DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Estratto dell'articolo di Stefano Mancini per “la Stampa”
Non è soltanto una gara persa o una stagione compromessa. Il 2023 della Ferrari è un anno gettato via senza un insegnamento o un'indicazione verso il futuro. È un altro anno zero: gli ingegneri non capiscono la macchina che loro stessi hanno progettato e i piloti non riescono a guidarla. Il team principal Vasseur promuove gli sviluppi utilizzati in Spagna che, dunque, hanno evitato per un soffio il doppiaggio di Leclerc
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È l'anno buono, si mormora durante a presentazione della SF-23. Nei test invernali in Bahrein emerge la verità, camuffata da problema passeggero: «Andiamo forte in qualifica, dobbiamo migliorare nel passo gara» è il mantra che accompagna i primi Gran premi.
Arrivano le soluzioni, quel "pacchetto" di novità che domenica al Montmelò avrebbero dovuto invertire la tendenza. Secondo Vasseur funzionano, secondo il cronometro meno. Sempre che non si voglia attribuire positività a un quinto e a un undicesimo posto. I piloti hanno i nervi tesi: si aspettavano di lottare per il titolo e si ritrovano lontani dal podio. Leclerc è un caso grave: non riesce a guidare, situazione terribile per uno che voleva giocarsi il titolo con Verstappen. In qualifica peggio di lui a Barcellona c'era solo Sargeant.
Dice che la sua vettura aveva un problema, ma nessuno l'ha trovato. «La macchina cambia ogni volta che monto gomme nuove, è impossibile capire». E con questa ammissione il cerchio si chiude. Il futuro? La Red Bull ha un vantaggio tecnico enorme, la Mercedes ha fatto una controrivoluzione e sembra averci azzeccato, l'Aston Martin è la sorpresa del 2023. Il Cavallino al momento è la quarta forza, come nei momenti peggiori della sua storia. Ricostruire, ma come? I tempi sono lunghi: per aprire un ciclo vincente servono anni di crescita costante, nella direzione giusta e con una squadra rinnovata nei punti chiave. Vasseur ha ereditato la gestione Binotto e da lì riparte nel suo progetto di rinnovamento. Nel 2024 non ha speranze di vincere, nel 2025 potrebbe ritornare competitivo sfruttando le nuove regole sui motori. Ma al momento manca qualsiasi indizio che lo renda credibile.
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