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    PER MINIMIZZARE IL TAGLIO DEI PROGRAMMI SUBÌTO DA MEDIASET, BARBARA D'URSO VUOLE CONVINCERCI DI AVERLO QUASI DECISO LEI: "HO PARLATO A LUNGO CON PIER SILVIO BERLUSCONI, MI HA SPIEGATO IL SUO PUNTO DI VISTA E LO CONDIVIDO TOTALMENTE. QUALCUNO DICE CHE SONO STATA RIDIMENSIONATA PERCHÉ TRASH? HO ALCUNI DETRATTORI, SOPRATTUTTO SUI SOCIAL, OSSESSIONATI DA ME, CHE MI ATTACCANO A PRESCINDERE. ESISTONO DIVERSI GENERI DI TV. QUEL RUMORE DI FONDO PER CUI "LIVE - NON È LA D'URSO" HA CHIUSO PERCHÉ NON FACEVA ASCOLTI È FALSO…"


     
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    Candida Morvillo per il "Corriere della Sera"

     

    barbara durso 1 barbara durso 1

    Barbara d'Urso ha appena pubblicato su Instagram una foto in cui corre, canottiera e shorts, un fisico che, a 64 anni, è un fascio di muscoli e nervi. Sotto, ci ha scritto che ama vincere. Sempre: «La mia unica sfida è quella contro me stessa... Non mi arrendo, rido, resisto e quindi vinco».

     

    Parlava di jogging o pensava alla prossima stagione Mediaset in cui per la prima volta da anni farà un solo programma anziché tre?

    «Nessuna metafora. Correre con questo caldo è una noia, ma io non mi dico mai "non ce la faccio", perché superare i miei limiti è la sfida di tutta la mia vita, fin da piccola».

     

    Perché fin da piccola?

    barbara durso nicola zingaretti barbara durso nicola zingaretti

    «In principio, era: io ce la devo fare. Vivevo a Napoli, in una casa meravigliosa, avevo tutto, poi, io ho sette anni e mamma si mette a letto. Ogni tanto, si alzava, poi, sempre meno. Le sue braccia erano sempre più nere, per le flebo. Io e i miei fratelli ancora abbiamo la fobia degli aghi. È morta che Alessandro aveva 3 anni, Daniela 7, io 11. Nessuno ci ha detto perché venivano tanti medici. Insomma, sei piccola, fai i turni per tenere il panno ghiacciato sulla fronte di mamma, non sai se guarisce, che ha... Per forza ti dici: io, a questo, devo sopravvivere. Poi, all'improvviso, mamma non c'è più e di lei in casa non parleremo mai più. Come se quella tragedia fosse normale. Da allora mi porto dietro quest' imperativo di sopravvivenza e il rigore di mamma, che ho nel Dna».

    barbara durso rocco casalino barbara durso rocco casalino

     

    Com' era fatto questo rigore?

    «Di regole. Lei, pure malata, a letto, se la combinavo grossa mi faceva tirar su per le braccia dalla cameriera e mi sculacciava col cucchiaio di legno. Mi è servito: ho sempre saputo che dovevo rigare diritto».

     

    Che cosa sognava di fare da grande?

    «Non lo sapevo. A cinque anni avevo iniziato danza classica. Poi muore mamma e nessuno mi ha più iscritto a danza. La mia vita diventa un'altra. Ma da quando sono scappata da casa a 18 anni ricerco voracemente la danza. Alle sei mi alzo e già sono alla sbarra».

     

    Com' è che a 18 anni scappa di casa?

    «Papà si era risposato, erano arrivati altri tre fratelli e, quando stava per lasciare questa nostra meravigliosa famiglia allargata per un'altra, non potei accettarlo. In più lui era pazzescamente severo. A 16 anni, il sabato pomeriggio, mi era vietato andare a ballare. Io ci andavo, fingendo di essere al cinema».

    barbara durso brinda alla chiusura anticipata di live barbara durso brinda alla chiusura anticipata di live

     

    Se la scopriva?

    «Era una famiglia patriarcale, anche bella... Bella quando papà, avvocato, tornava dal tribunale e a tavola io, la primogenita, sedevo alla sua sinistra. Bella quando qualunque cosa mi piacesse, tipo la Kodak di cartone, lui me la faceva trovare sotto il cuscino la sera...».

     

    Tutto bello, però?

    «Per esempio, a tavola, un giorno, mia sorella dice: ti ha telefonato il tuo... E fa il nome di un ragazzino. E io: non puoi dire le mie cose a tutti. Papà dice: io non sono tutti, sono tuo padre. Senza battere ciglio, prende la zuppiera di spaghetti e me la spacca in testa. Era il suo modo d'insegnare il rispetto. Però mi ha picchiata solo una volta. Avevo detto che ero a una festa, non era vero. Mi diede due scudisciate col frustino da cavallo che ricorderò sempre».

     

    Come fu la fuga?

    conte da barbara d urso conte da barbara d urso

    «Gli dissi che me ne andavo e lui: se te ne vai, per me, sei morta. Così è stato, per quattro lunghi anni. Uscii con sole 15 mila lire in tasca. Non sapevo far niente, ma ero una bella ragazza. Iniziai a sfilare per i campionari, mi ci pagavo una stanza. Poi tentai il salto a Milano».

     

    Quanto sono stati faticosi quegli anni?

    «Mi sentivo forte perché ce la facevo da sola. Avrei potuto facilmente fare la bella vita, accettare compromessi, ma l'educazione rigida era dentro di me. Non ho neanche mai dato un bacio in bocca a uno per lavorare. Sempre torniamo alla sfida con me stessa».

     

    GIANNI CUPERLO BARBARA D'URSO GIANNI CUPERLO BARBARA D'URSO

    Quando ha capito che ce la stava facendo?

    «Quando, posando per le pubblicità, ho preso in affitto la prima casetta e ho comprato una Renault 4 di decima mano, dietro non c'era il pianale, non ci poggiavi i piedi».

     

    La tv come arriva?

    «Coi provini tramite l'agenzia di moda. Sono stata presa a Telemilano, la prima tv di Silvio Berlusconi. Era il '77. Facevo la signorina buonasera, un programma con Claudio Lippi e, ogni sera, uno in diretta. Vivevo in quel sottoscala di Milano 2. È buffo: praticamente era la stessa vita che faccio oggi a Mediaset». Però, da settembre, niente più «Domenica Live», niente «Live Non è la d'Urso».

     

    BARBARA D'URSS - CARLI BARBARA D'URSS - CARLI

    Farà solo «Pomeriggio 5».

    «Per poco. Ci saranno proposte di intrattenimento in prime time per me. È un passaggio necessario. Ho parlato a lungo con Pier Silvio Berlusconi, mi ha spiegato il suo punto di vista e lo condivido totalmente: col Covid, la realtà che ho sempre raccontato facendo informazione si è talmente intrisa anche di tragedia, che è sempre più difficile voltare pagina su argomenti leggeri.

     

    Mi ha detto: ho bisogno che delle cento anime che hai ne tiri fuori due, una per l'informazione e una per il puro intrattenimento. Per cui è in maturazione una prima serata d'intrattenimento e, dal 6 settembre, riparte l'informazione quotidiana di Pomeriggio 5 sulla rete ammiraglia, con la cronaca di tutti i tipi e la politica, dando spazio anche alle storie di persone comuni e all'Italia positiva che ha valori. Non mancheranno i miei "timbri": chi ti picchia non ti ama; sì alle telecamere in asili e Rsa; stop all'omofobia...».

    tweet sulla difesa della durso by zinga tweet sulla difesa della durso by zinga

     

    Qualcuno dice che è stata ridimensionata perché trash. Cos' è il trash per lei?

    «Ho alcuni detrattori, soprattutto sui social, ossessionati da me, che mi attaccano a prescindere chissà perché. Esistono diversi generi di tv. A Live Non è la d'Urso , sono venuti per i faccia a faccia con me tutti, l'ex premier, i politici, i ministri più importanti. Poi, c'era un "volta pagina" dove ho cercato di portare grandi risultati con un budget molto contenuto, rispettando le esigenze dell'azienda».

     

    Dei volta pagina low cost, tipo le extensions di Federico Fashion Style o le fidanzate di Paolo Brosio, si sarebbe risparmiata qualcosa?

    «Nulla. Ho fatto ciò che potevo e che, fra l'altro, piaceva alla gente: quel rumore di fondo per cui Live Non è la d'Urso ha chiuso perché non faceva ascolti è falso».

    BARBARA DURSO E DOMENICO ARCURI BARBARA DURSO E DOMENICO ARCURI

     

    La preghiera di Matteo Salvini per i morti di Bergamo era trash o che altro?

    «Era improvvisata. Ma se fosse stato il panettiere o la commessa a voler recitare un Eterno Riposo io che prego sempre la Madonnina, istintivamente, lo avrei fatto con loro».

     

    Quando è uscita la notizia sulla chiusura anticipata del serale, Nicola Zingaretti l'ha difesa con un tweet, facendo inorridire la sinistra intera. Come l'ha conquistato?

    BARBARA DURSO BARBARA DURSO

    «Non l'ho conquistato, l'ho intervistato come ho fatto con Pannella, Meloni, tanti altri. Ha solo detto che gli pareva un peccato che una rete importante rinunciasse alla politica in prima serata. Cosa che consente in ogni casa di capire temi che altrimenti non seguirebbero in talk più specifici. Credo intendesse questo».

     

    Con Salvini in che rapporti è dopo che vi siete scontrati sul Ddl Zan?

    «Tutti i politici che ho avuto in studio, o loro o i loro portavoce, mi hanno sempre ringraziata per averli ospitati». I suoi capi hanno mai criticato la sua tv? «Mai. Ci sono state un paio di cose che editorialmente non sono piaciute: in tanti anni, può succedere. L'editore, prima di presentare i palinsesti, è stato molto insistente nel dirmi che sono stata e sono fondamentale per l'azienda, questo mi ha molto gratificata. L'ha ribadito anche in conferenza stampa, ma non l'ho visto riportato da nessuna parte. Lei l'ha letto? No. Però io non ho commentato. Parlo solo ora e parlerò coi fatti. Ho letto che Pomeriggio 5 durerà mezz' ora... Sorrido, lascio che parlino e mi godo l'estate».

    barbara d'urso nel deserto 1 barbara d'urso nel deserto 1

     

    I ricordi più belli di 44 anni di carriera?

    «I momenti salienti... Quando scrivevo per King e Moda e ho intervistato il brigatista Alberto Franceschini uscito dal carcere. Quando Pietro Garinei, dopo sette provini, mi ha preso come protagonista al Sistina. La prima puntata della Dottoressa Giò e la prima Domenica In con Pippo Baudo: ho mille pietre miliari e amo follemente il mio lavoro».

     

    La spaventa il tempo libero da settembre?

    UNA GIOVANE BARBARA DURSO UNA GIOVANE BARBARA DURSO

    «Per niente, per la prima volta dopo 14 anni, potrò fare dei weekend».

     

    Ha un compagno con cui condividerli?

    «C'è una persona speciale a cui ho dato il permesso di corteggiarmi, un corteggiatore in prova».

     

    Perché «in prova»?

    «Perché in amore ho dato tanto e ora do prima tantissimo amore a me stessa».

     

    Ha avuto più amori felici o infelici?

    «Tutti gli amori sono sia infelici che felici».

     

    Mi dica una cosa mai raccontata del suo flirt di gioventù con Vasco Rossi.

    BARBARA DURSO TIFOSA DEL NAPOLI BARBARA DURSO TIFOSA DEL NAPOLI

    «Se ne è parlato anche troppo. Hanno detto pure che scrisse per me Alba Chiara , ma l'aveva scritta prima».

     

    È vero il filarino con Miguel Bosé?

    «Ma ero piccola».

     

    E che Silvio Berlusconi la corteggiò, ma lei lo rifiutò perché stava con Memo Remigi?

    «Mi corteggiò da grande gentleman, ma non stavo più con Memo. Lo racconto solo perché l'ha rivelato lui, in diretta da me, dicendo: è stata l'unica che mi ha detto no».

    BARBARA DURSO NE LA DOTTORESSA GIO BARBARA DURSO NE LA DOTTORESSA GIO

     

    Quando e come Pedro Almodóvar avrebbe detto che il suo seno parla?

    «Vorrei saperlo anch' io. Sono pazza di lui, sogno di girare un suo film con la sua musa e mia amica Rossy De Palma».

     

    Fino a quando farà televisione?

    «Cos' è adesso? 2021? Direi fino al 2050».

     

    Avrà 93 anni.

    «Troppo presto?».

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