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    TRA UN PO’ A DESTRA SCEGLIERANNO I CANDIDATI CON IL SORTEGGIO - PER ROMA LA MELONI VUOLE MICHETTI E FORZA ITALIA SIMONETTA MATONE - PER MILANO IN POLE POSITION È OSCAR DI MONTIGNY, MANAGER DI MEDIOLANUM E GENERO DEL FONDATORE DELLA BANCA ENNIO DORIS - ESCE DALLA ROSA DEI POSSIBILI CANDIDATI-SINDACI ANNAROSA RACCA, INDAGATA PER DIFFAMAZIONE DAI PM DI TORINO PERCHÉ AVREBBE CREATO UN FALSO PROFILO FACEBOOK PER SCREDITARE IL RIVALE NELLA CORSA ALLA PRESIDENZA NAZIONALE DI FEDERFARMA - E SALVINI? PRENDE TEMPO…


     
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    Anna Maria Greco per “il Giornale”

     

    enrico michetti enrico michetti

    Bar nel centro di Roma, ore 17. Attorno al tavolino siedono Antonio Tajani ed Enrico Michetti. Il vicepresidente di Forza Italia chiacchiera con il candidato-sindaco di Roma sponsorizzato dalla leader di Fdi, Giorgia Meloni, come in mattinata ha fatto il leader della Lega Matteo Salvini.

     

    «Ma non è un endorsement - precisano nell' entourage azzurro -, solo il rispetto dell' impegno preso nell' ultimo vertice del centrodestra, di incontrare tutti i candidati proposti dalle altre forze politiche, per farsi un' idea, senza pregiudizi».

    SIMONETTA MATONE SIMONETTA MATONE

     

    Ecco, Tajani ora ha tutti gli elementi per valutare, ma il nome di Fi rimane Simonetta Matone. La Lega sarebbe d' accordo, anche se Salvini sfoggia equidistanza: «Li ho incontrati e ho di entrambi un' ottima opinione, garantiscono un vero cambiamento, orgoglio ed efficienza, dopo i disastri degli ultimi anni. Non tifo per l' una né per l' altro: tifo per Roma».

     

    Chi non cede sulla Matone è la Meloni, spalleggiata da Giovanni Toti con i suoi.

    Il ballottaggio interno è tra l' avvocato e il magistrato minorile. «Siamo al lavoro per individuare i candidati migliori: abbiamo nomi eccezionali in tutte le città, li stiamo testando, sono fiducioso che riusciremo a scegliere bene e in breve tempo e mi confronterò con Tajani la prossima settimana, per chiudere», assicura Silvio Berlusconi su zoom ai vertici del partito, capigruppo, ministri e governatori. «Sceglieremo i migliori - dice anche Salvini -. Giochiamo per vincere e la settimana prossima cercherò di mettere d' accordo tutti».

     

    Oscar Di Montigny Oscar Di Montigny

    Quando parla ai suoi, Berlusconi fa molti complimenti a Maurizio Gasparri e dice che, se non si chiuderà l' accordo su un candidato unico con gli alleati, spingerà il coordinatore romano azzurro come possibile sindaco a Roma e Maurizio Lupi a Milano. Ma sembra difficile che una mediazione nella coalizione non si trovi ed è chiaro che si punta sui «civici» e non sui politici, in tutte le grandi città.

     

    Per Milano in pole position è Oscar Di Montigny, manager di Mediolanum e genero del fondatore della banca Ennio Doris, ma la corsa è ancora aperta. E infatti Salvini spiega: «Su Milano ci sono 4-5 persone che si sono messe a disposizione».

     

    scazzo maurizio gasparri, daniela santanche' e francesco magnani 7 scazzo maurizio gasparri, daniela santanche' e francesco magnani 7

    Esce dalla rosa dei possibili candidati-sindaci Annarosa Racca, indagata per diffamazione dai pm di Torino perché avrebbe creato un falso profilo Facebook per screditare il rivale nella corsa alla presidenza nazionale di Federfarma. A Napoli il centrodestra appoggia il magistrato Catello Maresca, a Bologna Roberto Mugavero, fondatore della casa editrice Minerva e a Torino l' imprenditore Paolo Damilano.

    ANNAROSA RACCA ANNAROSA RACCA CATELLO MARESCA CATELLO MARESCA

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