variante omicron
Nelle ore, convulse, che hanno preceduto la riunione d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità di venerdì 26 novembre, dedicata alla nuova variante, la stragrande maggioranza degli esperti aveva pronosticato che il nome che le sarebbe stato conferito sarebbe stato «Nu», la lettera che segue la «Mu» nell’alfabeto greco.
Come noto, dallo scorso giugno, le varianti di maggior preoccupazione del virus Sars-CoV-2 — il coronavirus che può scatenare la malattia chiamata Covid — prendono il nome dalle lettere dell’alfabeto greco.
alfabeto greco
Fino a quel momento, le varianti venivano individuate dal nome del Paese dove erano state identificate per la prima volta: ma per evitare l’effetto-stigma (doppio: perché spesso il Paese che aveva sequenziato per primo una variante non era nemmeno identificabile come quello dove la variante era «nata»), l’Oms ha deciso di assegnare le lettere dell’alfabeto greco alle varianti cosiddette «di preoccupazione» (in inglese VOC, Variant of Concern) e «di interesse» (VoI, Variant of Interest) nell’ordine cronologico in cui sono state designate come potenziali minacce dall’Oms.
VARIANTE SUDAFRICANA - OMICRON
In base a questo criterio, vennero nominate «Alpha» la «variante inglese» B.1.1.7, «Beta» è la «variante sudafricana», «Gamma» quella «brasiliana», «Delta» quella indiana.
Gli scienziati continuano ad assegnare lunghe stringhe di lettere e numeri alle nuove varianti per le classificazioni in base al lignaggio: ma quando una variante viene classificata come VoC o VoI, «scatta» la denominazione con l’alfabeto greco.
tedros adhanom ghebreyesus direttore oms
Dopo la «Delta», sono state classificate come VoC altre tre varianti: Lambda, Epsilon e Mu (tutte e tre VoI, «di interesse» e non «di preoccupazione»).
Venerdì dunque sarebbe toccato alla lettera «Nu»: ma l’Oms ha deciso di saltarla. Non solo: l’Organizzaione delle Nazioni Unite ha saltato anche la lettera successiva, la «Xi».
La motivazione, come spiegato al Corriere dalla portavoce dell’Oms Margaret Harris, ha a che fare con due ragioni diverse.
DIFFUSIONE VARIANTE OMICRON NEL MONDO - 27 NOVEMBRE 2021
«Nu», ha detto Harris, «suona, in inglese, troppo simile a “new”, cioè nuova». Insomma: il mondo anglofono si sarebbe trovato nella situazione di sentire due suoni estremamente simili in una frase nella quale si parlasse della “nuova variante Nu” («The new Nu variant»), e «avrebbe pensato che si trattava solo di una nuova variante, non del nome di quella variante».
la variante omicron si diffonde molto piu velocemente
Per Xi, la questione è diversa: «Xi», spiega Harris, «è un cognome estremamente comune. E le nostre linee guida impongono di non utilizzare nomi che possano danneggiare gruppi culturali, sociali, nazionali, regionali, professionali o etnici».
xi jinping
In molti hanno fatto notare come il cognome Xi sia estremamente diffuso in Cina — Paese già al centro di enormi contese geopolitiche sull’origine del virus — e che, in particolare, sia quello del capo di Stato di quel Paese, il presidente Xi Jinping.
In altre parole: chiamare la nuova variante «Variante Xi» avrebbe potuto generare un involontario contraccolpo mediatico «anti-cinese». Per questo, l’Oms ha deciso di optare per il nome «Omicron».
Consapevole forse che anche questa scelta avrebbe potuto scatenare polemiche tra chi — come l’ex presidente Donald Trump — ha sempre considerato l’Oms troppo «filo-cinese».