Estratto dell’articolo di Titti Beneduce e Gennaro Scala per corriere.it
FRANCESCO PIO MAIMONE
Un ventenne di Barra è stato sottoposto a fermo in serata con l'accusa di avere ucciso Francesco Pio nella zona degli chalet di Mergellina. Si tratterebbe dell'esponente di una famiglia di camorra ben nota alle forze di polizia: di qui la decisione della Procura di affidare il fascicolo a un sostituto della Dda.
Il padre dell'indagato, in particolare, fu ucciso dieci anni fa in un agguato di camorra. Gli uomini della squadra mobile stanno ricostruendo nel dettaglio la dinamica dell'omicidio: le fasi concitate della lite, gli spari e Francesco, 18 anni - incensurato e che non c'entra nulla con la scarpa macchiata all'origine della rissa - crolla a terra dopo essere stato raggiunto da tre colpi al petto. La tragica sequenza che ha portato alla morte di Francesco Pio Maimone potrebbe essere stata immortalata dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona di Mergellina, sul lungomare di Napoli.
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Le indagini
Gli investigatori hanno lavorato sui filmati acquisiti subito dopo il tragico evento della notte tra domenica e lunedì. In quei video sarebbe stato isolato e identificato chi ha usato la pistola, chi ha fatto fuoco uccidendo per sbaglio il 18enne nel corso di una lite scatenata per una scarpa sporcata. Una lite della quale Francesco Pio Maimone sarebbe stato solo spettatore. Quando il killer ha tirato fuori l’arma, lo ha fatto per «punire» l’altro avventore per l’affronto subito. Ma l’arma non era solo un deterrente. Il giovane ha sparato più volte ma il suo bersaglio si è scansato e i proiettili hanno centrato Francesco Pio che, con quella vicenda, non c’entrava nulla. Piombo e sangue sono stati la conseguenza di una macchia su una scarpa.
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