci miliardi sono una somma che consentirebbe di confermare anche per il 2024 il taglio del cuneo fiscale che porta nelle buste paga dei meno abbienti cento euro al mese. E a giudicare da quel che dicono i tecnici un'intesa sul 4,2, o almeno sul 4 per cento di deficit non è impossibile. Ma è evidente che il negoziato riguarda non solo le cifre, ma lo stato effettivo dei rapporti tra Italia e Commissione europea.

     

    […] Meloni ha lavorato molto […] tuttavia non è riuscita a sciogliere del tutto il contenzioso con le autorità di Bruxelles, in particolare il problema della ratifica del Mes, il meccanismo Salvastati fin qui rifiutato dal centrodestra e paradossalmente additato […] come una chiave attraverso la quale Bruxelles potrebbe introdursi nell'amministrazione "sovrana" del nostro Paese e cercare di sottometterla.

     

    giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

    Meloni è insomma a un bivio: o trova il modo di dar prova concretamente ancora una volta della sua fedeltà europeista, o rischia di non fare neppure l'accordo sulla Nadef. Per il quale, va detto, certo non è un buon viatico la polemica con il governo tedesco sollevata dal ministro della Difesa Crosetto, e ieri formalmente dalla premier con una lettera a Scholz, a proposito dei finanziamenti alle Ong.

     

    Sono infatti i dati ufficiali più recenti sugli immigrati a dire che i salvataggi in mare operati dalle Ong rappresentano una percentuale minima su un totale che quest'anno si avvia a rappresentare un record, e sono in parte avvenute su richiesta della Guardia costiera italiana. A meno che Meloni non si sia avventurata in questa direzione per il solito timore che Salvini, per fare propaganda, si muovesse prima di lei nel "processo" alle Ong.

    giorgia meloni ursula von der leyen 3 giorgia meloni ursula von der leyen 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport