Luca Monaco Andrea Ossino per “la Repubblica - Edizione Roma”
filippo felici
«Mi hanno svegliata delle urla, ho sentito gridare in strada, mi sono affacciata alla finestra e ho visto quel ragazzo sdraiato in terra, immobile » . Sono le 2.06 del mattino quando Francesca, una residente del palazzo in via Publio Rutilio Rufo 11, allerta i soccorsi. Dopo pochi minuti arriva un'ambulanza del 118, ma Filippo Felici, 25 anni è già morto, ucciso da una coltellata al dorso, inferta da dietro. I tre aggressori sono già scappati. Il 25enne è riverso sull'asfalto della strada stretta che si affaccia sul capolinea degli autobus in piazza di Cinecittà, in fondo alla via Tuscolana, all'estremo sud della città.
Sul posto arrivano subito le pattuglie del reparto Volanti, gli investigatori della squadra Mobile che indagano sul caso. L'ipotesi più accreditata finora è che il 25enne, che lavorava saltuariamente come ragazzo delle consegne per una pizzeria nella zona di Colli Albani e che nel 2020 era stato impiegato come addetto al recupero dei monopattini a noleggio per conto delle ditte appaltatrici del Comune, sia stato ucciso nell'ambito di una lite, un regolamento di conti per un debito di droga.
filippo felici
I rilievi della polizia scientifica sono andati avanti fino alle otto del mattino, tanto che gli studenti che sono passati per il capolinea, diretti a scuola, si sono trovati di fronte la scena del crimine. Un telo copriva il corpo del 25enne martoriato da una serie di tagli superficiali, inferti prima della coltellata mortale. Felici non aveva documenti addosso, forse gli sono stati rubati dagli aggressori.
Gli investigatori hanno faticato a identificarlo, per riuscire a contattare i genitori, anche se l'omicidio si è consumato a pochi metri dall'appartamento della famiglia. Le telecamere della zona avrebbero ripreso tre persone scappare dal luogo dell'omicidio. Ci sono gli occhi elettronici del Comune puntati sul capolinea in piazza di Cinecittà e quelli di un palazzo privato che riprendono la via di fuga verso via Quintilio Varo, sul versante opposto della strada costeggiata dai palazzi di edilizia residenziale.
RAGAZZO MORTO A ROMA CON COLTELLATE ALLA SCHIENA
Felici viveva da anni, insieme alla sua famiglia, nell'appartamento al piano terra dell'edificio alla fine della strada. Figlio di un dirigente d'azienda e di un'insegnante, Felici, che lascia anche un fratello, viveva di lavori saltuari. «Era un ragazzo tanto gentile - dice il vicino di casa, Vincenzo Casaburro, un impiegato 50enne - l'ho visto l'altro ieri, ci siamo salutati. La sua è una famiglia molto per bene ».
Anche Felici lo era, a quanto raccontano gli esercenti del quartiere, che lo vedevano passeggiare sotto casa con i due cani, un Rottweiler e il piccolo Brando, il meticcio che aveva comprato in estate.
Aveva alle spalle qualche piccolo precedente di polizia, e probabilmente delle amicizie sbagliate, come raccontava lui stesso. «L'ultima volta l'ho visto martedì - ricorda Ilaria, la barista in via Tuscolana - era senza voce, mi ha detto che era stato allo stadio » . Era « un bravo ragazzo Filippo - assicura anche se mi diceva che frequentava troppa gente di strada e che gli piaceva menare le mani».
RAGAZZO MORTO A ROMA CON COLTELLATE ALLA SCHIENA 2
Amante della musica trap, sui suoi canali social spicca l'amicizia con Nicolò Piscitelli, il 23enne nipote di Fabrizio "Diabolik", l'ex capo degli Irriducibili della Lazio, che nel maggio del 2021 è stato condannato a tre anni per spaccio di droga. Ora è caccia ai tre aggressori.