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    PER I MORTI DI MALASANITÀ NON PAGA MAI NESSUNO – ENRICO COSCIONI, CARDIOCHIRURGO DI SALERNO CHE NEL 2021 DIMENTICÒ UNA GARZA IN UN PAZIENTE (POI DECEDUTO), È STATO SOSPESO DALLA PROFESSIONE MEDICA SOLTANTO PER UN ANNO. IN COMPENSO, POTRÀ RIMANERE PRESIDENTE DELLA AGENAS, L’AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI REGIONALI… - LA NOTA DI COSCIONI


     
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    Estratto dell’articolo di Dario del Porto per www.repubblica.it

     

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    Il giudice dispone la sospensione per un anno dalla professione medica del cardiochirurgo Enrico Coscioni, primario dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno e braccio destro per la sanità del presidente della Regione Vincenzo De Luca.

     

    I fatti si riferiscono alle indagini […] sulla morte di un paziente 62 anni, Umberto Maddolo, deceduto dopo essere stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che venne eseguito il 20 dicembre 2021 e durante il quale fu dimenticato un lembo di garza nel corpo della vittima.

     

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    […] Il giudice ha invece respinto la richiesta del pm di sospensione di Coscioni dall'incarico di presidente della Agenas. Sono quattro i profili all’attenzione degli inquirenti: il primo relativo all’attività di preparazione dell’intervento chirurgico, il secondo alle scelte riguardanti l’esecuzione dell’operazione, il terzo e il quarto legati alla garza di otto centimetri dimenticata dopo la chiusura del miocardio e alla gestione di questo evento.

     

    Nella ricostruzione degli inquirenti, la condotta prevista dalla legge in un caso del genere avrebbe dovuto prevedere la rimozione immediata del lembo di garza alla fine dell’operazione, cosa che invece non è avvenuta.

     

    Al posto degli accertamenti ritenuti necessari per il rinvenimento della garza sarebbero stati compiuti altri accertamenti considerati dai magistrati inefficaci e stressanti per il paziente.

     

    Nota di Enrico Coscioni

    Sorpreso ed amareggiato del provvedimento interdittivo, attendo di avere copia dell’incartamento processuale per comprendere appieno la vicenda. Dopodiché mi presenterò nel più breve tempo possibile al gip per fornire tutti gli elementi a mia discolpa. Rimango fiducioso nella magistratura essendo convinto di poter chiarire completamente la correttezza del mio operato.

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