Estratto dell’articolo di Franca Giansoldati per “Il Messaggero”
monsignor Paskalis Bruno Syukur, Vescovo di Bogor
La sorprendente comunicazione del Vaticano sul rifiuto del vescovo indonesiano ad essere cardinale, ha scatenato una valanga di speculazioni lasciando l'opinione pubblica a bocca aperta. Un vero giallo. Del resto i rarissimi casi per i quali il cardinalato è stato cancellato prima ancora di essere concesso si contano sulla punta delle dita e fanno subito venire in mente quello che accadde anche due anni fa, quando il Papa annunciò di voler fare cardinale un vescovo belga, Luc Van de Looy salvo poi accorgersi strada facendo che aveva insabbiato diversi casi di pedofilia. [...]
PAPA FRANCESCO - VESCOVI
E probabilmente l'interrogativo andrà avanti ancora parecchio. Secondo il tam tam curiale Ancoranon pare sia tanto una questione legata alla gestione degli abusi. Il Vaticano - nella nota ufficiale di ieri - ha limitato ad informare che il vescovo sessantaduenne indicato dal pontefice tra i 21 cardinali del prossimo concistoro, Paskalis Bruno Syukur, ha fatto un passo indietro (richiesta subito accettata da Francesco) per «crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio».
In Vaticano circola con insistenza una voce improbabile secondo la quale il vescovo in questione avrebbe una specie di consorte e dei figli. Se così fosse non sarebbe tanto la gestione degli abusi sessuali alla base di questo provvedimento (anche se a questo punto non dovrebbe essere nemmeno vescovo). Le fonti ufficiali preferiscono però tacere e non aggiungere nulla di più al comunicato di ieri sera alimentando ulteriormente le speculazioni.
monsignor Paskalis Bruno Syukur, Vescovo di Bogor
Resta tuttavia un certo imbarazzo per questo nuovo incidente: viene messo in collegamento alle nuove procedure adottate da Papa Francesco nella scelta dei porporati. Mentre un tempo i candidati venivano normalmente affidati ad uno screening approfondito da parte delle strutture della Santa Sede (nunziature e Segreteria di Stato) con l'arrivo di Bergoglio la prassi si è notevolmente semplificata e spesso la scelta dei futuri cardinali matura solo a Santa Marta, senza ulteriori passaggi o confronti. [...]
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