Pietrangelo Buttafuoco per il “Fatto quotidiano”
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Roberto D' Agostino che ha creato col suo sito - Dagospia - il più aguzzo tra i tizzoni nell'altoforno dell' informazione italiana, nel quarto anno del suo Dago in the Sky dimostra di farla sempre meglio la sua televisione. Ancora una volta scritto con Anna Cerofolini, in onda tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Arte fino al 9 maggio, c'è il racconto della contemporaneità attraverso la strabiliante diavoleria del caleidoscopio di D'Agostino.
L'unica enciclopedia possibile, tutta da consumare, va da sé, nello scorrere di segni, vibrazioni e tecné. Ma anche tutta da aggiornare, tanto ne risulta spontanea la serialità.
dago in the sky quarta stagione 'l'arte del gioco' 7
Non c' è altra tivù che la teoretica del geometrico Timeo platonico dei solidi e dopo la A, allora, non c'è la B o la C, bensì la sola D.
All'analogico, infatti, fa seguito il digitale. Se il lettore ci perdona la frase che qui ci azzardiamo a scrivere - l'imaginale si fa cosalità per mezzo dell' elettronica - ci si può avventurare nell' ulteriore rifiorire di significati e connessioni perché tra la A di Analogico e la D di digitale vi viaggia in mezzo quel che incautamente molti pensano sia solo un passatempo.
dago in the sky quarta stagione 'l'arte del gioco' 6
Per esempio il gioco, il videogame specificatamente - è stato l' argomento della prima puntata, in onda la settimana scorsa - la cui disarticolazione è certamente fondata sulle emozioni. A cominciare dai primi ominidi nei Commodore collegati ai televisori - le silhouette di ominidi simili a ragnetti - sui cui bip la generazione cibernetica del mondo ha dissolto il deposito di adrenalina.
C'è stato tutto un far passi nel delirio di una meta via via più raffinata per gettarsi alle spalle il richiamo del preesistente. Come le prime automobili quando volevano assomigliare alle carrozze a cavalli e basta e non - ma più avanti succederà, anche grazie a Filippo Tomaso Marinetti e al design - ai missili, alle astronavi e ai videogame, infine, dove ogni file è volontà di superamento e quindi, manco a farlo apposta, Volontà di Potenza.
dago in the sky quarta stagione 'l'arte del gioco' 5
Non è per caso che faccia capolino, a questo punto, la zampina sghemba del Negatore. La prossima puntata, infatti, avrà per tema Simpatia per il diavolo con don Filippo Di Giacomo - raffinatissimo teologo - tra gli ospiti. L'attuale epoca dove il "Dio è morto" non è una professione d' ateismo bensì l' evento di storicità ontologica del mondo ormai disincantato. Il Demonio - beniamino degli artisti, titolare della Mela in tutti i sensi - rischia di ritrovarsi buttato via col famoso bambino dell' ancora più famosa acqua sporca della modernità.
dago in the sky quarta stagione 'l'arte del gioco' 1
Se Dio "è morto", non gode di buona salute il suo Avversario relegato al ruolo di simbolo ma Dago, demiurgo dotato di ottimo smalto, ne fa show rinascimentale. Innamorato del futuro, Roberto D' Agostino, non ha soggezione del passato. In una delle puntate che verrà - Il Regime dell' Arte - porrà una domanda: "Come mai le migliori menti dell' Italia fascista hanno realizzato opere eccezionali?" Nella risposta di Giampiero Mughini, lo sgretolarsi del tabù.