Alessandro Di Matteo per “la Stampa”
berlusconi salvini
Oggi pomeriggio a Pescara saranno ancora seduti uno a fianco all'altro, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Il centrodestra «classico» di nuovo insieme per le Regionali in Abruzzo. Un revival che, però, non sembra affatto il preludio ad un rilancio dell'alleanza, nonostante gli appelli del leader di Fi, perché secondo quanto raccontano in casa Lega Salvini starebbe facendo ragionamenti di tutt'altra natura. La foto di gruppo non piace a Luigi Di Maio, ovviamente, e il leader M5S avverte l'alleato: «La Lega ha acquistato molti più consensi perché si è staccata da Berlusconi. Quando vorrà tornare da lui scenderanno di nuovo i consensi».
berlusconi salvini meloni
Ma Salvini non ha bisogno dei consigli di Di Maio perché, raccontano, già da settimane si sta attrezzando per capire cosa sarà meglio fare dopo le Europee, che potrebbero far saltare gli attuali equilibri politici. Durante una delle ultime riunioni dei gruppi parlamentari, spiegano, il leader della Lega ha citato dei sondaggi commissionati proprio per testare l'appeal di una rinnovata alleanza con Fi. E il risultato è stato assolutamente chiaro: meglio soli.
SALVINI BERLUSCONI
Spiega il parlamentare leghista: «Nel sondaggio citato da Salvini la Lega da sola sarebbe sopra al 30%, intorno al 32%. Con Fi scivoliamo al 25%». Il motivo, spiega, è chiaro: «Fi è ormai associata al passato, chi vota Salvini lo fa perché lo considera un elemento di rottura, una novità. Con Berlusconi questo in parte si perde Tanto più che molti dei loro a livello locale stanno già passando con noi». Questo non vuol dire che Di Maio possa stare tranquillo, anzi. «Salvini aveva costruito con lui un ottimo rapporto - continua la fonte leghista - ma molti di loro sono incontrollabili. Dopo il voto qualcosa cambierà, se noi stiamo dieci punti sopra M5S il governo non regge».
Un quadro che hanno ben chiaro anche in Forza Italia. Un parlamentare vicino a Berlusconi spiega: «Siamo molto preoccupati. Salvini ci sta prosciugando, non a livello di parlamentari o consiglieri regionali, ma ai livelli inferiori sì: ci sta prendendo tutta la classe dirigente nei Comuni, sul territorio. Non vuole più semplicemente avere l' egemonia sul centrodestra. Vuole essere lui il centrodestra. Toti è pronto ad andare con lui. Se noi andiamo sotto al 10%, il partito frana».
SALVINI BERLUSCONI MELONI
Lo stesso Berlusconi è preoccupato, da settimane ripete ai suoi di non essere troppo ostili nei confronti della Lega, perché se va in crisi il governo Conte (un «governo innaturale» per il Cavaliere) si può riaprire la prospettiva di un governo di centrodestra con questo stesso Parlamento.
D'altro canto, anche Salvini ha chiaro un punto: Mattarella difficilmente accetterà di sciogliere le Camere e bisogna prepararsi anche ad altre soluzioni. «Lui - dice ancora il parlamentare di Fi - è pronto a fare il "polo sovranista" al governo con Fdi, se non potrà andare alle elezioni. In quel caso potrebbe avere bisogno di Fi, ma potrebbe anche riuscire a fare a meno di noi, se una parte dei nostri e un pezzo di M5S si staccassero». I giochi si faranno a giugno, ma intanto i sondaggi di Salvini parlano chiaro.