• Dagospia

    PER GLI ECO-SINISTRATI MUSSOLINI È COLPEVOLE ANCHE DI AVER STERMINATO LE ZANZARE – NEL LIBRO “LA NATURA DEL DUCE”, GLI STORICI ARMIERO, BIASILLO E VON HARDENBERG ACCUSANO IL FASCISMO DI AVER PORTATO AVANTI UN “AMBIENTALISMO TOSSICO”. E CRITICANO LE OPERE DI BONIFICA DELLE PALUDI PONTINE: “ERA SOLO UNA GUERRA COLONIALE INTERNA PER CONQUISTARE LO SPAZIO VITALE” – UNA TESI CHE HA FATTO SBROCCARE ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA: “IL TESTO È MOSSO DA UN ANTIFASCISMO RADICALE COSÌ INTESSUTO DI CEREBRALISMO CONCETTOSO DA SFIORARE IL RIDICOLO”


     
    Guarda la fotogallery

    Alberto Busacca per “Libero quotidiano”

     

    benito mussolini nei campi benito mussolini nei campi

    La tesi che la sinistra deve dimostrare è molto semplice: i fascisti odiano la natura. Di più: godono ad inquinare col solo scopo di distruggere il pianeta. Caduti in una crisi d'identità senza precedenti, infatti, i compagni, per non sparire, si stanno disperatamente aggrappando alla zattera ambientalista.

     

    E cercano di accreditarsi come gli unici veramente e sinceramente ecologisti. Ve lo ricordate Enrico Letta in campagna elettorale? Lo ripeteva in continuazione: la sinistra è per le energie rinnovabili, mentre la destra per il «nero fossile». Già, i brutti e cattivi, oggi, non possono che essere nemici della natura. E quindi non può che essere nemico della natura il più brutto e cattivo di sempre: Benito Mussolini.

     

    GUERRA COLONIALE

    La natura del duce di marco armiero roberta biasillo wilko graf von hardenberg La natura del duce di marco armiero roberta biasillo wilko graf von hardenberg

    Proprio al rapporto tra Benito e l'ambiente è dedicato un libro uscito recentemente, "La natura del duce. Una storia ambientale del fascismo" (Einaudi), scritto dagli storici Marco Armiero, Roberta Biasillo e Wilko Graf von Hardenberg, che hanno anche firmato un lungo articolo sul Domani.  «Non ci interessa», spiegano, «capire quanti ettari di territorio fossero riservati a parco o quanti alberi siano stati piantati durante il regime, non crediamo affatto che il fascismo si disinteressasse alla natura. Ma l'alternativa al disinteresse non è come qualcuno sembra intendere una cura attenta della natura».

     

    Insomma, non si può dire che i fascisti se ne fregassero dell'ambiente. Ma ovviamente non si può nemmeno farli passare per ecologisti. E così gli autori si sforzano di spiegare come quello di Mussolini e dei suoi fosse alla fine una specie di ambientalismo tossico. Con risultati, però, piuttosto grotteschi. La natura, nella visione fascista, non sarebbe altro che «un nemico da sconfiggere e uno spazio da conquistare».

     

    benito mussolini nei campi benito mussolini nei campi

    La stessa bonifica, orgoglio dei nostalgici, «era in fin dei conti una guerra contro la palude e la malaria, una guerra coloniale interna per conquistare lo spazio vitale necessario all'espansione di una prolifica Italia fascista». Insomma, pare di capire che combattere contro la palude e la malaria sarebbe segno di scarso amore perla natura... Non solo.

     

    I tre si scagliano anche contro l'autarchia, che significava «occupare ogni millimetro del suolo, del mare e del sottosuolo, era un'espansione in intensità e spesso in profondità, visto il ruolo cruciale della ricerca di minerali e combustibili, del controllo del regime sulla natura». E ancora: «Come i nemici in guerra, così la natura sembra nascondere i suoi tesori; tutti gli eserciti sanno bene che nei territori occupati la ricchezza non è mai in mostra. Bisogna perquisire, requisire, estorcere fino all'ultima goccia. Il tutto con una buona dose di violenza e, come è noto, la violenza era forse l'unica cosa che al fascismo non mancava».

     

    GALLI DELLA LOGGIA

    ernesto galli della loggia foto di bacco ernesto galli della loggia foto di bacco

    Una tesi bizzarra, che ha fatto storcere il naso anche a Ernesto Galli della Loggia, uno non certo sospettabile di simpatie fasciste. L'articolo dei tre storici, ha scritto sul Corriere, «è mosso da un antifascismo radicale così intessuto di cerebralismo concettoso e di argomentazioni sofistiche da sfiorare il ridicolo. Spesso da oltrepassarlo». E poi: «Una sola domanda: ma come mai in quegli anni Roosevelt e Stalin facevano con la naturale stesse cose del duce? Erano fascisti anche loro?».

    benito mussolini a torso nudo benito mussolini a torso nudo ernesto galli della loggia ernesto galli della loggia BENITO MUSSOLINI BENITO MUSSOLINI BENITO MUSSOLINI BENITO MUSSOLINI mussolini istituto luce mussolini istituto luce

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport