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    “È ORA DI RIAPRIRE LE CASE CHIUSE” - LEONARDO PIERACCIONI SI FA PRETE NEL NUOVO FILM. E SARÀ UN BORDELLO – “VEDO COSÌ TANTE RAGAZZE, SULLE STRADE DI CAMPAGNA, BUTTATE LÌ, CON IL CELLULARE IN MANO. È UNO SPETTACOLO TRISTISSIMO. RIAPRENDO I BORDELLI LE SI AIUTEREBBE, CREANDO TRA L'ALTRO UN INDOTTO NOTEVOLE IN TERMINI DI TASSE - I SACERDOTI? DOVREBBERO SPOSARSI” – “IL POLITICAMENTE CORRETTO? PRIMA ERAVAMO PIU’ PECORECCI. ABBIAMO ESAGERATO. ORA SI ECCEDE IN SENSO OPPOSTO. WILL SMITH? HA FATTO UNA GRANDE CAVOLATA” -  VIDEO


     
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    Francesco D’Angelo per “Libero quotidiano”

    LEONARDO PIERACCIONI - IL SESSO DEGLI ANGELI LEONARDO PIERACCIONI - IL SESSO DEGLI ANGELI

     

    Leonardo Pieraccioni si fa prete. E sarà un bordello. A grandi linee è questa la trama del film Il sesso degli angeli, nelle sale (e solo lì, ci tiene a precisare 01 Distribution) dal 21 aprile: una commedia, ovvio, ma soprattutto una vera e propria bischerata dove, tra una battuta e l'altra, Pieraccioni parla di preti indotti in tentazione, sesso e case chiuse. Il nostro interpreta infatti don Simone che riceve in eredità dallo zio (il diavolaccio Massimo Ceccherini) un bordello in Svizzera.

     

    Occhio che qui qualcuno si arrabbia...

    «Ma no! Una volta che ho finito di scrivere la sceneggiatura, l'ho fatta leggere a degli amici sacerdoti e sa cosa mi hanno detto? "Bello, però mi aspettavo qualcosa di più pruriginoso". "Eh, no! Proprio te mi dici una cosa del genere?", ho fatto io!».

     

    Ma non vivevamo in tempi di politicamente corretto?

    «Sì, certo. Infatti prima eravamo più pecorecci. Oggi alcune battute ruspanti de Il ciclone non si potrebbero nemmeno pensare anche se, bisogna dirlo, c'è stato un momento in cui noi attori abbiamo esagerato un po'».

     

    leonardo pieraccioni sabrina ferilli leonardo pieraccioni sabrina ferilli

    E quindi?

    «Quindi noi all'epoca abbiamo esagerato, ma ora si eccede in senso opposto. C'è un divario tra come vogliamo rappresentarci e come poi parliamo realmente nel privato: se qualcuno leggesse le nostre chat su whatsapp o ascoltasse le conversazioni alle cene di famiglia, ci arresterebbe in massa. Credo però sia una fase di passaggio: tra un paio di anni si troverà il giusto equilibrio».

     

    Lei ha avuto mai problemi?

    «Finora no: la mia ironia non è aggressiva. Le mie sono bischerate, ho la patente del Pierino della situazione. Mi si perdona tutto sempre».

     

    Bene, allora veniamo al dunque: lei è favorevole o contrario al celibato dei preti?

    leonardo pieraccioni leonardo pieraccioni

    «A mio avviso i preti dovrebbero assolutamente sposarsi».

     

    E alle case chiuse?

    «Andrebbero riaperte in Italia. Vedo così tante ragazze, sulle strade di campagna, buttate lì, con il cellulare in mano... È uno spettacolo tristissimo. Riaprendo le case le si aiuterebbe, creando tra l'altro un indotto notevole in termini di tasse. Però i bordelli dovrebbero essere gestiti da direttori capaci, come quello che ho conosciuto in Svizzera, quando stavo preparando il film».

     

    Cosa ha scoperto di questa realtà?

    «Questo direttore svizzero mi ha spiegato che ci sono delle ragazze che scelgono, effettivamente, questo mestiere. Però, alla fine, nessuna è contenta e tutte, come mostro nel film, hanno sempre un piano B».

     

    Bisogna insomma sfatare il mito (un tantino maschilista) che le donne sono felici di prostituirsi?

    «Non so se sia maschilista o meno, però secondo me vivono con un fondo di amarezza. La stessa Pretty Woman sognava il grande amore. Personalmente ho sempre visto la figura della prostituta come una persona che si è persa un po'... e mi suscita più che altro molta tenerezza».

     

    Capitolo fede: lei crede?

    pieraccioni il sesso degli angeli pieraccioni il sesso degli angeli

    «Mi sento a metà strada tra San Tommaso e Margerita Hack. Credo quindi che la mia risposta sia un grande... boh. Però semi dovesse apparire Dio, mi butterei a terra e, da bravo commediante, Gli direi: "C'ho sempre creduto!"».

     

    Alcuni comici lamentano che la categoria viene snobbata dai premi che contano. Lei che dice?

    PIERACCIONI IL SESSO DEGLI ANGELI PIERACCIONI IL SESSO DEGLI ANGELI

    «Una volta chiesi a Rocco Papaleo: "Preferiresti la gente che va a vedere i tuoi film oppure tre David di Donatello e cinque Nastri d'argento?". E Lui: "Ma perché me lo chiedi? Ma la gente! Anche se mi sputano in faccia, io preferisco la gente!". Sottoscrivo. Noi siamo dei cialtroni, non ambiamo ai premi ma a fare stare bene la gente».

     

    Stavolta, però, fare alti incassi sarà dura visti i tempi...

    «Ma non hanno mica rimesso i pop corn? Mi dico che ci sono: e allora, avanti tutta! Il momento è chiaramente quello che è, lo so, ma bisogna difendere la sala in tutti i modi: meglio un pubblico di sole 30 persone ma in sala».

     

    Chiudo con una domanda obbligatoria: cosa pensa della reazione di Will Smith?

    «Agli Oscar avevano appena finito di invocare la pace e l'amore universale e lui che fa? Si alza e dà una crocca in faccia a Carlo Conti... non va bene! Battuta a parte, Smith ha fatto una grande cavolata.

     

    Se a Chris Rock avesse risposto con un'altra battuta, sarebbe diventato l'eroe di Hollywood. Tra l'altro il vero schiaffo ti arriva quando il pubblico in sala non ride... Alla fine, il vero comportamento da Oscar è stato paradossalmente di Rock che non ha reagito».

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