Estratto dell'articolo di Marco Cusumano per “il Messaggero”
roberta tintari
Carte troppo compromettenti che dovevano sparire al più presto per evitare conseguenze. Così la sindaca Roberta Tintari decise di intervenire personalmente occultando i verbali di una riunione di Giunta nei quali si parlava dell'abusivismo all'Arena del Molo di Terracina. Era sotto osservazione e su questo si basa una parte delle accuse che la Procura di Latina avanza proprio nei confronti della prima cittadina finita agli arresti domiciliari con altre cinque persone. Sull'indagine che scoperchia la rete corruzione nel comune del litorale pontino ora vengono fuori nuovi particolari.
I PASTICCI Era il 25 settembre 2019 e la Tintari era ancora sindaco facente funzioni (fu poi eletta nel 2020 dopo il ballottaggio): la Giunta comunale quel giorno si riunì per affrontare il problema dell'abusivismo all'Arena del Molo.
roberta tintari
La Guardia Costiera aveva già effettuato le sue verifiche e la Tintari, secondo la ricostruzione dell'accusa, tentò di insabbiare tutto, facendo sparire le carte più a rischio, probabilmente con l'aiuto di qualcuno. Secondo il giudice Castriota, che nell'ordinanza di custodia cautelare ne ha tracciato un profilo, la sindaca risulta «ottimamente inserita all'interno del sistema dì collusioni e interferenze tra imprenditoria e amministrazione comunale».
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Anche quando ricoprì la carica di vicesindaco, quando l'attuale europarlamentare Nicola Procaccini era primo cittadino, Tintari dimostrò di «disporre della connivenza di colleghi, ai quali si è rivolta non solo per soddisfare richieste illegittime del proprio elettorato ma anche per soddisfare interessi privati a scapito degli interessi della collettività, facendo mercimonio della propria funzione e infrangendo il rapporto di fiducia con chi le ha accordato il potere pubblico» scrive il giudice nell'ordinanza descrivendo la sindaca come una «personalità spregiudicata e particolarmente propensa al reato pur di soddisfare i propri interessi». Gli incontri per pianificare favori e iniziative si organizzavano, in alcuni casi, anche all'interno del palazzo comunale
Nicola Procaccini
Tra le accuse della Procura c'è anche la realizzazione di un ponte ciclopedonale grazie a un finanziamento europeo, un progetto inizialmente previsto come miglioramento delle aree di sbarco dei pescherecci, ma poi indirizzato verso una pista ciclopedonale con un passaggio sopraelevato. Intanto si attendono gli interrogatori di garanzia che sono stati fissati per lunedì con i primi tre arrestati: Roberta Tintari, Gianni Percoco e Corrado Costantino.
2 - I PERMESSI FACILI PER I LOCALI DELLA MOVIDA
Estratto dell'articolo di M.Cusu. per “il Messaggero”
roberta tintari
«Tu mi devi solo dire con quante persone vieni, ci penso io a prenderti un bel gazebo e sabato mattina ti metto la benzina». Lo stabilimento più alla moda del litorale di Terracina, il Whitebeach, poteva contare sugli aiuti del Comune per risolvere ogni tipo di problema. Nelle carte dell'inchiesta giudiziaria sulla corruzione si fa spesso riferimento alle attività estive gestite da persone con agganci importanti.
Nell'agosto del 2019 la Guardia Costiera effettua un'ispezione nel locale Whitebeach contestando una serie di abusi, a cominciare da un allargamento dell'area utilizzata come cucina con una serie di pannelli di legno, piazzati senza alcuna autorizzazione. Successivamente anche i carabinieri del Nas effettuano i loro controlli nello stesso locale, riscontrando una serie di irregolarità che portano alla sospensione della licenza.
PROCACCINI MELONI
E a questo punto gli amici si mettono all'opera. «L'ordinanza - scrive il giudice Giorgia Castriota - prima ancora di essere notificata ai diretti interessati e agli organi di polizia amministrativa, fu comunicata dal dirigente Corrado Costantino al tecnico Giuseppe Zappone». Da qui i ringraziamenti per la soffiata, con l'offerta di gazebo e benzina, con il chiaro obiettivo di ottenere aiuti per risolvere il problema. (...)