giulia cecchettin anche i mostri si lavano i denti

PERCHÉ VICINO AL CADAVERE DI GIULIA CECCHETTIN C’ERA UN LIBRO PER BAMBINI? IL TITOLO È “ANCHE I MOSTRI SI LAVANO I DENTI”, OPERA DI JESSICA MARTINELLO. E NON È UN CASO: GIULIA SI SAREBBE DOVUTA LAUREARE IN INGEGNERIA BIOMEDICA (LE MANCAVA SOLO LA DISCUSSIONE DELLA TESI), MA IL SUO VERO SOGNO ERA QUELLO DI DIVENTARE ILLUSTRATRICE, PROPRIO DI LIBRI PER BAMBINI – GLI OGGETTI REPERTATI DALLA SCIENTIFICA: UN MOCASSINO NERO, UN ROTOLO DI SACCHI NERI, FAZZOLETTI SPORTI DI SANGUE, MA NON IL CELLULARE…

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Estratto dell’articolo di Rosario Di Raimondo per www.repubblica.it

 

giulia cecchettin 4

Nel bosco tra il lago di Barcis e Piancavallo, dov’è stato scoperto il corpo di Giulia Cecchettin, secondo le accuse uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, gli investigatori hanno trovato tra gli altri reperti anche un libro per l’infanzia.

 

Il titolo è “Anche i mostri si lavano i denti”, l’opera è di Jessica Martinelli, disegnatrice e illustratrice per bambini veneta. Pochi giorni dopo la scomparsa – avvenuta la sera di sabato 11 novembre – Cecchettin si sarebbe dovuta laureare in Ingegneria biomedica all’Università di Padova.

 

JESSICA MARTINELLO - ANCHE I MOSTRI SI LAVANO I DENTI

Ma il suo sogno era quello di diventare illustratrice di volumi per i più piccoli, infatti si era già iscritta a un corso a Reggio Emilia. Per questo il dettaglio non appare una coincidenza. Online il libro, rivolto a bimbi di tre anni, è descritto così: “Lo sai che anche i mostri si lavano i denti? Non ci credi? Chiedilo al Mostro fatto di capelli o a quello che sta sotto il letto. E lo sai perché lo fanno? Perché c'è un mostro ancora più terribile che se la prende con tutti, ma soprattutto con chi non si lava i denti”.

 

Come ricorda La Nuova Venezia, […] sono una ventina gli oggetti repertati durante i sopralluoghi della Scientifica ed elencati nel provvedimento di convalida del sequestro, finito agli atti, di cui ha parlato la trasmissione “Quarto grado”: un mocassino nero di Giulia, un rotolo di sacchi neri di plastica, fazzoletti sporchi di sangue.

 

Non il cellulare di lei – che risulta spento da sabato 11 novembre alle 22,45 e nemmeno il computer che custodiva la sua tesi di laurea. Quel sabato, Cecchettin e Turetta erano andati insieme nel centro commerciale “Nave de vero” di Marghera.

 

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