francesco paolo figliuolo
François de Tonquédec per "la Verità"
Grazie al decreto di sequestro recapitato al commissario lunedì (che sarà notificato anche alle strutture di Protezione civile di tutte le regioni) siamo riusciti, seppur in modo incompleto, a verificare dove siano andate alcune delle mascherine considerate dalle Procure di Roma e Gorizia «molto pericolose» che facevano parte delle commesse cinesi per il tramite del giornalista Mario Benotti . Nel decreto, infatti, si trova un elenco (in parte illeggibile) dei dispositivi ancora nei depositi usati dalla struttura commissariale, aggiornato al 12 aprile.
mascherine
A quella data, diversi esemplari di tre dei quattro modelli, definiti «molto pericolosi» dalla Fonderia Mestieri (che ha effettuato i test per conto della Procura di Gorizia), giacevano in magazzino. Non sappiamo, e dalla struttura del commissario non ci hanno voluto rispondere, se da aprile siano stati distribuiti. Ben 2.067.000 di Ffp2 erano marchiate Wenzhou xilian electrical technology.
produzione di mascherine in cina 3
La maggior parte si trovava in depositi della Lombardia: 595.500 a Vignate (Milano), 502.000 a Gorgonzola (Milano), 201.000 a Cesano Maderno (Monza), 195.000 a Caleppio di Settalla (Milano) 30.000 a Peschiera Borromeo. Nel Lazio, all'interno del deposito di Pomezia (Roma), erano presenti 367.500 pezzi. In Piemonte, due depositi, uno a Vercelli con 114.000 mascherine e il secondo a San Pietro in Mosezzo (Novara), con 61.500 Dpi. Delle Ffp2 della Wenzhou junyue bag making, risultavano presenti 554.740 pezzi: 225.000 a Pomezia, 222.000 a Vignate, in provincia di Milano, 18.000 a Peschiera Borromeo, 55.000 a San Pietro in Mosezzo, 4. 240 a Landriano, in provincia di Pavia.
domenico arcuri
Erano 190.000 invece le Ffp2 della Anhui zhongnan air defence works che erano ancora in giro per l'Italia: 45.000 a Cesano Maderno, 49.000 a Peschiera Borromeo, 39.000 a Pomezia, 19.200 a Landriano, 38.000 a San Pietro in Mosezzo. Mancano all'appello le Ffp-Kn95 della Wenzhou huasai commodity, anch' esse stroncate dal test, ma non presenti nella parte leggibile della tabella.
In totale quindi siamo riusciti a ricostruire la presenza di 2,8 milioni di mascherine che i test disposti dalla Procura di Gorizia hanno definito «molto pericolose», tanto da spingere la Procura di Roma, anche alla luce dei test su lotti di altri fabbricanti risultati «non conformi», al sequestro del residuo dell'intera fornitura da 801 milioni di pezzi, anche per poter effettuare ulteriori test.
produzione di mascherine in cina 5
Al netto della pericolosità di alcuni lotti rimane un interrogativo: come mai a distanza di un anno dalla maxi commessa il 20 per cento delle mascherine acquistate era ancora nei depositi? Eppure dal sito della struttura commissariale nel 2020 risultano acquisti (stavolta con i fornitori diversificati) successivi: 119,4 milioni di Ffp2, 5,4 milioni di Ffp3, e la impressionante cifra di 870,7 milioni di mascherine chirurgiche. In totale quasi un miliardo di pezzi. Qualcuno aveva già intuito la pericolosità della mascherine cinesi procurate da Benotti & C.? Prima o poi qualcuno ci darà una risposta.