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“PER FARE MOANA HO VISTO TUTTI I SUOI FILM PORNO” – VIOLANTE PLACIDO SI CONFESSA: “IN QUEL FILM C’ERANO ANCHE VERE PORNOSTAR, ERANO EMPATICHE E DISINIBITE PER FORZA DI COSE. SOFIA GUCCI ERA SEMPRE NUDA E METTEVA IN IMBARAZZO I TECNICI. LE FOTO PER "PLAYBOY"? ERA UN NUDO CASTO. IO “FIGLIA DI”? SAREBBE PATETICO SENTIRSI UNA VITTIMA. MIO PADRE MI VEDEVA COSTUMISTA, MIA MADRE SI RITIRÒ PRESTO DAL CINEMA: LE OFFRIVANO SOLO COMMEDIE SEXY. ANNI DOPO LAVORAI CON NICHOLAS CAGE MI CONFIDÒ CHE EBBE UNA COTTA PER…”
Estratto dell’articolo di Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”
violante placido nella serie moana 3
Violante Placido viene percepita come una eterna ragazza ma è una donna con dei «tumulti interiori». Ha un figlio adolescente e vorrebbe uscire dall’immagine della «figlia di».
[…]
Com’è stata la sua adolescenza?
«Non c’era bisogno di essere ribelli. Ho avuto un’enorme libertà, da piccola volevo fare tutto da sola, anche se mia nonna materna mi ha molto accudito. Mi sono creata subito il mio mondo al di fuori della famiglia. Se c’è una cosa di cui vado orgogliosa è la mia energia, la mia passione e indipendenza. Amavo i cavalli, facevo salto a ostacoli.
A 13 anni me ne comprarono uno, lo chiamai Sugar Kane come il nome di Marilyn Monroe in A qualcuno piace caldo . Era il mio mito, giocavo a essere lei, mi truccavo come lei, cantavo le sue canzoni, tanto che con mia madre, in un momento di crisi con mio padre, andai in America. […]».
violante placido nella serie moana 2
I suoi genitori, Michele Placido e Simonetta Stefanelli, la incoraggiarono come attrice?
«Papà mi vedeva costumista, non per denigrarmi, era per dire qualcosa che non fosse fare l’attrice, che richiede una spietata determinazione e nervi saldi. Pensava che il suo sogno realizzato fosse un caso straordinario.
[…]
Comunque la giriamo, essere «figli di» è un privilegio complicato.
«Non mi sono mai sentita una vittima, sarebbe patetico. Papà era inevitabilmente assente per il suo lavoro, mamma mi ha avuto giovanissima, aveva 21 anni, veniva da un momento di successo avvenuto tempo prima con Il Padrino , era la moglie di Al Pacino che veniva uccisa».
[…] Sua madre si ritirò presto .
«Vive in campagna, dipinge e scrive poesie nella natura. Si ritirò perché continuavano a offrirle commedie sexy e dopo aver lavorato con Coppola non si accontentava facilmente».
Suo padre è stato un grande seduttore. Era gelosa di lui?
«Come lo è ogni figlia del proprio padre».
Ha interpretato Moana Pozzi.
«Il provino l’ho vissuto quasi come una chiamata. Per andare a scuola, sulla Cassia, ogni giorno passavo davanti alla factory di Riccardo Schicchi che era il manager suo e di Cicciolina. Faceva parte di un immaginario che vivevo. Mi sono buttata a capofitto su Moana, un’esperienza totalizzante, ho letto e visto tutto, anche i suoi film porno. Schicchi mi invitò alla factory, che era uno scantinato in disuso, coi manifesti per terra».
simonetta stefanelli in il padrino 1
Come lo ricorda?
«Simpatico, sornione, diceva che Moana era imponente, che gli incuteva soggezione. Moana l’ho sognata alla vigilia delle riprese, era dolce e bella, aveva un abito trasparente ricoperto di pietre luminose, mi venne incontro, mi sorrise e mi abbracciò, per me fu come il suo lasciapassare. In quel film ci sono anche vere pornostar, erano empatiche e disinibite per forza di cose, un uomo diceva di avermi sognata in un campo di fiori. Sofia Gucci era sempre nuda e metteva in imbarazzo i tecnici perché tra un ciak e l’altro correvano a coprirla, lei diceva che era assurdo».
violante placido nella serie moana 5
Ha posato per Playboy.
«Beh, era come il calendario di Max. Un casto nudo. Lo hanno fatto tante attrici».
In The American ha recitato con George Clooney e Nicolas Cage.
«Clooney era gentile, parlavamo di musica, scherzavamo, era super carino ma per uno come lui un set italiano era un’impresa, gli era difficile anche bere un caffè e finito di girare scappava; con Cage ho avuto più complicità, una volta mi invitò nel suo camper a mangiare scrambled eggs preparate dalla sua truccatrice e persona di fiducia e parlavamo del condividere l’enorme luogo comune dell’essere figli d’arte, lui è il nipote di Coppola. Mi confidò d’aver avuto una cotta per mia madre».
È stata vittima di pregiudizi?
«Eccome, non solo dalla gente, anche da alcuni attori, come se io non mi fossi fatta in quattro come altri colleghi. Ninni Bruschetta, con cui ho recitato in 1984 , mi ha detto: pensavo che fossi una rompiscatole e invece sei l’antidiva per eccellenza. Sono nata con uno spirito indipendente e quel tipo di immagine cristallizzata di figlia eterna non mi appartiene».
[…]
violante placido 2
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la serie moana
violante placido nella serie moana 1
simonetta stefanelli
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