Michela Allegri e Camilla Mozzetti per “il Messaggero”
DESIREE MARIOTTINI
Stuprata e uccisa. Lasciata morire, senza nessuna pietà. Ora la conferma arriva anche dal Tribunale del riesame, lo stesso che tre giorni fa aveva parzialmente smontato l'impianto accusatorio a carico di due componenti del branco accusati di avere violentato Desirée Mariottini dopo averle somministrato un cocktail di psicofarmaci e droghe, provocandone poi il decesso.
Se per Chima Alinno e Brian Minteh il collegio aveva fatto cadere l' accusa di omicidio volontario e derubricato la violenza sessuale di gruppo a stupro aggravato dalla minore età della vittima, ieri, per Mamadou Gara, detto Paco, le cose sono andate diversamente: l' ordinanza a suo carico è stata confermata.
Gara, senegalese, 27 anni, resta nel carcere di Regina Coeli. Nei prossimi giorni anche i difensori di Yusif Salia, pure lui arrestato per omicidio e violenza sessuale, faranno istanza al Tribunale della Libertà.
OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI
Tutti gli indagati, comunque, restano in carcere. La stessa cosa vale per il pusher italiano, Marco Mancini, accusato di avere ceduto psicofarmaci e stupefacenti ai nordafricani. Intanto, oggi la Procura incaricherà un consulente di effettuare analisi sui reperti biologici per individuare, in primo luogo, le tracce di Dna.
Salia, arrestato a Foggia, due giorni fa è stato interrogato dal gip. Ha ammesso di avere avuto rapporti con Desirée, ma ha negato le violenze. Per il gip Maria Paola Tomaselli, Yusif e Paco sono quelli che per primi avrebbero abusato della ragazza. A incastrarli, soprattutto le dichiarazioni dei testimoni. Gli altri componenti del branco sarebbero «intervenuti in un momento successivo» e, sottolinea il gip, «allo stato attuale delle indagini non vi sono convincenti elementi atti a provare che essi abbiano partecipato alla illecita cessione delle sostanze stupefacenti».
DESIREE MARIOTTINI - LO STABILE DI VIA DEI LUCANI
Sarebbe proprio questo il punto che ha convinto il Riesame ad annullare l' ordinanza a loro carico, limitatamente all' accusa di omicidio. La somministrazione delle droghe alla ragazzina per l' accusa farebbe parte di un piano: stordirla e abusare di lei e, in un secondo momento, lasciarla morire pur di garantirsi l' immunità.
UN PIANO STUDIATO
Per il giudice, il decesso di Desirée «non è un fatto improvviso dinanzi al quale gli indagati non sono stati in grado di porre rimedio, ma appare, invece, diretta conseguenza della loro condotta». E anche in questo caso, per il gip, le posizioni di Yusif e Paco devono essere distinte da quelle degli altri indagati. I primi due, infatti, si legge nell' ordinanza, «devono ritenersi responsabili della cessione o somministrazione alla minore del mix letale risultando con certezza la loro presenza e la loro partecipazione fin dalle prime fasi della vicenda». Sarebbe stato Yusif a condurre Desirée all' interno del container e ad avere con lei il primo rapporto. Per l' accusa, Paco era presente: era sdraiato «su un giaciglio», in attesa «del suo turno».
YUSIF SALIA
Il gip non ha dubbi: i due avrebbero «lucidamente deciso» di lasciare morire la ragazzina nel momento in cui «omettono di prestare qualsivoglia soccorso, allontanandosi dal luogo nonostante l' evidente stato di stordimento della vittima, o, addirittura, ostacolando e impedendo l' intervento in suo soccorso di altri soggetti». Intanto mercoledì notte sembra che tre cittadini africani siano entrati nuovamente nel complesso di via dei Lucani. Per questo, la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, ha scritto alla sindaca, al Prefetto, al Questore chiedendo «di intraprendere con urgenza tutte le azioni necessarie per evitare nuove situazioni di pericolo».
YUSIF SALIA 1
OMICIDIO DI DESIREE MARIOTTINI - MAMADOU GARA UNO DEI SENEGALESI ARRESTATI
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