Domenico Latagliata per “il Giornale”
agnelli allegri elkann
Torino «Se non prendi gol, mal che vada pareggi», ama ripetere Max Allegri. Che però ha portato la sua Juventus a vincere otto partite di fila senza subire reti.
Per di più giocando spesso senza i suoi big, visto che Pogba non ha ancora disputato un solo minuto in stagione, che Di Maria è stato più assente che presente al pari di Chiesa, che Vlahovic è sparito dai radar e avanti di questo passo. Però, puntellando la squadra qua e là, i risultati sono arrivati lo stesso: il bel gioco non troppo, ma quello è un dettaglio quando si ragiona con il metro juventino.
Alla fine ha ragione chi vince, in Italia come all'estero. E, se c'è un altro dato che impressiona oltre a quello delle vittorie di fila senza subire reti, è come in nessun altro campionato europeo di vertice si stia verificando qualcosa del genere: il Bayern Monaco ha una striscia aperta di "appena" sei successi, il Barcellona ha vinto sei degli ultimi sette incontri, il Psg ha appena perso contro il Lens mentre l'Arsenal, capolista in Premier, è stato fermato dal Newcastle dopo un filotto di cinque vittorie.
elkann agnelli
La Juventus, diventata a sorpresa la più accreditata anti-Napoli, pare invece inarrestabile.
Grazie - e qui sta la sorpresa all'apporto di tante seconde linee e di giocatori sbucati quasi dal nulla. Alzi la mano chi a ottobre avrebbe pensato che Miretti, Fagioli e Soulé avrebbero recitato un ruolo da protagonisti.
paolo ziliani
Così come non era pensabile che Milik, arrivato in saldo a fine mercato, fosse a questo punto della stagione il miglior marcatore stagionale bianconero al pari di Vlahovic. E che Kean, giubilato da Mancini in azzurro, diventasse un giocatore affidabile. Insomma: è nata gioco forza una Juventus operaia che ha fatto della solidità la propria arma vincente. Con anche evoluzioni tattiche precise, come per esempio il passaggio alla difesa a tre per esaltare il rendimento di Bremer. Non solo lui, però.
Perché in queste otto ultime partite Allegri ha alternato tutti i difensori a disposizione: oltre al brasiliano, anche Bonucci, Rugani, Alex Sandro, Gatti e lo stakanovista Danilo. L'unico, quest' ultimo, a essere sempre schierato e a guidare la classifica dei giocatori più utilizzati fino a questo momento: leader silenzioso e poco appariscente, ma tremendamente efficace. Specchio della squadra che Allegri ha modellato settimana dopo settimana. Sfidando gli scettici, infischiandosene delle critiche e preparandosi ad andare al Maradona per guardare il Napoli dritto negli occhi.
gazzetta sulla rimonta della juventus