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    C’È GROSSA CRISI - PER I GRILLINI, SALVINI HA DECISO: SE PRENDE IL 30% ALLE EUROPEE, IL GOVERNO VA A ROTOLI - IL LEGHISTA E’ PRESSATO DA GIORGETTI, ZAIA E MARONI CHE SPINGONO PER ROMPERE L’ALLEANZA - MA NEL CARROCCIO SANNO CHE SERVE UNA FORBICE AMPIA - I SOSPETTI GRILLINI: “MOAVERO E TRIA SOSTENGONO SEMPRE E SOLTANTO LE RAGIONI DELLA LEGA. SI STANNO RIPOSIZIONANDO PURE LORO…”


     
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    Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

     

    tria di maio salvini conte tria di maio salvini conte

    Lunedì, notte fonda. Pausa del consiglio dei ministri. Dalla stanza di Giuseppe Conte esce Luigi Di Maio. Ha appena parlato con Salvini. È scosso, raduna lo staff e qualche ministro grillino. «Qualcosa è cambiato - confida - Matteo ha già deciso che farà la crisi».

    A parlare è la paura. In dieci minuti di colloquio, il grillino capisce che una storia è finita: «Dovevate vederlo, era sprezzante. Vuole rompere. Sul decreto sicurezza, oppure alla prima occasione che gli capiterà il giorno dopo le Europee».

    conte salvini di maio conte salvini di maio

     

    […] Da qualche giorno Salvini è convinto che la strada maestra conduca dritta allo strappo. Ascolta Giancarlo Giorgetti, che lunedì sera ha disertato la riunione di governo per dire la verità agli investitori americani incontrati a Milano: «Il 26 maggio ci sarà uno shock». C' è un solo paletto che il ministro dell' Interno continua a voler fissare: «Serve una buona forbice tra noi e i grillini». È l'unico modo, sostiene, per evitare «una crisi al buio e la responsabilità di una rottura».

     

    SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

    «E comunque - spiega in queste ore ai big - se prendiamo il 30% la fine di questo governo sarà nelle cose. È la politica». L' assedio interno al ministro dell' Interno, d' altra parte, si è fatto pesante. La linea di Luca Zaia, che governa l' impero leghista in Veneto, è: «Se Matteo non rompe con i grillini, si brucia». […]

     

    […] Gli attacchi di Giorgetti al premier non sono stati affatto digeriti, piuttosto interpretati come l'ennesimo passo verso il precipizio. […] il Movimento vede un governo sfuggirgli tra le dita. E non ha la […] convenienza di mettere alla prova Salvini in un nuovo braccio di ferro. […]

     

    […] Nella ricerca un po' scaramantica delle tracce che possano indicare il futuro, Di Maio si è imbattuto lunedì sera in un altro dettaglio preoccupante. «Moavero e Tria - ha confidato ai ministri 5S - sostengono sempre e soltanto le ragioni della Lega. Si stanno riposizionando pure loro».

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