Da “Circo Massimo - Radio Capital”
renzi pif leopolda
"Se sei ricco è facile essere di sinistra perché non hai i problemi dei poveri, non hai il rom o il migrante come vicino": dopo l'ennesima sconfitta elettorale, Pif fotografa la crisi del PD e non solo a Circo Massimo, su Radio Capital. "Una volta", continua l'attore e regista, "nelle zone più disagiate la gente era di sinistra nonostante fosse povera, anzi forse proprio per quello". Da parte del Partito Democratico c'è bisogno di un lavoro "lungo, non immediato. Bisogna ritornare sui territori, e non si può ricominciare in poco tempo. Anzi, è più sano perdere tempo".
Il PD, per Pif, aveva almeno "l'obbligo morale di sedersi al tavolo": "E invece", riflette, "è successo quello che tutto sommato era immaginabile: il governo poteva avere un equilibrio pendente a sinistra e invece ce l'ha a destra". Nella destra di Salvini, che "mediaticamente, per usare una parola del loro vocabolario, sta 'asfaltando' i 5 stelle. Se l'alleanza reggerà? Vero che c'è un contratto, ma la vita è piena di eventi e imprevisti.
pif alla leopolda con renzi
Arriverà un momento in cui Salvini e gli altri dovranno affrontare un problema fuori dal contratto. E lì bisognerà vedere cosa succede. Il problema", continua Pif, "non è Salvini, ma chi lo ascolta. E non quello che discute civilmente, ma il deficiente che prende il fucile ad aria e spara ai migranti".
Pif poi prima scherza su Saviano ("Sono molto incazzato con quello stronzo: sono andato a New York, ci siamo visti e siamo andati a mangiare in un bar fetido... poi ho saputo che ha un attico! E non mi ha invitato! È una cosa imperdonabile!") poi torna serio quando si parla della minaccia di Salvini di togliere la scorta all'autore di 'Gomorra': "Non riesco a dare neanche una risposta ironica. È uscito il lato infantile di Salvini. La gravità è pensare 'tu sei contro di me e ti levo la scorta'. Il problema non è la lotta alle mafie, ma che lui minacci una cosa del genere. In qualunque paese civile il ministro dell'Interno avrebbe dato le dimissioni".
renzi pif alla leopolda
Sul governo, Pif si pone una domanda: "Dov'è il M5S? Mandavano tutti a fanculo, ora dove sono?", dice ironicamente, "Capisco il progetto, ma tirate fuori un minimo di dignità! Voglio morire d'ingenuità e pensare che nel M5S stiano soffrendo. Non posso pensare che una frase come 'purtroppo i rom italiani ce li dobbiamo tenere' sia piacevole", continua, "Capisco l'equilibrio di governo, ma dovrebbero tirare fuori un sussulto, quella sana incazzatura di Piazza Maggiore".
L'ago della bilancia è Giuseppe Conte: "Da autore televisivo", ammette Pif, "darei un braccio per stare con la telecamera in mano e seguirlo. Non l'ho conosciuto, ma anche lui... un sussulto! Fatti vedere ogni tanto!". Fra le proposte del nuovo governo c'è la flat tax: "Chi non se l'aspetta! Sia il M5S che la Lega hanno unito promesse, ma lì non è una questione ideologica: è una questione matematica. Anch'io voglio la pensione minima, il reddito di cittadinanza, pagare meno la benzina... ma evidentemente non si può fare".
salvini di maio
Pif, intanto, resta impegnato: "Sto facendo l'attore, senza fare il regista quindi non ho rotture di scatole. Sto facendo un film per la regia di Daniele Lucchetti da 'Momenti di trascurabile felicità' di Francesco Piccolo, dovrebbe uscire a Natale", racconta, "Mi alzo alle quattro per girare. Pensavo che il cinema fosse droga, festini e belle donne... e invece quella era la politica!"