FEDERICO ZEOLI
Chiara Rai e Raffaella Troili per il Messaggero
I bambini piangono. Gli adulti li consolano e torna il sorriso, funziona quasi sempre così.
Per Alice no, la storia è non è andata così: è stata riempita di botte. Ha ricevuto morsi, contusioni e lividi dal compagno della mamma, Federico Zeoli. Lei che a soli 22 mesi non ha fatto in tempo a capire il perché di tanta rabbia ma si è quietata esanime sotto gli occhi delle sorelle.
Un' altra tragedia ai danni di un minore, in fin di vita per colpa della violenza di un giovane uomo. L' orrore dentro una palazzina degradata di via San Carlino a Genzano, non lontano dalla Tangenziale, mercoledì scorso. Sara, la mamma di Alice (nome di fantasia) si allontana per portare dei farmaci al padre malato che vive a Pavona, lascia le tre figlie avute da una precedente relazione, una di 5 anni e le due gemelline di 22 mesi.
Alice però inizia a piangere, non smette, lui perde la pazienza, si scatena come una furia su di lei.
Addirittura la morde all' altezza dell' ombelico, la picchia su tutto il corpo, sul viso, sulla testa, la bambina perde i sensi. Poi si ferma, prende il telefono e chiama Sara: «Vieni corri, la bambina è svenuta».
Ad aspettarla trova Zeoli sulla porta di casa. Ha in braccio la piccola sembra senza vita. «Si è svegliata - le racconta - ha bevuto un bicchiere d' acqua ed è svenuta».
FEDERICO ZEOLI E LA MAMMA DELLA BIMBA
Sara realizza lo scempio che ha subito la figlia: ha ecchimosi e ferite sulla testa e sul corpo. In stato di choc, confusa, disperata, corre con Alice in braccio al vecchio ospedale di Genzano dismesso da qualche mese, chiama il 118, la intercetta una volante della polizia del commissariato di Genzano. A quel punto gli agenti la scortano con l' auto fino al pronto soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli Romani, da cui poi la piccola è stata trasferita in codice rosso al Bambino Gesù.
Ora è in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione in sedazione profonda in seguito a ematoma subdurale importante. Federico Zeoli, 24enne originario di Campobasso, è stato arrestato con l' accusa di tentato omicidio.
I due convivevano da due mesi, stavano insieme da un anno. Per lui Sara aveva lasciato il padre ed era andata a vivere a Genzano.
Un colpo di fulmine alla fermata dell' autobus. Non sapeva di andare a vivere a casa dell' orco.
FEDERICO ZEOLI
LA BUGIA «E' svenuta», ha detto la donna ai sanitari. Impossibile crederle, aveva lividi, contusioni, morsi dappertutto. I poliziotti portano Sara in commissariato per interrogarla: lei in un primo momento prova a coprire il compagno, cerca di dire che si è trattato di un incidente ma la versione non regge. Dopo è la volta del compagno, renderà una lunga confessione: «L' ho picchiata io, l' ho morsa», un racconto raccapricciante interrotto da pianti e singhiozzi. Il 25enne viene portato in carcere a Velletri, accusato di tentato omicidio. Vicini e residenti preferiscono non parlare Al massimo ricordano che la coppia viveva da poco tempo in quell' appartamento, da due mesi circa: «Giovani tutti e due dice una signora anziana lei giovanissima con questi tre bambini piccoli, ha iniziato una storia con questo ragazzo con un carattere un po' strano, si arrabbiava spesso». Una storia nata da poco tempo, tra una giovane madre con molti problemi, genitori separati, maltrattamenti e infine un incidente che le ha fatto perdere addirittura un occhio.
bambina picchiata dal compagno della madre a genzano 2
E lui, con precedenti per minacce e lesioni a Campobasso. Si sono conosciuti alla fermata del Cotral a Genzano, lei ha perso la testa, si è trasferita da lui con le bambine che neanche sono affidate a lei, ma la giovane non riesce bene a spiegare i dettagli. In quell' abitazione di due stanze, maltenuta, un po' di muffa sui muri, un lettino per tre bambine, il cane, e la voglia di ricominciare. Avvisaglie ce n' erano state - entrambi erano disoccupati - ma mai così violente. Una tragedia che arriva all' indomani di un' altra, tremenda: il piccolo ucciso a Cardito in provincia di Napoli dal patrigno, davanti ai fratelli, davanti alla mamma. «Ho perso la testa», nulla più ha ammesso Tony Sessoubti. Poveri figli, uccisi con la scopa, presi a pugni o morsi al petto, da patrigni mai diventati grandi.
2. LA MAMMA SARA
Chiara Rai per il Messaggero
bambina picchiata dal compagno della madre a genzano 3
Sara si affaccia dalla palazzina dell' orrore, due cani girano sul pianerottolo: un pitbull e un bastardino. È visibilmente scossa, la piccola casa di due stanze è in disordine: i piatti sporchi accatastati nel lavandino, la busta con la spazzatura sul tavolo. Un ambiente piccolo con macchie di muffa su pareti e finestre. Ancora non si capacita di cosa possa essere successo.
Come l' ha saputo?
«Lui mi ha telefonato e detto che dovevo correre a casa perché la bambina aveva perso i sensi all' improvviso dopo aver bevuto dell' acqua e vomitato».
Si immaginava che potesse arrivare a tanto?
«Proprio no. Ma sua madre mi ha spiegato che lui è malato, ha una specie di schizofrenia, lo conosco solo da due mesi, dovevamo sposarci ad aprile. Si arrabbia spesso, sbotta poi si pente ma io non mi arrabbio, lo lascio sfogare.
bambina picchiata dal compagno della madre a genzano 1
Non ha mai alzato le mani su di noi, a parte qualche sculacciata o rimprovero. Ci tiene all' educazione ma io ho sempre permesso alle bambine di fare come vogliono, insomma ogni tanto fanno cadere qualcosa quando rovistano nei cassetti e lui si arrabbia».
Sembra che lei voglia giustificarlo...
«Lo amo, ma non so se riesco a perdonarlo... lo so cosa penseranno tutti di me, che sono una madre disgraziata, ma lui è la mia vita, è giusto che si trovi in carcere e paghi ma devono aiutarlo perché è malato e non vuole prendere le medicine e io comunque non lo abbandono. Voglio stargli vicino e aiutarlo. Perché noi ci amiamo e con le bambine siamo felici, dormiamo tutti in una stanza e ci vediamo la televisione sul lettone».
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Sara non lavora, vive con la pensione del padre e aspetta la sua. Come cambierà la sua vita ora?
«Ho un occhio di vetro: ho perso la retina in un incidente. Ora ho paura del mio ex, un pregiudicato, mi ha preso a coltellate, è violento e vuole le bambine. Vive a Roma ed è arrabbiatissimo. Non le vede da 4 mesi, sono terrorizzata».
SARA LA MAMMA DELLA BIMBA
La sua bimba rischia di morire...
«Non so se vivrà - piange - spero di sì, prego per lei. Aspetto mi diano buone notizie. Che cosa mi è successo? Non ci credo». Il cellulare squilla in continuazione, ogni volta sobbalza preoccupata: aspetta la telefonata degli assistenti sociali. «Mi hanno preso le bambine, sto aspettando notizie».
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