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    FISCO INFERNO – PERCHÉ DI MAIO HA DISERTATO IL VERTICE DI GOVERNO PER IL CONDONO (PARDON, LA “PACE FISCALE”), CARA ALLA LEGA? - FICO: “COMMENTERÒ I PROVVEDIMENTI QUANDO SARANNO SCRITTI”, MENTRE SALVINI TIRA DRITTO: “SALDO E STRALCIO DELLE CARTELLE DI EQUITALIA SONO NEL CONTRATTO DI GOVERNO…”


     
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    Da www.corriere.it

     

    DI MAIO CONTE SALVINI DI MAIO CONTE SALVINI

    Tra Lega e Cinque Stelle sale la tensione su condono e«pace fiscale». Di Maio infatti, pur trovandosi a Palazzo Chigi, ha deciso di disertare il vertice organizzato in vista del Consiglio dei ministri che si terrà in giornata per approvare il provvedimento. Al tavolo sono presenti, tra gli altri, il premier Conte, il ministro Tria e il sottosegretario Giorgetti. Ed è previsto che Salvini arrivi nel pomeriggio, visto il suo impegno a Monza di lunedì mattina.

     

    Il contratto M5S-Lega

    Sulla questione del condono la distanza tra i due partiti di governo non sembra destinata ad accorciarsi. Prova evidente ne sono le parole del presidente della Camera Fico che, interrogato dai giornalisti a riguardo, fa sapere di non aver «letto di alcun condono fiscale».

    luigi di maio repubblica luigi di maio repubblica

     

    «Commenterò i provvedimenti quando saranno scritti», ha tagliato corto. Dal canto suo, Salvini ha comunicato il timing di dl fisco e manovra (l’uno sarà approvato oggi pomeriggio, l’altra domani) e ha voluto ricordare agli «amici Cinque Stelle» che «saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia per chi ha fatto la dichiarazione dei redditi ma non è riuscito a pagare tutto sono nel contratto di governo».

     

    SALVINI SELFIE CON L'ASINO SALVINI SELFIE CON L'ASINO

    Sul fronte fiscale, ha spiegato il leader della Lega, «sono convinto che ci sia bisogno di un nuovo rapporto tra italiani e Equitalia. Gli evasori totali, quelli che non hanno mai compilato la dichiarazione dei redditi, per me devono marcire in galera fino alla fine dei loro giorni» invece «l’artigiano, il piccolo imprenditore o il commerciante, che è schiavo di una cartella da 40mila euro da una vita, deve poter tornare a vivere e quella cartella va stracciata».

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