• Dagospia

    PIAZZA AFFARI IN CALO (-0,36%), LO SPREAD S’IMPENNA FINO A 494 - DEBITO PUBBLICO RECORD: 1966 MILIARDI (126% DEL PIL) - IL FMI TAGLIA LE STIME DI TUTTI. TRANNE CHE DELLA GERMANIA - INTESA: IL DG MORELLI LASCIA ALL’IMPROVVISO, A CUCCHIANI L’INTERIM - IMPREGILO: IL TRIBUNALE ACCOGLIE L’ISTANZA DI SALINI - CAMUSSO SI ARRENDE: “BASTA INSEGUIRE LA FIAT, SE NE ANDRÀ DALL’ITALIA. PENSIAMO AD ALTRI PRODUTTORI” - BANKITALIA: FRANCO, PANETTA, O PASSACANTANDO AL POSTO DELLA TARANTOLA - MPS, AUSTERITY SOFT: -5% STIPENDI MANAGER…


     
    Guarda la fotogallery

    1 - INTESA SANPAOLO: DG MORELLI LASCIA BANCA
    (ANSA) - Marco Morelli lascia il gruppo Intesa Sanpaolo. Lo annuncia una nota in cui si precisa che il direttore generale vicario lascia la banca "per proseguire altre attività professionali. La guida della Banca dei Territori passa ad interim al consigliere delegato Enrico Cucchiani.

    Marco Morelli DG Intesa SanpaoloMarco Morelli DG Intesa Sanpaolo

    Enrico Cucchiani, si legge nella nota, ringrazia "Morelli per l'impegno profuso e la passione con cui ha guidato la Banca dei Territori. Tutti noi apprezziamo le sue qualità umane e professionali e gli formuliamo i migliori auguri di successo nelle sue nuove intraprese". Morelli, romano classe 1961 e laureato in economia alla Luiss, era entrato in Intesa Sanpaolo nel marzo 2010 dopo quattro anni di esperienza al Montepaschi di Siena.

    Enrico CucchianiEnrico Cucchiani

    Nel giugno del 2006 infatti era stato nominato vice direttore generale di Banca Mps con responsabilità direzione corporate banking capital market. Nel giugno 2008 assume l'incarico di Cfo del gruppo Montepaschi e mantiene la carica di vice direttore generale, ricoprendo anche il ruolo di amministratore delegato di Mps capital services banca per le imprese. Prima di Siena era stato Ceo e direttore generale di Jpmorgan Italia e membro del comitato esecutivo di JpMorgan Europe. In precedenza aveva lavorato anche per Ubs, Samuel Montagu e Kpmg.

    2 - BORSA MILANO: CHIUDE CONTRASTATA, FTSE MIB -0,36%
    (ANSA) - Piazza Affari chiude contrastata la seduta. Il Ftse Mib ha lasciato lo 0,36% a 13.664 punti e il Ftse All Share si è invece fermato in rialzo dello 0,21 per cento.

    3 - BORSA, SPREAD BTP-BUND VOLA OLTRE QUOTA 490 PUNTI
    (LaPresse) - Balza a 494 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni nel tardo pomeriggio di scambi, con il tasso dei decennali italiani al 6,15% sul mercato secondario.

    CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOCATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

    4 - BANCA D'ITALIA: DEBITO P.A AL MASSIMO STORICO DI 1966 MILIARDI
    (LaPresse) - Il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 17,1 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico pari a 1.966,3, aumento attribuibile principalmente all'aumento delle disponibilità liquide detenute dal Tesoro (di 8,3 miliardi, a 35,8), al fabbisogno (6,2 miliardi), a scarti di emissione (2,3 miliardi) dovuti all'emissione di titoli sotto la pari, alle variazioni del cambio (0,2 miliardi). Lo comunica la Banca d'Italia.

    MARIO MONTIMARIO MONTI

    5 - FMI: LIVELLO ALTO SPREAD NON GIUSTIFICATO DA FONDAMENTALI
    (LaPresse) - Gli attuali spread sovrani di alcuni Paesi europei "sono ben al di sopra quanto sarebbe giustificato sulla base delle condizioni fiscali e di altri fondamentali a lungo termine". Lo scrive nell'aggiornamento trimestrale del Fiscal Monitor il Fondo monetario internazionale.

    6 - FMI: DEBITO ITALIA SALE A 126,4% IN 2013, PESANO AIUTI UE
    (ANSA) - Il debito italiano si attesterà nel 2012 al 125,8% e nel 2013 al 126,4%, ovvero 2,5 e 2,6 punti percentuali in più rispetto alle stime. Lo prevede il Fmi, sottolineando che a pesare sul debito italiano, così come su quello tedesco (che salirà di 3,3 e 2,7 punti) sono gli aiuti europei per l'Efsf.

    VITTORIO GRILLIVITTORIO GRILLI

    7 - FMI: BLANCHARD, IMPORTANTI PASSI SPAGNA E ITALIA, MA RISCHIO SPIRALE RESTA
    Radiocor - New York, 16 lug - Spagna e Italia 'hanno compiuto passi importanti nella giusta direzione', ma resta un rischio 'ovvio', ovvero che 'peggiori il circolo vizioso e che uno dei due Paesi perda accesso ai mercati'. Questo, 'potrebbe fare deragliare la crescita mondiale'. Lo ha detto Olivier Blanchard, direttore del dipartimento di ricerca e consigliere economico del Fondo monetario internazionale, durante la conferenza stampa a commento degli aggiornamenti del World Economic Outlook, del Global Financial Stability Report e del Fiscal Monitor.

    MARIA CANNATAMARIA CANNATA

    8 - FMI: RIPRESA GLOBALE DEBOLE, STIME CRESCITA RIVISTE AL RIBASSO
    Radiocor - Negli ultimi tre mesi la ripresa globale, che 'gia' non era solida, ha dato segnali di ulteriore debolezza', complice anche la crisi europea non ancora risolta, e il pericolo di una battuta d'arresto 'continua a incombere'. E' quanto si legge nell'aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale (il documento originario era stato pubblicato ad aprile), in cui si sottolinea che in varie delle maggiori economie la crescita 'e' stata piu' lenta delle previsioni'. Anche se nel primo trimestre la crescita globale e' stata pari al 3,6% (+0,25% rispetto alle precedenti stime), per l'intero 2012 il dato e' stato rivisto in calo dello 0,1% al 3,5%.

    PIETRO SALINIPIETRO SALINI

    Il Fmi ha rivisto al ribasso anche la crescita globale per il 2013 al 3,9% (-0,2% rispetto alle stime di aprile). L'impatto sulle nuove stime e' tutto sommato limitato, ma parte da due presupposti, ovvero che nell'Eurozona 'saranno messe in atto azioni politiche sufficienti a un graduale miglioramento delle condiz ioni finanziarie della periferia nel corso del 2013', dato anche l'impegno preso dai leader a prendere ulteriori provvedimenti se le condizioni si deteriorassero ulteriormente, e che 'le strategie di accomodamento sui mercati emergenti guadagneranno trazione', si legge nel documento. Le economie avanzate dovrebbero registrare una crescita dell'1,4% quest'anno (stima invariata) e dell'1,9% l'anno prossimo (-0,2% da aprile), mentre quelle emergenti dovrebbero segnare una crescita del 5,6% quest'anno (-0,1%) e del 5,9% nel 2013 (-0,2%).

    beniamino gaviobeniamino gavio

    9 - FMI: MIGLIORA GERMANIA NEL 2012, TAGLI PER SPAGNA E FRANCIA
    (LaPresse) - L'Fmi rivede al rialzo di 0,4 punti percentuali le stime di crescita della Germania al +1% nel 2012, limando di 0,1 punti percentuali al +1,4% quelle per l'anno prossimo. E' quanto emerge dall'aggiornamento trimestrale del suo World Economic Outlook. Secondo il Fondo la Francia crescerà dello 0,3% nel 2012 (-0,1%) e dello 0,8% nel 2013 (-0,2%), mentre la Spagna vedrà la sua economia contrarsi dell'1,5% nel 2012 (+0,4%) e dello 0,6% nel 2013 (-0,7%).

    10 - IMPREGILO: TRIBUNALE ACCOGLIE ISTANZA SALINI SU DELEGHE DI VOTO
    Radiocor - Salini comunica che il Tribunale di Milano, accogliendo l'istanza presentata dalla stessa Salini, ha emesso oggi un decreto che 'ordina a Impregilo e al soggetto chiamato a presiedere la ripresa dei lavori assembleari di domani, 17 luglio, di ammettere - su tutti gli argomenti posti all'ordine del giorno e su ogni altro eventuale argomento di natura organizzativa che dovesse essere messo ai voti nella medesima assemblea - tutte le azioni apportate alla sollecitazione di deleghe di voto'.

    CAMUSSO-MARCHIONNECAMUSSO-MARCHIONNE

    11 - IMPREGILO:SALINI,SPERO CHE CAPITO NO ALTRI TRUCCHETTI
    (ANSA) - "Spero che tutti abbiano capito che non si possono fare altri trucchetti". Così, a margine dell'assemblea di Salini Costruttori, Pietro Salini in vista dell'assemblea di domani di Impregilo. Salini sottolinea poi: "Mi aspetto che ci sia un bel futuro radioso per Impregilo". Mentre, in merito all'esposto di Igli su Amber Salini sottolinea che "anche noi ne abbiamo fatti" nei confronti dei Gavio e che con il fondo "i nostri rapporti sono di soci nella stessa società".

    OPELOPEL

    Salini ripercorrendo poi le fasi dello scontro con i Gavio e sulle richieste di rispetto delle regole e del mercato avanzate dalla Consob, ha quindi evidenziato che "ritengo che, questo, avverrà domani". Quanto, invece, alla questione di Ecorodovias, Salini spiega che "se sarà il nostro cda ad occuparsene abbiamo già indicato la metodologia". Il costruttore sottolinea che "la valutazione spetta al cda e, secondo me, alla maggior parte del cda è evidente che un metodo che prevede un singolo pretendente non valorizza adeguatamente".

    12 - FIAT, CAMUSSO: BASTA INSEGUIRLA, PENSIAMO AD ATTRARRE ALTRI PRODUTTORI
    (LaPresse) - "È forse iniziata la stagione in cui invece di inseguire cosa farà Fiat, è sempre più evidente che non ha un piano industriale per l'Italia ma un progressivo piano di dismissioni mentre vanno vanti gli stabilimenti in altre parti del mondo, si deve ragionare sul tema se siamo in grado come paese di attrarre un altro produttore automobilistico così come avviene in tutti i paesi europei che non hanno mai un solo produttore". Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine del convegno 'Women in diplomacy' alla Farnesina. "È vero ch c'è un tema di sovrapproduzione - spiega Camusso - ma è anche vero che il grande differenziale tra Fiat e altre case europee si chiama avere e non avere nuovi modelli da mettere sul mercato".

    ANNA MARIA TARANTOLAANNA MARIA TARANTOLA

    13 - CITIGROUP: UTILE NETTO II TRIM A 2,9 MLD $, RICAVI A 18,6 MLD
    Radiocor - Nel secondo trimestre Citigroup ha registrato utili netti pari a 2,9 miliardi di dollari, in calo del 12% rispetto all'anno scorso ma meglio del consensus. I ricavi dell'istituto americano si sono invece attestati a 18,6 miliardi. 'Il nostro core business e' tornato a performare bene, generando ricavi in un contesto che resta difficile. - ha dichiarato il Ceo Vikram Pandit - Abbiamo registrato una crescita solida nel prestiti e nei depositi'.

    14 - OPEL: MAGNA NON PIU' INTERESSATA ALL'ACQUISTO
    (ANSA) - Il gruppo austro-canadese Magna ha reso noto di non essere più interessato a un eventuale acquisto della casa automobilistica tedesca Opel. Lo ha riferito oggi, secondo quanto riporta l'agenzia austriaca Apa, un portavoce di Magna. La multinazionale austro-canadese era stata tra i possibili acquirenti di Opel dalla holding statunitense General Motors. Nel 2009 la vendita al consorzio costituito da Magna e della banca russa Sberbank era saltata a un passo dalla conclusione, quando Gm aveva deciso di mantenere il marchio.

    FABRIZIO VIOLAFABRIZIO VIOLA

    Nonostante i duri programmi di risanamento, Opel si trova ancora oggi in pessime acque: negli ultimi dieci anni la casa tedesca, insieme alla gemella britannica Vauxhall, ha perso oltre 14 miliardi di dollari. Dopo le recenti dimissioni a sorpresa dell'ad di Opel, Karl-Friedrich Stracke, già domani la casa di Ruesselsheim potrebbe decidere sulla successione, per cui si fa il nome di Thomas Sedran, da 3 mesi nel cda della compagnia.

    15 - IL POSTO LIBERO NEL DIRETTORIO BANKITALIA
    Stefania Tamburello per il "Corriere della Sera" - Il nuovo presidente della Rai Anna Maria Tarantola, ha lasciato la Banca d'Italia e il suo incarico nel Direttorio per trasferirsi a Viale Mazzini. Non è detto però che la sua sostituzione a Palazzo Koch avvenga in tempi stretti. La scelta di un nuovo vicedirettore generale potrebbe anche slittare a fine estate. Il governatore Ignazio Visco intenderebbe infatti prendersi del tempo per valutare e decidere tra i nomi che, per lo meno sulla carta, appaiono favoriti.

    alessandro-profumoalessandro-profumo

    E che sono nel ristretto gruppo dei funzionari generali, come Daniele Franco, capo dell'area Ricerca e ufficio studi, Fabio Panetta, responsabile degli studi sulla stabilità finanziaria, Franco Passacantando già responsabile delle attività di Banca centrale e Federico Signorini il quale però ha da poco assunto il delicato incarico di capo della Vigilanza. Sicuramente più vicina, entro luglio, appare la riconferma del direttore generale Fabrizio Saccomanni il quale dovrà gestire anche il complesso passaggio sotto l'ombrello della banca centrale dei compiti e delle responsabilità dell'Isvap e della Covip.

    16 - MONTEPASCHI, L'AUSTERITY DEI DIRIGENTI STIPENDIO RIDOTTO DEL 5% O NIENTE FERIE
    Fabrizio Massaro per il "Corriere della Sera" - Fabrizio Viola non vuole né può perdere tempo. Il recupero di redditività, che inevitabilmente dovrà passare per il taglio delle spese amministrative e del personale annunciato due settimane fa con il nuovo piano di ristrutturazione, comincia dagli stipendi dei manager.

    ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

    In questi giorni - mentre ancora è in fase di elaborazione l'aiuto di Stato attraverso 3,5 miliardi di nuovi Tremonti bond - sulle scrivanie dei 500 dirigenti dell'istituto su oltre 31 mila dipendenti totali sta arrivando la comunicazione che a partire dallo stipendio di luglio la busta paga sarà decurtata del 5 per cento della retribuzione. La misura straordinaria durerà per 12 mesi dunque fino al giugno 2013. In alternativa è concessa la facoltà di rinunciare alle ferie arretrate nel 2011 nella misura di un 1 per cento ogni 4 giorni ma solo per quei dirigenti che guadagnano meno di 300 mila l'anno: in sostanza chi avesse accumulato l'anno scorso ferie arretrate per 20 giorni non subirebbe tagli se rinunciasse ai giorni non goduti.

    Misure drastiche, quelle assunte dall'amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, che colpiscono l'alta burocrazia della banca a partire dallo stesso Viola sia perché più facili da varare sia perché servono da esempio nella trattativa con i sindacati - che invece si preannuncia dura - sui 4.600 dipendenti che nel triennio dovranno lasciare il gruppo fra esternalizzazioni (circa la metà), cessioni di società e uscite volontarie e pensionamenti, oltre alla chiusura di 400 filiali. In questo modo Viola vuole mostrare che i sacrifici non partono dal basso ma dall'alto. I dirigenti peraltro - come tutti i dipendenti - erano già stati privati di bonus e parte variabile della retribuzione.

    «Per noi i dirigenti, specie quelli medio-bassi, sono lavoratori come gli altri», è il commento di Lando Maria Sileoni, segretario generale Fabi, «il presidente Profumo dia il buon esempio e rinunci a tutti i compensi per tutta la durata del piano industriale, perché i dirigenti stanno pagando per colpe non loro».

    Nel consiglio d'amministrazione dell'istituto senese il presidente Alessandro Profumo ha rinunciato al compenso da presidente (440 mila euro l'anno) limitandosi ai 60 mila euro l'anno come compenso da consigliere (già decurtato a sua volta del 20 per cento per tutti gli amministratori); Viola ha un contratto uguale a quello dell'ex direttore generale, Antonio Vigni, di 1,4 milioni l'anno. Per il 27 luglio è stato dichiarato lo sciopero di tutte le sigle sindacali della banca, il secondo in pochi mesi e in contemporanea con quello dei dipendenti Unicredit, e manifestazioni di protesta a Siena potrebbero essere organizzate in coincidenza del Palio.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport