Isa Grassano per "il Venerdì - la Repubblica"
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Perché si scambiano i regali? Perché Babbo Natale si veste di rosso? Cosa ci fanno il bue e l' asinello nel presepe se i Vangeli non ne parlano? Sapevate che uno dei re magi è diventato italiano? A rispondere a queste curiosità pensa Anche a te e famiglia di Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu (selfpublishing, pp. 109, euro 9, anche audiolibro), una guida che rivela il significato di alcune tradizioni legate al Natale. «La prima curiosità sono proprio gli auguri, che si portano dietro quel "anche a te e famiglia" come un' azione di contrattacco benevolo verso amici e parenti» dice Isabella Dalla Vecchia.
Anche a te e famiglia di Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
«Un àugure era un sacerdote che aveva il compito di interpretare il volo degli uccelli, considerati messaggeri degli dei, quindi un segno poteva essere di buono o di pessimo auspicio».
Tra le pagine si scopre che alcune reliquie dei magi si trovano a Milano nella chiesa di Sant' Eustorgio, costruita proprio per ospitarle, giunte e rimaste qui dopo mille avventure. «Grazie alla ricercatrice Nicoletta Travaglini abbiamo saputo che la famiglia di Baldassarre si sarebbe intrecciata a uno dei rami della famiglia del Balzo, che governava nella cittadina abruzzese di Guardiagrele (Chieti)».
Gli autori, che curano il sito luoghimisteriosi.it, hanno catalogato decine di posti inaspettati. Così si arriva a Piteglio (Pistoia) dove si conserva un' ampolla con il sacro latte della Madonna. «Fu portata in Toscana, nel 1266, da Guido Guerra di Dovarola dei Conti Guidi dopo averla ricevuta in dono da Luigi IX e dal re di Napoli».
Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
Ma ci sono anche leggende raccolte durante i numerosi viaggi della coppia di scrittori. «La più simpatica narra della presenza di una gatta tigrata nella mangiatoia. Una micia che partorì quella stessa notte, tanto che la Madonna l' avrebbe accarezzata, lasciando una M sulla sua fronte, un segno che conservano tutti i felini di questa razza». Una storia nata non a caso, come sottolinea ancora Dalla Vecchia. «Il gatto ha sempre affiancato divinità femminili, come Bastet, dea egizia della famiglia, Artemide, dea protettrice delle vergini e Shasti, dea indiana della fertilità. E dunque non poteva mancare una gatta anche accanto alla vergine Maria».
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Bergoglio sosta davanti al presepe