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    PERCHÉ CRAXI FU FATTO FUORI - L'EX BRACCIO DESTRO DI BETTINO, UGO INTINI: “ESISTEVA UN PATTO UKUSA CHE UNIVA, IN FUNZIONE ANTI EUROPEA, IL MONDO ANGLOSASSONE. UN PIANO DI INTERCETTAZIONI PRATICATO IN OCCIDENTE. E UNA CENTRALE DENOMINATA ECHELON CON SEDE NEGLI USA, CHE AVEVA SOTTO CONTROLLO LE CLASSI DIRIGENTI PER DESTABILIZZARE L'EUROPA E L'ITALIA - FINITA LA MINACCIA COMUNISTA, DOPO LA CADUTA DEL MURO, AI PADRONI DEL PATTO ATLANTICO NON SONO SERVITI PIÙ I LEADER FORTI CHE AVEVANO MAL SOPPORTATO…”


     
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    Estratto dell’intervista di Luca Telese a Ugo Intini per “la Verità”

     

    UGO INTINI UGO INTINI

    Esisteva un patto Ukusa che univa, in funzione anti europea, il mondo anglosassone. Un piano di intercettazioni sistematiche praticato in Occidente. E una centrale denominata Echelon con sede a Fort Meade negli Usa, che aveva sotto controllo le classi dirigenti...».

     

    E cosa si faceva con Echelon?

    «Si spiava».

     

    Con che obiettivo?

    «Semplice. Destabilizzare l' Europa e l' Italia: per colpirle».

     

    Una vendetta contro Sigonella, la ribellione di Craxi all' egemonia americana?

    «Sarebbe riduttivo dirlo. Volevano colpire tutti i governi».

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    Europei? E perché?

    «Finita la minaccia comunista, dopo la caduta del Muro, ai padroni del patto Atlantico non sono serviti più i leader forti che avevano mal sopportato».

     

    Si rompe la solidarietà?

    «C' è anche molto altro: all' inizio del Novecento l' Europa aveva il 25% del Pil mondiale, oggi solo lo 0,5%. Aveva il 20% della popolazione mondiale, oggi meno del 10%».

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