- MEDIASET, VIVENDI CONTRO IL VOTO DOPPIO
A.Fons. per “il Messaggero”
Mediaset ha reso noto di aver ricevuto da Vivendi (azionista con il 29,9% dei diritti di voto, ndr) una comunicazione in cui la stessa nell’interesse di Mediaset e dei suoi azionisti intima di convocare senza ritardo una nuova assemblea straordinaria al fine di revocare le deliberazioni assunte dall’assemblea straordinaria del 18 aprile che, a suo dire, sarebbero invalide per aver illegittimamente escluso Vivendi dall’esercizio del diritto di voto. Il Cda di Mediaset verrà convocato, secondo quanto si apprende, entro una decina di giorni per valutare la richiesta di Vivendi.
alessandro salem e pier silvio berlusconi
E’ una mossa scontata da parte dei francesi con cui c’è in corso un contenzioso sin dai tempi in cui avrebbero dovuto acquistare Premium e una quota del 3,5% del Biscione e, invece, violando il contratto, non hanno più rilevato la pay tv, salendo nel capitale. Poi Mediaset ha varato il voto multiplo e da ultimo ha deciso di traslocare in una holding in Olanda, chiamata Mfe, dove confluiranno Mediaset e Mediaset Espana.
Tornando all’assise di aprile, il cda di Mediaset decise di vietare a Vivendi di esercitare il voto sul 9,16% e a Simon Fiduciaria (19,19%) sempre per le ragioni riconducibili all’acquisto delle partecipazioni contro gli accordi raggiunti. Ora si apre una nuova battaglia legale perchè non è detto che Mediaset voglia adempiere alla richiesta del gruppo francese.
- MEDIASET: TRATTA CON PORTOGHESE MEDIA CAPITAL E NRJ
(ANSA) - Mediaset ha ricevuto un interessamento diretto da parte della portoghese Media capital (la principale società media del Paese, controllata dal gruppo Prisa) e ha in corso colloqui con NRJ, un piccolo gruppo francese per un loro ingresso nella piattaforma olandese in fase di costituzione per una distribuzione unitaria di contenuti e pubblicità. Lo affermano fonti vicine al Biscione, che non escludono uno sviluppo a livello azionario, cioè un ingresso dei possibili partner nella holding Media for Europe.
pier silvio e silvio berlusconi
Con Vivendi invece sarebbe tutto chiuso: si resta a livello di Tribunali e anche la richiesta dei francesi di convocare una nuova assemblea sull'ordine del giorno di quella di aprile che aveva introdotto il voto maggiorato dovrebbe essere respinta. Emerge a margine della presentazione dei palinsesti del Biscione per la stagione 2019-2020, con i manager del gruppo che manifestano ancora poca fiducia e molta delusione nei confronti di quelli di Vivendi. L'attesa è per la data della nuova udienza in Tribunale a Milano che sancirà la ripresa delle ostilità per la causa miliardaria nata dopo il mancato acquisto di Premium e la caduta dei patti per una progressiva integrazione dei gruppi.
Sulla costituzione della holding olandese Mfe, nella quale Mediaset sta facendo confluire tutte le controllate, "siamo molto fiduciosi di ciò che avverrà - afferma Pier Silvio Berlusconi - e siamo convinti che altri investitori siano interessati al progetto. Vivendi non ha motivo di esercitare il diritto di recesso e non credo lo farà, perché è un progetto che crea valore per tutti: se avesse voluto farlo, avrebbe venduto i titoli adesso che in Borsa sono sopra il prezzo che verrebbe pagato in caso di recesso. Invece non l'ha fatto", conclude l'amministratore delegato del Biscione rispondendo alle domande dei giornalisti.
DE PUYFONTAINE BOLLORE
- MEDIASET: P.S. BERLUSCONI, LETTERA VIVENDI MOSSA DOVUTA
(ANSA) - "Ritengo che sia una mossa normale, dovuta da parte loro per tenere tutte le strade aperte". Così l'amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, commenta la lettera con la quale Vivendi ha chiesto di convocare "senza ritardo" una nuova assemblea straordinaria del Biscione dopo l'assise dello scorso 18 aprile che aveva introdotto il voto plurimo. "Vedo il nostro ufficio legale sereno e per questo non posso non esserlo anch'io", aggiunge Pier Silvio Berlusconi.