• Dagospia

    PER METTERE PACE A DESTRA SPUNTA LA PAZZA IDEA DELLA “STAFFETTA” TRA BERLUSCONI E SALVINI CHE SI PASSEREBBERO IL TESTIMONE A PALAZZO CHIGI DURANTE LA LEGISLATURA - NEI SONDAGGI (MA CHI CI CREDE?) IL CENTRODESTRA UNITO SUPEREREBBE SIA IL PD CHE IL M5S: GIANNI LETTA A LAVORO CON TOTI E GHEDINI PER FARE DA PONTIERE


     
    Guarda la fotogallery

    BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI

    Ugo Magri per “la Stampa”

     

    Il centrodestra ha un problema con l' aritmetica: non ha ancora imparato a fare le somme. Se ci riuscisse, avrebbe ricche chance di vincere le prossime elezioni, come suggerisce una quantità di sondaggi che circolano sul web. Li ha messi in fila Renato Brunetta (uno dei pochi a credere nel trionfo del «no») per dimostrare come Forza Italia più Lega più la Meloni siano nettamente avanti a Cinquestelle e Pd.

    salvini e berlusconi allo stadio b salvini e berlusconi allo stadio b

     

    Anzi: sarebbero, con il condizionale. Perché nel loro caso 1+1+1 dovrebbe fare 3. Ma questa addizione, al momento, è politicamente difficile, quasi impossibile. Il paradosso della destra italiana sta tutto qui: avrebbe il potere a portata di mano, se solo sapesse unire le forze. E la brama di afferrarlo è tale che spuntano le ipotesi più creative, al confine della provocazione intellettuale. Persino quella di una «staffetta» a Palazzo Chigi tra Berlusconi e Salvini. Che si passerebbero il testimone nel corso della legislatura, un po' per uno non fa male a nessuno. Con Silvio che, per ragioni anagrafiche, inizierebbe lui.

    salvini (d), con silvio berlusconi d salvini (d), con silvio berlusconi d

     

    COSA DICONO I SONDAGGI

    L' ultima rilevazione di Euromedia Research (la dirige Alessandra Ghisleri) conferma un trend in atto ormai da dicembre: il Pd scivola sempre di più, M5S guadagna, ma se si votasse domani né Renzi né Grillo arriverebbero al 30 per cento.

     

    Un centrodestra unito, viceversa, lo scavalcherebbe alla grande (33,1 è la stima che fa brillare gli occhi a Brunetta). Maliziosamente, il capogruppo «azzurro» fa notare che secondo 4 istituti Forza Italia è stabilmente davanti alla Lega nelle intenzioni di voto, sia pure per un' incollatura. Sennonché l'«Italicum», che sopravvive mutilato alla Camera, prevede un premio per chi supera il 40 per cento.

    berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 9 berlusconi e salvini allo stadio per milan atalanta 9

     

    Magari non ce la farà nessuno; però la semplice speranza di riuscirci sarà sufficiente a scatenare la corsa al «voto utile». Col risultato che, se non cambierà la legge, chi non si coalizza sarà spinto inesorabilmente ai margini. Dall'aria che tira, molto difficilmente la riforma si farà.

     

    Dunque Berlusconi e Salvini sembrano obbligati a mettersi d'accordo e addirittura a convivere in una sorta di «listone»: l'unico accreditato a correre per il premio. Ma Silvio non ci pensa nemmeno perché è convinto che, nella spartizione dei seggi, l'altro si metterebbe a gridare, batterebbe i pugni sul tavolo, Forza Italia sarebbe bullizzata dalla Lega. E poi, chi glielo spiegherebbe agli elettori del Sud che, per votare Berlusconi, dovrebbero accollarsi pure Salvini? Meglio soli che male assortiti, è convinto per ora il Cav.

    BERLUSCONI SALVINI BERLUSCONI SALVINI

     

    LA MEDIAZIONE DI LETTA

    Idem Matteo: la lista unica con Forza Italia al momento gli fa orrore. Perché significherebbe annacquare il vino padano e mettersi in casa quelli che vanno a braccetto con Angela Merkel. L' ostacolo alla sommatoria, per il momento, sono proprio i due leader. Ma intorno a loro si moltiplicano gli studenti di aritmetica. Tra i più preparati, a sorpresa, c'è Gianni Letta. Il più antico consigliere di Berlusconi, che sbagliando molti ritengono un tramite con la sinistra, in realtà è al lavoro per mettere pace con Salvini.

    Brunetta Salvini foto Lapresse Brunetta Salvini foto Lapresse

     

    Cosicché Letta si ritrova sulla stessa sponda di Toti, governatore della Liguria, profeta dell'«embrassons-nous» con la Lega. E dell' avvocato Ghedini, altro tessitore di armonia. Il pressing si fa sempre più forte. La stessa pazza idea di «staffetta» (che non ha mai funzionato: vedi cosa accadde 30 anni fa tra Craxi e De Mita) dimostra come, prima di farsi sfuggire la rivincita, a destra le proveranno davvero tutte.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport