Giulia Belardelli per huffingtonpost.it
petrucci malagò
Due ori, otto argenti, 14 bronzi. L’Italia alle Olimpiadi di Tokyo sale sul podio, ma il gradino più alto ci risulta sfuggente. Al punto che c’è già chi parla di una “maledizione degli ori”, come a preparare il terreno per un bottino che probabilmente sarà meno lucente di quello di quattro anni fa a Rio, quando di ori ne portammo a casa otto. Abbiamo chiesto a Gianni Petrucci, presidente del Coni per quattro mandati consecutivi e attuale presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, di fare un bilancio di questo primo tempo di Giochi.
malagò eletto per la terza volta alla presidenza coni
Petrucci, in queste ore lei si trova a Tokyo per seguire i Giochi in generale e la pallacanestro in particolare. Come valuta la performance dell’Italia fino a qui? È troppo presto per parlare di una “maledizione dell’oro”?
“Per me non si devono fare i paragoni con il passato. L’Italia è una nazione polisportiva, vinciamo in tanti sport, questo fa la cultura di un Paese. L’oro verrà, verrà. Ma è sbagliato dire che l’Italia è sotto le aspettative perché, per ora, abbiamo pochi ori. Io la guardo assolutamente in positivo. Davanti a noi, per totale di medaglia, ci sono solo le grandi nazioni, paesi che hanno popolazioni nettamente superiori alla nostra. L’Italia sta facendo una bella figura”.
giovanni malagò foto mezzelani gmt008
Ci aspettavamo ori che non sono venuti, ad esempio in discipline come la scherma o il tiro a volo?
“Questo non lo posso dire, poi non tutte le nazioni vedono realizzate le proprie aspettative per l’oro. Tra l’oro, l’argento e il bronzo c’è una piccola differenza, come un canestro fatto all’ultimo secondo. È questione di attimi. Per adesso, ragiono in positivo per il medagliere dell’Italia. Ci sono ancora tante medaglie a disposizione. La Francia ha preso solo una medaglia d’oro più di noi, ma nel totale siamo avanti (noi ne abbiamo prese 24, loro 19).
Quando ero presidente del Coni dicevo sempre una cosa, che ribadisco tutt’ora: la cultura di un Paese si vede dagli sport di squadra – e in quelli importanti ci siamo – e dalle medaglie che prendiamo in tanti sport. Nella classifica delle medaglie totali, siamo al settimo posto, dopo Cina, Giappone, Usa, Russia, Australia e Gran Bretagna. Siamo polisportivi ed è questa la nostra forza. L’Italia dello sport è forte, non c’è nessuna crisi. E se si ridà qualche potere al Coni, vedrà che le cose miglioreranno ancora”.
carraro malago petrucci cucci pescante zazzaroni
Manca una settimana alla chiusura di Tokyo 2020. Ci aspettiamo altri ori?
“Certo che sì. Abbiamo tante discipline dove siamo veramente tra i favoriti. Siamo appena a metà strada”.
In quali discipline abbiamo più possibilità?
“Non mi va di entrare nel dettaglio delle singole discipline. So com’è fatto il nostro mondo: se faccio il pronostico sbagliato, poi mi dicono che porto male. Sono allenato ai risultati inaspettati. Come nel basket ad esempio…”.
bach malagò
Ecco, parliamo del suo sport. La nazionale italiana di pallacanestro è passata ai quarti di finale, vincendo contro la Nigeria, una squadra dove giocano 8 campioni NBA. Come commenta questo risultato?
“È un risultato grandioso. Quanti pensavano che ci saremmo qualificati alle Olimpiadi? Nessuno! La nostra soddisfazione è aver smentito tutti quelli che pensavano che la vittoria contro la Serbia fosse il massimo a cui potevamo aspirare. Confermandoci qui, abbiamo dimostrato che questa è una squadra giovane e che vuole arrivare. Certamente il percorso sarà ancora difficile e siamo alla metà dell’opera, però abbiamo già fatto una grande impresa. Io sono molto soddisfatto e i giocatori sono molto contenti, hanno creato un bel gruppo e giocano con il cuore”.
Petrucci uscita Malago
Cosa mi dice invece del basket femminile 3x3?
“È uno sport che esploderà. Siamo arrivati sesti nel mondo. Abbiamo una giocatrice che è tra le prime tre del mondo, Rae Lin D’Alie. Il meglio deve ancora venire”.
In queste Olimpiadi, con il clamoroso passo indietro di Simone Biles, è emerso come mai prima d’ora il tema della salute mentale degli atleti. Cosa ne pensa?
“La psicologia di un atleta è un filo sottile. Le Olimpiadi provocano emozioni fortissime, molto più intense di qualsiasi altra competizione. Lo è per un dirigente che ne ha vissute tante come me… figuriamoci per un campione che in quel momento deve fare i conti con sé stesso e con il mondo. Io dico sempre che chi è alle Olimpiadi è comunque un campione perché già qualificarsi è un’impresa”.
giovanni malagò foto mezzelani gmt010
Quale è stata finora la sorpresa più grande di queste Olimpiadi?
“Per me, la sorpresa più grande è arrivata da due grandi campioni: Federica Pellegrini e Aldo Montano. Entrambi hanno voluto onorare la loro carriera con una prestazione ancora qui: una finale olimpica e una medaglia d’argento. Hanno dimostrato di non avere paura del tempo che passa, concludendo in bellezza un percorso da numeri uno. Durante la finale della Pellegrini, mi sono emozionato: ho visto una grande atleta che sta lasciando il palcoscenico, ed ero contento per lei”.
Una piccola delusione, invece?
“Le delusioni non le voglio dire, non vado contro i colleghi, questo è il mio dettame”.
Prima mi ha detto che non si possono fare paragoni tra un’Olimpiade e l’altra. Questa poi, segnata dal Covid, è unica in assoluto…
“I Giochi di Tokyo si stanno svolgendo in un clima assolutamente unico. Noi dirigenti abbiamo dei percorsi obbligati. Al villaggio olimpico gli atleti sono liberi di circolare, ma mi raccontano di un’atmosfera molto diversa. L’entusiasmo c’è sempre, ma è innegabile che questi Giochi si stiano svolgendo in una situazione senza precedenti nella storia delle Olimpiadi. Tra gli atleti c’è molta soddisfazione per l’organizzazione del Coni, che ha fatto veramente delle prodezze”.
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TOKYO 2020, MALAGÒ: “IL NOSTRO OBIETTIVO? VINCERE PIÙ DI 8 MEDAGLIE D’ORO”
ANGELO DI MARINO per la Stampa
L’Italia olimpica non si spaventa. Vuole vincere e prendere sulle spalle il fardello del successo che viene dalla Nazionale di Mancini campione d’Europa. Parola di Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico italiano, che lancia da Casa Italia i suoi progetti per i Giochi che stanno per iniziare. «Saranno quelli che resteranno per sempre nella storia, perché i piu’ difficili e sofferti della storia – ha dichiarato il numero uno del Coni all’inaugurazione soft di Casa Italia – Saranno due settimane complicate, difficili, ma mi sento di dire anche belle. Spero che ognuno di noi possa ricordarle e dire io c'ero».
vito dell'aquila medaglia d'oro nel taekwondo tokyo 20203
Malagò, alla sua prima uscita ufficiale a Tokyo dopo tre giorni in conclave per l’Assemblea del Cio, annuncia anche che sta per partire una campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione contro il Covid-19 con i vincitori delle medaglie d'oro ai Giochi di Tokyo 2020. «L'idea l’ho avuta io e servirà per sensibilizzare, con il volto dei nostri azzurri, gli italiani a vaccinarsi». Saranno spot televisivi del governo che puntano ad aumentare la soglia di immunizzati nel nostro Paese, prendendo proprio spunto da un evento, come questa Olimpiade, che si disputa nonostante il Covid.
vito dell'aquila medaglia d'oro nel taekwondo tokyo 2020
Alla vigilia della cerimonia di apertura, sembrano di un colpo sparite le nubi che hanno accompagnato la marcia di avvicinamento a Tokyo: «Gioia e sollievo, ci sono entrambe – dichiara ancora Malagò - C'è la felicità di essere a un passo dal traguardo e c'è sollievo perché la pressione è stata molto pungente soprattutto negli ultimi giorni».
Federica Cesarini Valentina Rodini
La competizione resta regina dei Giochi, anche se quelli di Tokyo restano anomali a causa della pandemia. I desideri del presidente del Coni si basano sulle sensazioni ma anche sui numeri: «Dobbiamo fare meglio di Rio: nel 2016 abbiamo vinto 8 medaglie d'oro, quindi l'obiettivo è da 9 in su», dice chiaro e tondo Malagò che però ammette: «Sappiamo benissimo che ci sono mille variabili, mille situazioni che possono coincidere in queste situazioni e più che mai in epoca di Covid. E poi dobbiamo inserire il numero 3 nella colonna delle medaglie complessive, arrivando a superare i 28 podi di cinque anni fa. La medaglia d'oro che più di tutte vorrei conquistare? Dico solo che sono 30 anni che la pallavolo la insegue».
vito dell'aquila medaglia d'oro nel taekwondo tokyo 2020 VITO DELL'AQUILA ORO NEL TAEKWONDO A TOKYO 2020 vito dell'aquila Federica Cesarini Valentina Rodini Federica Cesarini Valentina Rodini giovanni malagò foto mezzelani gmt005