TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A…
Estratto dell’articolo di Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”
melania rizzoli foto di bacco (1)
Ha suscitato profonda commozione e soprattutto sconcerto la notizia di ieri della morte del consigliere Rai Riccardo Laganà, deceduto nella notte, a soli 48 anni, per «arresto cardiaco improvviso» […].
Una morte imprevista, dal momento che, a quanto pare, non fosse stato riscontrato in vita alcun segnale di allarme o di malattia premonitoria, ma la verità è che la «morte improvvisa» non esiste, poiché nasconde sempre una patologia sottostante, nota al paziente oppure mai diagnosticata, e quindi non curata, poiché il nostro cuore è programmato per battere molti decenni ininterrottamente, e per non arrestarsi mai «improvvisamente».
Perché allora alcune persone in apparente buona salute, compresi giovani atleti iper controllati, […] muoiono per arresto cardiaco fulminante […] perché il loro cuore smette improvvisamente di pulsare portando al decesso il paziente?
In questi casi, […] l’attenzione della cardiologia internazionale si è concentrata su malattie elettriche del muscolo cardiaco, ovvero su anomalie della conduzione elettrica che genera il battito vitale del cuore, come per esempio la «Sindrome del QT lungo», o di altre anomalie del ritmo cardiaco, genetiche od acquisite, ma sempre nascoste, non curate e non trattate.
[…] I casi di morte improvvisa infatti, compreso l’infarto fulminante di cui spesso si parla, non sono decessi casuali o legati al destino, ma sono tragedie preannunciate sempre da sintomi vascolari od elettrici del muscolo cardiaco che compaiono almeno mesi o settimane prima, come lipotimie, svenimenti, aritmie, stanchezza cronica, ma che spesso vengono sottovalutati, minimizzati o non riconosciuti, soprattutto dagli uomini, e che sovente vengono attribuiti a cause minori come lo stress o dolori muscolari o articolari.
Un cuore che batte da anni non si ferma mai «improvvisamente» se non è affetto da patologie, se non è malato o arrivato allo stremo, perché il cuore […] non è muto, non tradisce, […] ma parla, avverte, manda campanelli di allarme prima di fermarsi per sempre, come anche ogni organo del nostro corpo esprime sempre segnali quando si ammala o sintomi specifici quando smette di funzionare a dovere per qualunque patologia.
Il 95% dei casi definiti di «morte improvvisa» sono quindi legati al cuore, ed ogni anno in Italia 1.000 persone sotto i 30anni, apparentemente sane, muoiono di arresto cardiaco imprevisto, come prima manifestazione di una patologia purtroppo esistente, mai diagnosticata o curata.
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