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    "LA DERIVA È QUELLA DI UNA SOCIETÀ DEL "SORVEGLIARE E PUNIRE" – CACCIARI SPIEGA PERCHÉ È CONTRARIO AL GREEN PASS: “NULL'ALTRO E’ CHE UN MEZZO SURRETTIZIO PER PROLUNGARE ALL'INFINITO (MAGARI CON VACCINAZIONI RIPETUTE) UNA SORTA DI MICRO LOCKDOWN" - GRAMELLINI: "L'OPINIONE DEI FILOSOFI AGAMBEN E CACCIARI SUI VACCINI VALE QUELLA DELL'IMMUNOLOGO FAUCI SULL'ESISTENZIALISMO: UN PO' POCO PER TRARNE DEDUZIONI CATASTROFICHE SULLA FINE DELLA DEMOCRAZIA"


     
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    1 - FILOSOFI AL MICROSCOPIO

    Massimo Gramellini per il "Corriere della Sera"

     

    massimo gramellini massimo gramellini

    Due filosofi stimabili come Agamben e Cacciari scrivono che il green pass è un sopruso di stampo sovietico. E, filosoficamente, fanno discendere le loro conclusioni da una premessa: che il vaccino forse fa male e di sicuro serve a poco. Insomma, il green pass non può essere paragonato alla patente perché una persona al volante è più pericolosa di una a piedi, mentre una persona senza vaccino non è più pericolosa di una vaccinata. Solo che per sostenerlo si trasformano in apprendisti virologi, aggrappandosi a uno dei tanti numeri contradditori che viaggiano in Rete, secondo cui quasi la metà dei morti inglesi più recenti aveva già ricevuto la seconda dose.

     

    massimo cacciari massimo cacciari

    Si dà però il caso che gli stessi inglesi evidenzino una relazione inesorabile tra il crollo dei decessi e l'aumento dei vaccinati, e che l'Istituto Superiore di Sanità abbia appena certificato che il 99% dei morti da febbraio a oggi in Italia non avesse completato le dosi. Poiché gli scienziati sostengono che il virus colpisce in prevalenza i non vaccinati, se ne deduce che Agamben e Cacciari ritengano di saperne più degli esperti o di non potersene fidare. Se Anthony Fauci scrivesse un articolo per demolire le idee di Agamben e Cacciari su Heidegger, i due sarebbero i primi a deprecare la delegittimazione delle competenze. Con tutto il rispetto, l'opinione dei filosofi Agamben e Cacciari sui vaccini vale quella dell'immunologo Fauci sull'esistenzialismo: un po' poco per trarne deduzioni catastrofiche sulla fine della democrazia.

     

    2 - ECCO PERCHÉ DICO NO AL GREEN PASS E ALLA LOGICA DEL SORVEGLIARE E PUNIRE

    anthony fauci anthony fauci

    Massimo Cacciari per "la Stampa"

     

    Giorgio Agamben ed io abbiamo deciso di pubblicare, in un sito estraneo a ogni fazione politica, e senza alcuna intenzione di farne un«documento» o un «manifesto», un breve testo sulla vicenda del cosiddetto green-pass non solo e non tanto per la gravità della norma in sé, ma per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica democratica sul «segnale di pericolo» che essa esprime.

     

    Viviamo da oltre un ventennio in uno stato di eccezione che, di volta in volta, con motivazioni diverse, che possono apparire anche ciascuna fondata e ragionevole, condiziona, indebolisce, limita libertà e diritti fondamentali. E ciò in un contesto complessivo in cui cresce la crisi dell'idea stessa di rappresentanza e, nel nostro Paese, da un decennio ormai la dialettica politica e parlamentare non è in grado di esprimere da sé la guida del governo.

     

    massimo cacciari accordi e disaccordi 1 massimo cacciari accordi e disaccordi 1

    Soltanto ciechi e sordi, oppure persone che non vedono a un palmo dal naso dei propri «specialismi», possono ritenere oziose tali considerazioni. Così non si fa che inseguire emergenza dopo emergenza le più varie «occasioni», senza coscienza della crisi, senza la precisa volontà di uscirne politicamente e culturalmente. Invece di un'informazione adeguata si procede ad allarmi e diktat, invece di chiedere consapevolezza e partecipazione si produce un'inflazione di norme confuse, contraddittorie e spesso del tutto impotenti.

     

    Che il green-pass sia una di queste è del tutto evidente. Non solo è surreale che la si adotti il giorno dopo che le stesse autorità hanno consentito mega-schermi su tutte le piazze d'Italia per gli Europei e addirittura organizzato una manifestazione di massa per il trionfo degli azzurri( quanto sono costati in contagi e peggio i lieti eventi?), ma come è possibile non chiedersi la ragione della sua estrema urgenza, se la campagna di vaccinazione procede ai ritmi che lo stesso Draghi racconta? In base a questi, tutti gli italiani fuorchè i bambini dovrebbero risultare vaccinati entro settembre. E, dunque, non bastano i vaccini? Si teme che non funzionino?

    massimo cacciari accordi e disaccordi 2 massimo cacciari accordi e disaccordi 2

     

     Il green-pass diventerebbe, allora, null'altro che un mezzo surrettizio per prolungare all'infinito - magari con vaccinazioni ripetute - una sorta di micro lockdown Suona sgradevole dircelo, ma è la realtà del mondo contemporaneo che ce lo impone: in forme ovattate e quasi indolori la deriva è quella di una società del «sorvegliare e punire».

     

    È la società in cui le forme di controllo e sorveglianza immanenti alle tecnologie che tutti usiamo si stanno sempre più accordando ai regimi politici. La democrazia è fragile, delicata - e quella che noi conosciamo giovanissima, inesistente prima del 1945. Ogni provvedimento che discrimina tra cittadini ne lede i principi - e soprattutto quando suoni immotivato o non sufficientemente motivato. L'idea di democrazia comporta un'opinione pubblica bene informata che partecipa consapevolmente, e cioè criticamente, alle decisioni dei suoi rappresentanti. Sono idee ed esigenze che non avvertiamo neppure più, tutti a caccia di «assicurazioni a prescindere»?

     

    MASSIMO CACCIARI MASSIMO CACCIARI

    Se così fosse, brutti tempi davvero Premesso che qui non si tratta di no-vax, di ideologie neo-naturiste e altre scemenze, e che è gravissimo invece che sotto tale etichetta la stragrande maggioranza della stampa e dei media facciano un mucchio di qualsiasi opinione critica ( qui, sì, sarebbe necessario «discriminare»), chiediamo con grande umiltà alla Scienza: non dovrebbe un cittadino leggere e sottoscrivere prima della vaccinazione l'informativa dello stesso ministero della Salute?

     

    Che cosa ne pensa la Scienza del documento integrale Pfitzer in cui si dice apertamente che non è possibile prevedere gli effetti del vaccino a lunga distanza, poiché non si sono potute rispettare le procedure previste (solo 12 mesi di sperimentazione a fronte degli anni che sono serviti per quello delle normali influenze)?

     

    GREEN PASS STAZIONE GREEN PASS STAZIONE

    Risponde alla realtà o no che i test per stabilire genotossicità e cangerotossicità dei vaccini in uso termineranno solo nell'ottobre del '22? La fonte è European Medicine - ma potrebbe trattarsi di no-vax mascherati E' vero o no che mentre lo stesso ministero della Sanità ha dichiarato che la somministrazione del vaccino è subordinata a condizioni e in via provvisoria, nessun protocollo è ancora stabilito per quanto riguarda soggetti immunodepressi o con gravi forme di allergia? Astrazeneca ha detto che su queste questioni pubblicherà una relazione finale nel marzo del '24.

     

    Vero o falso che sono aumentati in modo estremamente significativo i casi di miocarditi precoci in giovani che hanno ricevuto il vaccino? O mente il Center for disease control? Che in Israele e in Gran Bretagna molti dei decessi nell'ultimo periodo sono di persone che avevano già ricevuto la doppia dose è una fake news? Che significa tutto questo? Che il vaccino è inutile, che non dobbiamo vaccinarci? Assolutamente no; significa che deve essere una scelta libera, e una scelta è libera solo quando è consapevole. Siamo liberi solo quando decidiamo in base a dati precisi e calcolando razionalmente costi e benefici per noi e per gli altri.

    cacciari cacciari

     

    Così io ho fatto e mi sono vaccinato, pur ignorando danni eventuali a lunga scadenza e pur sapendo che potevo comunque ammalarmi o contagiare altri non vaccinati (poiché mi risulta che così possa avvenire, o la Scienza lo nega?). Uno scienziato, che passa per essere tra i primi del suo campo, la genetica (ma magari non è vero - non mi pronuncio in attesa di conferma da parte del ministro Speranza), R.W. Malone scrive: «Il governo (si riferiva a quello americano) non è trasparente su quali siano i rischi. E quindi le persone hanno il diritto a decidere se accettare o no i vaccini».

     

    La stessa identica cosa è scritta nella G.U. del Parlamento Europeo in data 15 giugno u.s.: «E' necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate e anche di quelle che hanno scelto di non esserlo». E qui la questione interessa giuristi e costituzionalisti. Con la stessa modestia con cui mi appello al parere della Scienza (anche se fino ad oggi non ha proprio brillato per unanimismo), ora mi appello a quello dei cultori del Diritto.

     

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    È legittima l'imposizione, poiché di imposizione si tratta senza dubbio, di un trattamento sanitario, e nella fattispecie di un trattamento sanitario che presenta le zone d'ombra, i dubbi, i problemi che ho succintamente ricordato? Esistono molte altre malattie infettive - si prevede il green-pass anche per morbillo, scarlattina, tosse cattiva?

     

    E, conseguentemente, la norma che impedisce di salire su un treno con la febbre varrà da qui all'eternità? Dichiareremo fuori legge l'aver febbre, non importa se per aver contratto la peste o per una indigestione? Metteremo nella carta d'identità le nostre condizioni di salute? Che ne pensa la Scienza del Diritto? Quando subiremo qualsiasi provvedimento o norma senza chiederne la ragione e senza considerarne le possibili conseguenze, la democrazia si ridurrà alla più vuota delle forme, a un fantasma ideale.

    Giorgio Agamben Giorgio Agamben

    proteste contro il green pass proteste contro il green pass CACCIARI CACCIARI

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