Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Sono due le domande sul caso Dybala.
La prima è perché la Juve lo abbia scartato, in modo netto e anticipato. Il mercato resta lungo, ma Dybala è senza squadra dall'inverno scorso, un tempo infinito per un giocatore così. A torto o a ragione, il rifiuto della società che lo ha avuto negli ultimi otto anni, cioè quella che lo conosce più di chiunque, è sembrato un rifiuto all'atleta. La parte tecnica di Dybala non è mai stata in discussione. Questo rifiuto ha pesato molto e continua a pesare.
paulo dybala
Ha trasformato Dybala in una scommessa, gli ha tolto la parte certa della sua bellezza.
La seconda domanda è più profonda: perché nessuna grande squadra europea lo ha cercato seriamente? Dybala è ambito (con una certa parsimonia) solo da italiane.
Eppure è a costo zero, nell'età migliore, è ufficialmente un campione. Qualcosa non quadra, il mercato reale è più logico di quel che sembra. Niente avviene per caso. Se nessuno chiede Dybala, gli dà il prezzo giusto da tempo, vuol dire che Dybala non ha quel mercato. Resta da capire perché.
Le risposte per me sono due. La prima è che Dybala non ha un gioco adatto all'Europa.
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Ha movimenti lenti in mezzo al campo, quando gioca lontano dalla porta continua a pensare da attaccante. Entra poco nel gioco. Nella corsa del City o del Liverpool dovrebbe cavarsela solo con l'esattezza del suo calcio. Ma nel 4-3-3 universale non ha un ruolo preciso. È una punta vera, cioè un ruolo diagonale in Europa oggi. Oppure gli va creato un supporto intorno, ma questo coinvolge l'intero assetto della squadra.
Oltre i dubbi sul fisico, si aggiungono dunque quelli tecnici. Questo ha frenato l'entusiasmo di molti. C'è però una seconda risposta che è forse la più logica: Dybala ha già un accordo con l'Inter, il mercato lo sa e lascia perdere. Mi sembra confermato da un particolare: si conoscono le cifre offerte a Dybala, non più le sue risposte. Cioè più teatro che realtà.
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